Radici talea

Domanda : Radici talea

Buon giorno. M'interesso da poco di giardinaggio, quindi la mia domanda può essere banale. Sto riproducendo alcune piante verdi d'appartamento per talee in acqua, ma ho un dubbio: dal momento in cui le radici sono spuntate, quanto devo tenere in acqua la talea prima di piantarla in vaso? Grazie.
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Risposta : Radici talea

Gentile Mariagrazia

le talee sono in sostanza piccoli rametti, spesso semi legnosi, che vengono fatti radicare, in modo che da essi si possa sviluppare una nuova pianta; in effetti anche mia nonna era abituata a far radicare i giovani rametti in un bicchiere, ma questo metodo, pur avendo dei vantaggi, presenta anche una serie di difetti evidenti, che minano la possibilità di un futuro per le piante prodotte in questo modo. Quando si taglia un rametto e si cerca di farlo radicare, il primo punto cruciale che si impone alla nostra attenzione è la quantità di acqua che il rametto riuscirà ad assorbire, per riuscire a mantenersi in vita, praticare la fotosintesi e solo in seguito riuscire anche a radicare: è per questo motivo che di solito dalle talee si asporta parte delle foglie, perché dalla loro superficie la pianta lascia evaporare dell’acqua, che quindi va reintegrata; se leviamo parte delle foglie, l’evaporazione è minore e risultano molto minori le necessità idriche della talea. L’immersione in acqua invece che nel terreno viene effettuata per questo stesso motivo: lasciando il rametto immerso nell’acqua assorbirà per capillarità molta più acqua di quanta ne possa assorbire se immerso nel terreno. E questo è un vantaggio evidente, che spesso si traduce con una più probabile ramificazione delle talee. Ora, di solito le piante hanno radici che affondano nel terreno, al buio quasi completo (salvo alcune piante epifite, come le phalaenopsis, che infatti vengono vendute in vasi trasparenti, o alcune piante che producono anche radici aeree). Se la tua talea è stata prelevata da una pianta da appartamento molto diffusa, come il ficus, che produce radici interrate, il risultato sarà purtroppo che le radici prodotte in acqua saranno decisamente molto fragili e delicate, e potrebbero anche non sopravvivere una volta interrate, a causa delle rotture causate dall’interramento stesso, ma anche solo a causa del fatto che non sono abituate a vivere senza luce e con poca acqua. Quindi, prima di rinvasare le talee nel terriccio, attendi che le radici siano lunghe almeno 4-6 cm, e fai molta attenzione quando le poni nel contenitore; oltre a questo, le tue radici sono abituate a grandi quantità di acqua, cerca perciò di annaffiare le talee regolarmente, evitando di lasciar asciugare il terreno nelle prime settimane dopo lo spostamento. Se le talee non sopravvivessero al trasporto, ti consiglio di riprovare, ponendo questa volta le talee in terra; considera che il momento migliore per il taleaggio è la primavera inoltrata o la fine dell’estate; se poni le talee in terra puoi anche utilizzare un ormone radicante, che migliora la radicazione e ne abbrevia i tempi.


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