Giardino Bardini

vedi anche: giardino

Storia del giardino Bardini

Il giardino Bardini si trova a Firenze nella zona dell’Oltrarno ed occupa un territorio collinare di oltre quattro ettari. Inizia dalla zona del piazzale Michelangelo e raggiunge l'Arno, nella zona compresa fra via de’ Bardi, piazza dei Mozzi e via Belvedere. Fin dal medioevo, la collinetta di Montecuccoli dove attualmente si estende il parco, apparteneva alla facoltosa famiglia dei Mozzi e i loro possedimenti arrivavano a lambire il proprio palazzo. Addirittura già nel 1259 viene citato in uno scritto dell’epoca un orto recintato sul retro della loro abitazione privata. La famiglia perse tutto ciò che possedeva ma riuscì a riconquistare il maltolto nel 1591 e lo conservò fino al 1880. Il giardino attuale è l’unione di due preesistenti con l’aggiunta di statue e altri decori.
Il canale del dagone all'interno dei giardini

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Giardino all’inglese

Dettaglio di un vialetto coperto del giardino Verso la fine del diciannovesimo secolo, Giacomo le Blanc si impossessò della villa e dei possedimenti della famiglia Mozzi e decise di trasformare il giardino Bardini barocco che già era stato realizzato, in uno più vittoriano. Fece aggiungere boschetti fitti e poco penetrati dalla luce, vialetti intricati che si perdevano gli uni negli altri e aggiunse arredi decorativi quali fontane e statue. Proprio a questo periodo risalgono la Kaffeehaus e la grotta che ancora è possibile visitare. Con la morte dell’ultimo erede avvenuta nel 1965, il luogo cadde in degrado e la città di Firenze riuscì ad impossessarsene grazie all’impegno di Antonio Paolucci, allora ministro dei beni culturali, che rispettò le volontà del defunto il quale volle donare la sua proprietà alla città.

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Il cuore dei giardino

Il giardino Bardini attualmente è gestito dal Polo Museale Fiorentino e può essere visitato in abbinamento al giardino di Boboli con un biglietto unico di entrata. La parte più interessante è la scalinata barocca che termina con un edificio che offre una vista mozzafiato sulla città. Nei dintorni sono ubicate sei fontane diverse decorate con interessanti mosaici. Sono numerosi gli iris e le rose che ogni anno a maggio regalano splendide fioriture variopinte così come le ortensie rosa, bianche e blu che creano interessanti macchie di colore. Nella parte bassa è stato realizzato un anfiteatro sfruttando la concavità del terreno. Le grotte presenti sono due: una è del tutto paragonabile ad un anfratto naturale mentre l’altra è tutta decorata e più elaborata.


Giardino Bardini: Dettagli degni di nota

Opere all'interno del giardin Il giardino è costellato di numerose fontane di piccole dimensioni che rendono più interessante la sua visita. Fino agli inizi del Novecento era ricco di statue di varie dimensioni ma oggi di quel patrimonio rimane ben poco a causa di numerose spoliazioni. Tuttavia è possibile visitare ancora la parte dedicata all’agricoltura dove c’è una ricca collezione di frutti antichi di varietà autoctone toscane. Dal frutteto si arriva, attraverso un tunnel di glicini, alla zona del belvedere dove in primavera ci sono camelie fiorite. Poco lontano si trova l’angolo cinese che un tempo era caratterizzato da canali e cascate. Alcune vie d’acqua sono state restaurate e lungo il canale del drago c’è una collezione importante di azalee che diventa più ricca di anno in anno.