Erba prato

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Se vogliamo che il prato del nostro giardino cresca sempre folto e rigoglioso dobbiamo averne molta cura. Agli amanti della vita all'aria aperta sono sufficienti comunque pochi accorgimenti per ottenere un tappeto erboso degno dell’invidia dei vicini di casa.
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Tipi di prato

prato Basandoci sull’utilizzo, esistono tre tipi fondamentali di prato: per campi da gioco, produttivo o da foraggio e decorativo o da giardino. Questi prati si differenziano tra loro soprattutto per la scelta delle specie di erba da seminarvi, ma le tecniche di semina e manutenzione da impiegarvi sono più o meno le stesse. Il campo da gioco va concimato più degli altri perché stressato dal calpestio durante la stagione agonistica, mentre nel campo da foraggio si può consentire la crescita di alcune erbe infestanti che nel prato decorativo vanno assolutamente eliminate.


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Creazione di un prato

erba prato Prima di tutto progettiamo l’ubicazione dei vialetti pedonali e carrabili per l’accesso alla nostra abitazione, utili soprattutto nei periodi maggiormente piovosi quando pedoni e automobili lascerebbero antiestetici solchi nel prato, e delimitiamoli con cordicelle. Assicurandoci di lavorare sempre su suolo asciutto, la cosa fondamentale prima di seminare un prato è di asportare completamente lo strato più superficiale del terreno costituito spesso da detriti da cantiere e terra di scavo. Le eventuali pendenze eccessive vanno livellate e se il terreno presenta ristagni di acqua è opportuno effettuarvi un drenaggio. Successivamente dobbiamo far portare sul posto nuovo terreno agrario fertile per uno spessore di almeno venticinque centimetri.

A questo punto è necessaria la sarchiatura per estirpare i sassi e le radici delle erbe infestanti e dare permeabilità al terreno che va lavorato a lungo con una forca e se è troppo compatto va addizionato di sabbia grossa, mentre se è troppo sciolto va addizionato di torba. Dopo queste operazioni armiamoci di pazienza perché per tre mesi il terreno va lasciato esposto agli agenti atmosferici, eliminando continuamente la crescita di erbe infestanti.

Prima della semina il terreno va livellato spezzando le zolle con i piedi o con un rullo riempito di acqua per appesantirlo. Rastrelliamo seguendo varie direzioni ed eliminiamo tutti i sassi, quindi rulliamo nuovamente. Dieci giorni prima della semina spargiamo un fertilizzante granulare che va interrato con un rastrello.

La semina va effettuata in primavera o in autunno quando la temperatura e la umidità sono ottimali per la crescita dei primi ciuffi d'erba, in una giornata senza vento e con terreno leggermente umido. Acquistiamo un miscuglio di semi per terreni ombreggiati o soleggiati, a seconda della esposizione del nostro prato; meglio sarebbe fare eseguire una analisi chimica di laboratorio del nostro terreno per conoscerne il grado di acidità o alcalinità e il contenuto in calcare attivo, sapendo che il PH ideale è tra 5,5 e 7,5 (se fosse troppo basso basta aggiungere gesso mentre se fosse troppo alto è sufficiente aggiungere torba). Prima di procedere alla semina, che va effettuata in maniera estremamente regolare, dividiamo il prato a strisce larghe un metro e seminiamo circa 20-30 g di semi per ogni metro quadrato, poi interriamo leggermente i semi con la rastrellatura e rulliamo. Quando il prato è alto circa 3 cm rulliamo ancora leggermente e dopo 40 giorni sfalciamo a circa 4 cm da terra.

Invece che con la semina il prato può essere creato con l’impianto di zolle erbose o piote che si trovano in commercio già pronte, con le quali si ottiene un prato più uniforme e in tempi più brevi. Anche in questo caso il trapianto va eseguito in primavera o autunno, con l’accortezza di stendere le zolle sul terreno entro 24 ore dall’acquisto in quanto sono facilmente deteriorabili. Livelliamo il terreno e iniziamo la posa da un lato o da un angolo, accostando le piote molto vicine tra loro, e poi pressiamole, quindi strappiamo le erbe infestanti. Dopo avere posato la prima fila di zolle stendiamovi sopra un’asse di legno per non calpestarle, posiamo una seconda fila con i giunti alternati come quando si costruisce un muro di mattoni e proseguiamo stando sempre attenti a non rovinare le piote già posate. Poi rulliamo, puliamo con una scopa morbida sollevando i fili d'erba schiacciati, e infine annaffiamo a pioggia fine. Dopo 15 giorni sfalciamo a 4 cm e rifiliamo i bordi con il tagliabordi a mezzaluna. In seguito riempiamo di terreno sabbioso le giunture tra zolle.


Erba prato: Manutenzione del prato

prato L’irrigazione del prato è obbligatoria nel periodo di massimo accrescimento, cioè dalla primavera all’autunno, e nei giorni più caldi dell’estate va eseguita tutte le sere dopo il tramonto del sole. In commercio si trovano irrigatori automatici adatti per ogni esigenza: quelli oscillanti sono più adatti per terreni rettangolari, mentre quelli rotanti sono preferibili per terreni circolari. Non dobbiamo eccedere nell’annaffiatura e comunque cerchiamo di utilizzare irrigatori a getto molto fine.

Le erbe infestanti vanno asportate continuamente, manualmente se sono sporadiche, eliminandone sempre anche le radici, o con diserbanti selettivi quindici giorni dopo avere sparso del fertilizzante per rinvigorire le specie che non vogliamo danneggiare.Il diserbante non deve mai essere utilizzato prima che siano trascorsi sei mesi dalla crescita del prato perché potrebbe far deperire le piantine giovani.

Anche la rasatura si esegue dalla primavera all’autunno, mai con prato bagnato. La tosatura del prato consente di mantenere il colore verde intenso e di rendere l’erba più folta e più resistente contro gli attacchi parassitari, le erbe infestanti e i muschi, ma non va eseguita troppo rasente a terra perché al contrario indebolirebbe il prato.

All’inizio dell’autunno il prato va aerato con una forca alla profondità di 10 cm, ripulito, rastrellato e controllato minuziosamente per evitare le malattie parassitarie o crittogamiche. Eliminiamo anche lombrichi, formiche e talpe con le apposite esche in commercio.

Livelliamo eventuali irregolarità comparse con l’assestamento del terreno spargendo un leggero strato di terriccio.

A gennaio è necessario raccogliere le foglie cadute dalle piante prima che marciscano e ad aprile è opportuno spargere un buon fertilizzante su terreno umido ma con erba asciutta, eseguendo due passaggi incrociati per una maggiore uniformità. Se il fertilizzante è in polvere lo si distribuisce meglio mescolandolo con sabbia asciutta. Il fertilizzante liquido si sparge invece con un innaffiatoio a doccia.

Con queste cure stiamo sicuri che l’erba del vicino non potrà mai essere più verde della nostra!


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