Mandarino giapponese

vedi anche: Kumquat

Domanda : mandarino cinese

Salve prima dell'inverno ho acquistato un mandarinetto cinese i primi 2 mesi è stato benissimo ha fatto tantissimi frutti poi ha iniziato ad arricciare le foglie quando è arrivato ilfreddo e la neve...l'ho anche coperto con un telo e cambiato la terra che vecchia che aveva ma niente va sempre peggio ha perso quasi tutte l foglie non capisco se è statoil freddo a rovinarlo o un prodotto che mi hanno dato da mettere che si chiama UNO e forse lo ha bruciato perchè troppo forte...come faccio a farlo riprendere...premetto che si trova sul balcone molto assolato e in vaso grande perchè ancora piccolino.

Spero mi possiate aiutare perchè ci tengo davvero tanto.

Stefania

Kumquat

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Risposta : mandarino cinesi

Gentile Stefania,

i kumquat, o mandarini cinesi o giapponesi (pianta del genere fortunella) è un agrume abbastanza particolare, dalle esigenze leggermente diverse rispetto agli altri.

Considera che in Cina viene coltivata nelle zone di coltivazione del te, quindi gradisce condizioni climatiche non del tutto dissimili rispetto a quelle della camelia; ovvero non teme il gelo, e può resistere fino a -10°C, perché il suo sviluppo è prettamente primaverile ed estivo, e durante l’inverno va in riposo vegetativo.

Per questo motivo, durante i mesi freddi, necessita di minori annaffiature, e le concimazioni si forniscono a partire dalla primavera, quando si vedono i primi nuovi germogli, fino all’autunno, ma non durante i mesi molto freddi, durante i quali la pianta non vegeta.

Oltre a questo predilige terreni leggermente acidi, e non ama in modo particolare la presenza eccessiva di calcare nel terreno.

quindi questi piccoli alberelli si coltivano all’aperto, su un terrazzo o in giardino, possibilmente in una zona soleggiata, molto luminosa, e non colpita da forti venti; se nella zona in cui vivi l’inverno dovesse essere assai freddo, puoi coprire la pianta con dell’agritessuto, evitando i teli in plastica, che non permettono alla pianta di respirare, e che spesso si ricoprono di condensa all’interno, e che non lasciano che l’acqua delle intemperie raggiunga il vaso della tua pianta.

Le annaffiature devono essere regolari, da marzo-aprile fino a settembre, poi puoi diradarle, annaffiando solo in modo sporadico. Anche le concimazioni si forniranno nello stesso periodo.

Il motivo dell’arricciamento del fogliame può essere una carenza di umidità ambientale, oppure un eccesso di acqua nel vaso (o anche una mancanza); gli agrumi in generale prediligono un terreno fresco e umido, ma non inzuppato d’acqua, quindi vanno annaffiati ogni volta che il terreno è asciutto; sopportano brevi periodi di siccità, ma non amano i ristagni idrici.

Le foglie si arricciano anche quando vengono colpite da insetti, quali afidi, cocciniglia o acari; quindi se noti piccoli insetti al di sotto della pagina fogliare, fai un trattamento insetticida sul tuo alberello, oppure disciogli un insetticida sistemico nell’acqua della prossima annaffiatura.

In linea di massima ritengo che le concimazioni non dovrebbero aver disturbato la pianta, anche se in riposo vegetativo; per sicurezza evita di concimare per un paio di mesi, fino a che le foglie non si sono riprese.

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Kumquat o mandarino cinese

Il kumquat è un alberello o arbusto estremamente decorativo. Date le sue dimensioni può essere coltivato da tutti, in giardino, in terrazzo o anche come pianta d’appartamento, a patto di disporre di una stanza ben illuminata.

Alcune varietà si sono inoltre dimostrate abbastanza resistenti al freddo e possono quindi essere prese in considerazione dalle persone che vivono nel Nord della nostra penisola.

Grazie a ciò sarà possibile portare il gradevole profumo dei suoi fiori, la bellezza e il gusto dei frutti anche nei giardini settentrionali che risulteranno vivacizzati da un’atmosfera più calda.

IL KUMQUAT IN BREVE
Famiglia, genere, specie Rutaceae, Fortunella
Tipo di pianta Arbusto o piccolo albero da frutto a foglia persistente
Altezza a maturità Fino a 3 m
Coltivazione Facile
Manutenzione Bassa
Crescita Lenta
Rusticità Media (fino a -10°C)
Esposizione Pieno sole, ombra leggera
Terreno Sabbioso ma ricco, ben drenato, non calcareo
pH Da subacido a neutro
Irrigazioni Frequenti
Umidità del suolo Sempre fresco
Propagazione eme, talea, innesto
Impiego Giardino in piena terra, in vaso su balconi e terrazzi


Origini e diffusione

MANDARINO CINESE Il kumquat è originario dell’Asia meridionale. Viene citato per la prima volta in testi cinesi del XII secolo, ma nell’Ottocento la sua coltivazione era molto comune anche in India, Giappone, Filippine, Taiwan e tutto il Sudest asiatico. In Europa fu introdotta nel 1846 da Robert Fortune (da cui prende nome il genere Fortunella), ricercatore di piante per la London Horticultural Society. In seguito divenne molto popolare soprattutto come albero ornamentale e si diffuse in tutta l’America settentrionale (soprattutto negli stati più caldi quali la Florida, la Louisiana, l’Alabama e la California). Ebbe fortuna come coltura anche in Europa meridionale: è piuttosto comune in Grecia, in particolare nell’isola di Corfù.

Il nome kumquat deriva dal cantonese e significa “arancia dorata”.


Caratteristiche del kumquat

Il kumquat è un alberello dall’aspetto cespuglioso e dalla crescita lenta che può raggiungere al massimo i 3 metri di altezza. I rami sono verde chiaro e, a seconda delle varietà, risultano lisci o con piccole spine. I fiori sono simili a quelli del limone, ma di dimensioni più contenute: bianchi con centro giallo, profumatissimi. Le foglie sono ovali, verde scuro, lisce e lucide.


Esposizione del mandarino cinese

La coltivazione del mandarino cinese è molto semplice, perchè risulta piuttosto adattabile. Nel territorio italiano può essere intrapresa con tranquillità quasi ovunque, dando grandi soddisfazioni con davvero poco impegno.

Esposizione

Per garantire una buona fioritura, fruttificazione e, per quanto possibile, una vigorosa crescita, è bene garantire al nostro alberello una posizione ben soleggiata e calda, al riparo dai venti.

Quasi ovunque è ottimale un posizionamento a Sud, dove il sole lo raggiunga dal mattino alla sera. Ad ogni modo, specie nelle regioni meridionali, cresce bene anche a mezz’ombra, specialmente se questa vi è solamente durante la mattinata.

Nelle regioni settentrionali o appenniniche è consigliato, per chi voglia metterlo a dimora direttamente in piena terra, l’inserimento presso un muro esposto a Sud: così risulterà protetto, in ogni stagione, dai venti e, nei mesi freddi, trarrà vantaggio dal calore accumulato durante il giorno.


Clima

kumquat frutto Il kumquat, in particolare la Fortunella Margarita, è uno tra gli agrumi più resistenti al freddo. La pianta non subisce danni fino a -10°C, anche se il frutti si guastano già quando si toccano i -5°C. È quindi possibile coltivarla all’esterno in buona parte d’Italia, magari, nelle regioni più fredde, coprendo la parte aerea con del tessuto non tessuto e pacciamando bene il terreno.

Bisogna però far notare che il suo clima ideale è comunque più caldo, con temperature che non scendano mai sotto gli O°C. Inverni più rigidi, infatti, inducono la pianta ad entrare in dormienza, da cui non si riprenderà se non quando le giornate si saranno dimostrate veramente calde. Ciò causa una crescita rallentata, oltre che fioriture e fruttificazioni più scarse. Per questo nel Nord è bene prendere in seria considerazione la coltivazione in vaso in modo da poter riparare gli esemplari in una serra tiepida o in casa.


Terreno

Come tutti gli agrumi la Fortunella richiede un substrato ricco e capace di mantenersi sempre leggermente umido, ma anche con un’ottima capacità drenante, per evitare l’insorgere di marciumi radicali e del colletto.

In commercio si possono trovare prodotti studiati in maniera specifica ed è consigliabile utilizzarli nel caso si effettui la coltivazione in vaso. Ad ogni modo possiamo realizzare personalmente un buon mix unendo il 50% di terriccio universale, 30% di terra da giardino, 10% di sabbia e 10% di materia organica (compost o stallatico maturi). Per rendere l’insieme più arieggiato e drenante possiamo aggiungervi anche qualche manciata di perlite, pozzolana o pietra pomice. Un poco di corteccia di conifere aiuterà a mantenere il pH leggermente acido. Vanno assolutamente evitati i substrati a reazione alcalina e quelli calcarei.


Messa a dimora e rinvaso

Il periodo migliore per la messa a dimora e per il rinvaso (ogni circa 3 anni) è la primavera avanzata.

In giardino badiamo a creare una buca grande almeno il doppio del pane di terra e predisporre uno spesso strato drenante a base di argilla espansa o ghiaia.

Anche in vaso è obbligo curare particolarmente lo strato di grondo delle acque.

In ogni caso prestiamo attenzione a lasciare almeno 3 cm tra il livello del suolo e il punto di innesto: in questo modo eviteremo l’insorgere di pericolose patologie.

IL CALENDARIO DEL KUMQUAT
Messa a dimora Aprile-maggio
Rinvaso Aprile-maggio
Fioritura Giugno-agosto
Raccolta Novembre-maggio
Potatura Giugno-luglio


Irrigazioni

Le irrigazioni devono essere frequenti perché il mandarino cinese ama avere sempre le radici fresche. Nella stagione calda, specialmente se in vaso, può rendersi necessario intervenire anche ogni giorno; evitiamo però di utilizzare sottovasi, perché l’acqua deve poter fuoriuscire al meglio.

Vigiliamo attentamente anche sugli esemplari in piena terra e, in mancanza di piogge interveniamo con una certa frequenza, in particolar modo al Sud.

Se la nostra acqua è molto calcarea utilizziamo preferibilmente quella piovana o, in casi estremi, lasciamola decantare almeno una notte. In questa maniera eviteremo di un eccessivo accumulo di calcio nel suolo.


Concimazioni

Per ottenere una crescita il più possibile veloce e buone fruttificazioni è importante concimare in maniera assidua. In autunno è bene spargere e inglobare una buona quantità di stallatico maturo e/o lupini macinati. Per avere ottimi risultati gli ammendanti vanno però coadiuvati con un fertilizzante granulare a lenta cessione, specifico per agrumi. Di solito la somministrazione, a partire dalla primavera, va ripetuta ogni circa 3 mesi. In alternativa sono ottimi anche i prodotti liquidi (da distribuire più frequentemente). Ricordiamoci che, viste le frequenti irrigazioni, il dilavamento degli elementi nutritivi è molto elevato e le somministrazioni non devono mai mancare.


Potatura

Per il kumquat la potatura non è strettamente necessaria. Vista la crescita piuttosto lenta possiamo evitare di effettuare questa lavorazione. Se vogliamo proprio intervenire il periodo migliore è la fine della primavera o eventualmente subito dopo il rinvaso, col solo fine di riequilibrare la chioma ed eliminare eventuali rami morti o danneggiati durante l’inverno.


Cure colturali

A parte le frequenti irrigazioni e concimazioni è una pianta autonoma.

Ovunque può essere utile predisporre una spessa pacciamatura a base di sfasci e corteccia di conifere. In questa maniera il terreno si manterrà fresco più a lungo e gli interventi irrigui dilazionati.

Un terreno con pH alcalino può causare alle volte carenza di ferro con conseguente clorosi fogliare. Distribuiamo di tanto in tanto del solfato di ferro sciolto in acqua. In casi più gravi facciamo uso di ferro chelato.


Durante l’inverno

frutti kumquat Al Nord e nelle aree montane, anche se la pianta è rustica, si consiglia di spostare i vasi all’interno o in serra tiepida. Se questo non fosse possibile copriamo la chioma con un doppio strato di tessuto e coibentiamo anche il pane di terra. In questa maniera riusciremo a preservare i frutti e la ripresa primaverile sarà più veloce.


Parassiti e malattie

Il parassita più frequente è senz’altro la cocciniglia. Monitoriamo sempre con attenzione gli esemplari. Pochi insetti possono essere rimossi manualmente, con alcool e bastoncini di cotone. In caso di attacchi più gravi si consiglia di impiegare dell’olio minerale.

VARIETA'
NomeFruttiGustoAltre caratteristiche
 Kumquat rotondo o Fortunella japonica Frutti rotondi di color giallo aranciato. Polpa acidula e buccia abbastanza dolce Arbusto spinoso.

Esistono cultivar a foglia variegata come la Sun Stripe

 Kumquat allungato o Fortunella margarita Frutti allungati, dalla forma ovale, con buccia sottile arancio chiaro Polpa acida, buccia meno gradevole rispetto alle altre. Arbusto senza spine, rustico e più vigoroso del Japonica.

La “Centennial variegated” è una mutazione spontanea con foglie e frutti striati nel crema

 Kumquat 'Fukushu' o Fortunella obovata Frutti periformi, arancio scuro Polpa acida e buccia dolce Polpa acida e buccia dolce.


Propagazione

Il kumquat si può moltiplicare tramite seme, talea e innesto. Le prime due tecniche sono però sconsigliate perché la pianta fatica a crescere sulle proprie radici.

Quasi tutti gli esemplari che si trovano in vendita sono innestati su Poncirus trifoliata: di conseguenza tollerano meglio un terreno leggermente argilloso o calcareo e viene anche migliorata la rusticità.


Mandarino giapponese: Raccolta e conservazione

La raccolta dei frutticini è pressoché continua, anche se il periodo di maggiore abbondanza va da novembre a maggio. Sono pronti quando la buccia si colora di un bell’arancio acceso e risultano morbidi al tatto. Il frutto si mangia intero, con la pelle, molto sottile. Si conservano, in un ambiente fresco, per almeno un mese. Possono eventualmente essere congelati o impiegati per la realizzazione di marmellate.