miele

COME SI PRODUCE IL MIELE

Il miele è una sostanza naturale prodotta dal laborioso lavoro delle api. Le api necessitano di tre tipi di nutrimento: il polline, il nettare e l’acqua. L’ape bottinatrice non mescola mai, durante il raccolto, qualità diverse di polline nelle cestelle delle sue zampe. Fino a quando esse non sono colme, l’ape visita sempre la stessa specie di fiori. Ciò è di grande importanza per i fiori che, per la loro impollinazione si servono dell’opera delle api. Il polline raccolto dalle bottinatrici, viene sistemato dalle giovani api che svolgono il servizio interno, in celle vicine a quelle occupate dalle larve, pronto per essere distribuito. Il nettare è il nutrimento dell’ape adulta e trasformato in miele diviene un cibo di riserva. Tenendolo nell’ingluvie o borsa melaria, l’ape lo trasporta nell’arnia. Già durante questa breve permanenza nel corpo dell’ape, il nettare comincia a trasformarsi in miele. Giunta all’arnia, l’ape versa il nettare nell’ingluvie delle giovani api, le quali provvedono a raccoglierlo in celle che vengono sigillate con cura, dopo che l’acqua è evaporata. Stagionandosi il nettare dei fiori si trasforma definitivamente in miele, allora le api vi inoculano una piccola quantità del loro veleno, che lo rende inalterabile anche col trascorrere del tempo. Al lavoro delle api segue l’intervento dell’uomo per estrarre il miele dalle celle e questo procedimento avviene attraverso la disopercolatura e la centrifugazione. La disopercolatura consiste nell’eliminare dalle celle dove è contenuto il miele gli opercoli di cera che ne ostruiscono la fuoriuscita. I favi vengono inseriti nello smielatore e per forza centrifuga il miele viene estratto. L’operazione deve durare un breve periodo per non contaminare il miele. Segue la decantazione, per qualche giorno il miele viene lasciato a riposo in appositi contenitori per facilitare la separazione dalle impurità che per diverso peso specifico restano separate dal miele e eliminate con facilità. L’operazione finale consiste nel conservare il miele in vasetti di vetro.
produrre miele

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MIELE BIOLOGICO

MIELE BIOLOGICO Non tutti ne sono a conoscenza ma esiste il miele biologico. Qualcuno più scettico potrebbe domandarsi come si fa a conoscere dove le api vanno a bottinare? Un miele per essere considerato biologico deve rispettare alcune regole nella sua produzione. In un raggio di tre chilometri da dove sono posti gli alverari non devono esserci né discariche, né impianti industriali, né strade ad alta percorrenza (autostrade, raccordi) né coltivazioni estensive. Le zone dove le api vanno a bottinare devono essere di vegetazione spontanea e non colture trattate con pesticidi. Le arnie devono essere di legno e trattate con oli atossici. I contenitori per il miele devono essere di acciaio inox e i vasetti per la commercializzazione di vetro. Il fumo che viene prodotto per allontanare le api dai melari deve provenire da prodotti naturali come il cotone, la iuta, oppure residui di arbusti e foglie secche. Inoltre un miele per ritenersi biologico deve presentarsi puro senza residui di antibiotici o antiparassitari. Anche la cera deve essere esente da residui tossici, poiché essendo un conservante rimane all’interno dell’alveare per lungo tempo. Il miele biologico al contrario di quello convenzionale non prevede né la microfiltrazione, né la miscelazione e né la pastorizzazione, processo di lavorazione che serve a non far cristallizzare il miele mantenendolo sempre liquido.

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PROPRIETA' BENEFICHE

PROPRIETA' BENEFICHE MIELE Il miele trova un largo impiego in commercio soprattutto perché è indicato per la cura dell’apparato respiratorio, poiché le sue proprietà espettoranti sono un toccasana per combattere la tosse e il catarro, infatti per beneficiare dei suoi effetti si consiglia di scioglierne una quantità in una tazza di latte o nel tè. Poiché viene utilizzato un po’ ovunque, il miele è adatto per dolcificare tisane a base di erbe, è un rimedio per l’apparato digerente in quanto regolarizza la secrezione dei succhi gastrici, stimola l’appetito, normalizza la flora batterica provocando in alcuni casi anche un leggero effetto lassativo. Non solo, il miele grazie al suo contenuto di sali è raccomandato per la cura del sistema emopoietico e del sistema cutaneo . Poi ci sono i mieli che si ottengono da un solo “fiore” in questo caso alle proprietà generiche del miele si associano anche quelle della pianta dove è stato prelevato il polline. Il miele d’acacia per esempio è disintossicante e antinfiammatorio è consigliato nella cura di stati influenzali che colpiscono le vie respiratorie. Il miele di tiglio, ha proprietà sedative ed è indicato per alleviare le emicranie. Il miele d’eucalipto ha effetto espettorante, allevia la tosse. Il miele d’erica è antianemico e diuretico. Il miele di biancospino è consigliato a chi soffre di ansia ed insonnia, mentre quello di castagno è indicato a chi soffre di cattiva circolazione sanguigna, inoltre il miele è facilmente digeribile è adatto per disintossicare e proteggere il fegato, aumenta la resistenza fisica, aiuta a fissare il calcio nelle ossa, svolge un’azione antianemica e diuretica.


miele: CARATTERISTICHE E USO

Il miele contiene fruttosio, acqua, altri zuccheri, glucosio, sali minerali, acidi organici, enzimi e diversi aromi naturali. Il miele si assimila molto facilmente, inoltre contenendo fruttosio, l’organismo lo metabolizza più lentamente rispetto al glucosio consentendo al soggetto di disporre di una lunga riserva energetica, per questo è indicato l’uso agli sportivi, agli anziani e agli studenti. Un’altra sua qualità è di avere un elevato valore nutritivo, e un elevato potere dolcificante. I diabetici però devono prestare attenzione all’uso di miele perché è sbagliato pensare che possa sostituire lo zucchero, poiché entrambi in maniera diversa contengono gli zuccheri semplici. Il miele è più ricco di fruttosio e si presenta più dolce, quindi andrebbe utilizzato con più cautela, visto che presentandosi liquido è difficile dosarlo. Il miele al contrario dello zucchero è ricco di minerali e vitamine, ad ogni modo nonostante sia benefico per la salute non è utile per il controllo glicemico. Nel corso degli anni il miele è stato rivalutato sulle tavole degli italiani. La quantità giornaliera consigliata è di 30 grammi di miele a giorno. Tutti i mieli si presentano liquidi, con l’abbassarsi della temperatura cristallizzano e si presentano solidi, a questo punto occorre immergere il contenitore a bagnomaria per qualche minuto alla temperatura di 40 gradi. Una temperatura più alta più danneggiare il prodotto facendogli perdere alcuni valori nutrizionali, infatti quando si pensa di dolcificare una bevanda calda, si consiglia di mettere il miele quando il liquido non sia bollente, per non privare il prodotto delle sue proprietà. Il miele non può essere conservato per più di due anni, altrimenti perderebbe le sue particolarità organolettiche. Inoltre esistono molte varietà di miele che si distinguono per colore, sapore, consistenza, questo dipende dalla zona di produzione, dalla provenienza del nettare, dalle variazioni merceologiche. Negli ultimi anni anche il settore dell’apicoltura è stato preso d’assalto dal mercato extracomunitario, soprattutto Cina e Argentina. Purtroppo il consumatore è attirato dal costo basso del prodotto, ma abbassare il prezzo significa non sempre garantire la qualità. Alcuni mieli extracomunitari non rispettano le norme previste in UE, infatti gli alveari sono trattati con antiparassitari a discapito della salute del consumatore.



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