prodotti con anice

L’anice

L’anice proviene dalle zone del Medio Oriente e soprattutto l’anice verde, ha trovato la sua proliferazione anche nelle zone Italiane ma non è l’unica varietà di anice perché esiste anche l’anice stellato e l’anice pepato.

Tutte le varietà di anice, vengono altamente coinvolte nella preparazione di prodotti dolciari ma anche farmaceutici infatti risultano innumerevoli le ricette per utilizzare l’anice che ha fondamentali virtù terapeutiche.

L’utilizzo è antichissimo infatti già gli antichi romani, usavano l’anice per aromatizzare carni di coniglio, di pollo e di maiale.

In Scandinavia invece, la funzione dell’anice era diversa perché si usava per insaporire formaggi o alcune pietanze a base di verdure. Nel corso degli anni, l’uso dell’anice ha preso talmente piede, che oggi è possibile trovare molteplici prodotti dolciari che comprendono questa essenza aromatizzante.

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L’utilizzo dell’anice in Erboristeria

aniceL’uso dell’anice nella Farmacopea, risale ai tempi degli antichi greci e dei romani che utilizzavano la pianta per combattere diversi tipi di disturbi ma l’uso ricorrente, era quello che interessa il tratto digestivo tuttavia, era usato anche come rimedio per la tosse insistente.

Studiosi orientali, mettono al primo posto la pianta di anice, come rimedio efficacissimo e curativo per il cancro ma questa tesi non è mai stata assodata o confermata dalla Farmacopea internazionale, nonostante ciò, le ricerche in tal senso stanno continuando.

In ogni caso, l’anice tutt’ora viene utilizzato sotto forma di tisana, per combattere quei processi infiammatori che si verificano nel tratto digestivo ed intestinale, dovuti alla fermentazione e la sua azione antalgica, è veramente notevole.

Bisogna inoltre sottolineare che l’anice, calma il vomito e la flautelenza specialmente se associato ad altre erbe officinali che hanno le identiche virtù come il finocchietto.

In erboristeria, sono svariati i prodotti che riescono a trovarsi .

Dall’anice verde, pianta originaria dell’Egitto, si ricava un importante olio essenziale il cui principale componente è il trans-anetolo.

Quest’olio viene utilizzato in via esterna, principalmente per il trattamento di bronchiti o stati di raffreddamento anche gravi che comportano secrezioni.

Ma l’anice verde possiede anche delle proprietà come quelle carminative, stomachiche, spasmolitiche, balsamiche, secretolitiche e galattogoghe e viene trovato in erboristeria o nei negozi salutistici, sotto forma di bustine preconfezionate che contengono i principi essenziali della pianta come il dianetolo e fotoanetolo.

Tali principi si trovano anche in capsule e pare siano utilissimi anche per i disturbi della menopausa e per chi soffre di disturbi alla prostata.

Altri prodotti di estrema importanza, sono i dentifrici che hanno il potere di far deodorare l’alito pesante.

Tuttavia questi prodotti vanno usati con estrema cautela e sotto stretto controllo medico perché potrebbero contrastare con quei farmaci della medicina tradizionale e esiste il rischio di emorragie in quei soggetti ai quali vengono somministrate terapie antiaggreganti piastriniche o anticoagulanti.

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Come usare i prodotti contenenti anice

semi aniceCome tutte le erbe officinali, anche l’anice va utilizzato in maniera corretta in qualsiasi forma esso si trovi.

Le dosi solitamente consigliate dall’erborista, sono di appena 1 grammo per 150 grammi di acqua bollente.

Tale infuso va bevuto tiepido e volendo dolcificato, per tre volte al giorno.

La tintura madre invece, va utilizzata nella quantità di 30 gocce diluite in acqua per tre volte al giorno mentre l’estratto, va assunto nella quantità di 10 gocce per tre volte al giorno.

Inutile precisare che bisogna rispettare le dosi perché potrebbero sorgere problemi di tossicità per il sistema nervoso centrale dovuti all’alta concentrazione di Anetolo, che si trova nei vari preparati. Tuttavia l’anice non è sconsigliato alle donne che allattano anzi, ha proprietà galattogoghe che stimolano la produzione del latte materno.

Per patologie serie, è preferibile usare la tintura madre e gli estratti per un semplice motivo e cioè perché con le tisane, non si riesce a stabilire in maniera esatta, la somministrazione dei principi attivi e quindi potrebbe verificarsi il rischio di un insuccesso fitoterapeutico.

Ci sono tisane che contengono una piccola quantità di anice perché associate ad altro tipo di erbe officinali. Troviamo per esempio alcuni principi attivi, nelle tisane lassative, in quelle per colesterolo e trigliceridi alti e in quelle adatte alla rinite allergica.


prodotti con anice: Qualche curiosità sulla pianta di anice

Per far comprendere quanto sia importante questa pianta officinale, bisogna tornare indietro nel tempo ed in particolare, all’anno 1558 quando, l’esploratore Sir Thomas Cavendish, portò una pianta di anice stellato che aveva raccolto durante una delle sue esplorazioni. La pianta fu portata a Londra e fu oggetto di svariati studi da parte degli scienziati dell’epoca che cominciarono a capirne le virtù terapeutiche.

In poco tempo, la pianta di anice, arrivò nelle mani del farmacista di corte Hugo Morgan che insieme ad un gruppo di studiosi, analizzò la pianta verificandone i potenti benefici. Nel 1601, nacque un trattato analitico molto approfondito, sulle proprietà della pianta.