Ortensia potatura

vedi anche: Ortensie

Come si effettua la potatura dell'ortensia

La potatura dell'ortensia si pratica per permettere all'arbusto di ricevere la giusta quantità di luce e aria necessaria al corretto sviluppo delle sue ramificazioni. Se quest'operazione non viene effettuata, tenderà a perdere sia le foglie che l'infiorescenza fino al completo disseccamento. Inoltre i fiori cresceranno sicuramente in numero maggiore, ma più piccoli e deboli. Quando la pianta ha raggiunto i 20 cm d'altezza, si può procedere alla sua potatura che consiste nel rimuovere le parti secche o deboli. L'infiorescenza di sviluppa sui rami dell'anno precedente, perciò è molto importante non tagliare quelli più vecchi. Per capire meglio quali sono da eliminare, basta recidere la parte superiore e controllare la sua colorazione. Se l'interno si presenta bianco o verde allora è ancora giovane e non va potato, altrimenti bisogna rimuoverlo. Anche i rami vecchi comunque possono presentare la crescita di nuove gemme: in questo caso la potatura va rimandata all'anno successivo. I tagli comunque vanno eseguiti alla base degli steli, i fiori secchi vanno tutti eliminati, come anche i rami che s'intersecano non permettendo il filtraggio della luce.
Recisione fiore secco

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Quando si effettua la potatura dell'ortensia

Ortensia La potatura dell'ortensia ha periodi ben definiti per la sua messa in opera. Il momento migliore è l'autunno, quando cioè la pianta termina la sua fioritura. Anche la primavera, al termine del riposo vegetativo, può essere considerato un periodo ottimale per eseguire la potatura dell'ortensia. Tuttavia bisogna tenere in considerazione due aspetti fondamentali: la varietà della pianta e il momento della fioritura. Nel primo caso è bene ricordare che esistono specie arbustive e specie rampicanti; nel secondo va tenuto presente che in alcune specie i fiori crescono sui rami dell'anno in corso, in altre sui rami dell'anno precedente. Per tanto prima di procedere alla potatura dell'ortensia, bisogna stabilire i paramenti adeguati al caso. In caso la pianta mostri un eccessivo sviluppo, si può anche procedere in primavera ad una potatura radicale. Questo comporterà nell'anno successivo una fioritura ritardata, che però donerà all'ortensia una maggiore forza strutturale. E'consigliabile comunque effettuare la potatura dopo che l'ortensia avrà raggiunto il terzo anno di vita, e in ogni caso eliminare le parti secche che possono sopraggiungere.

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    Manutenzione della potatura dell'ortensia

    Ortensia arbustiva La potatura dell'ortensia è un'operazione che non va fatta una sola volta durante la vita della pianta, ma va ripetuta ciclicamente ogni anno. Questo permette uno sviluppo sano e rigoglioso dell'arbusto, e un'infiorescenza abbondante e vigorosa. Il momento migliore per la manutenzione è marzo, quando inizia lo sviluppo vegetativo. In inverno alcune infiorescenze vengono mantenute per proteggere le gemme. In questo periodo però posso essere eliminate, avendo terminato la loro funzione, tagliandole sopra le gemme sviluppate. Se la pianta mostra rami dalla corteccia screpolata o addirittura secchi, vanno del tutto rimossi recidendoli il più vicino possibile al terreno. In casi di temperature particolarmente rigide, il rami giovani possono subire gelate. E' bene in questo caso reciderli per permettere all'arbusto di riformarsi in primavera, dato che la pianta non muore ma resiste anche alle temperature molto basse. Durante la primavera l'arbusto riprenderà vigore ma l'infiorescenza si avrà solo a partire dall'anno successivo.


    Ortensia potatura: Coltivare l'ortensia

    Varietà azzurra Le ortensie sono piante dalla facile coltivazione, che resistono sia ai climi rigidi che agli attacchi parassitari. Necessitano comunque di terreno acidofilo, e sempre umido. Questo si può ottenere attraverso concime maturo e ricco di potassio, e con un'abbondante innaffiatura sopratutto quando la temperatura esterna è alta e la pianta è in piena fioritura. Attenzione però ai ristagni d'acqua che possono causare marciumi e agli attacchi fungini, soprattutto se s'innaffiano le foglie lasciando un velo d'acqua in deposito. A questo proposito è bene tenere la pianta in un ambiente temperato ma secco, dato che l'umidità esterna favorisce il proliferare dei patogeni. Una buona tecnica per ottenere un corretto deflusso dell'acqua è quello di aggiungere sabbia e ghiaia al terriccio che fungano da drenante. La potatura annuale inoltre garantisce uno sviluppo sano e rigoglioso della pianta. I fiori dell'ortensia possono cambiare colore da una fioritura all'altra. Questo dipende dalla varietà coltivata ma anche dal ph del terreno in cui è impiantata. Discorso a parte per le ortensie bianche che non subiscono variazione di colore.


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