Peonia bianca

vedi anche: Peonie

Peonia bianca

La peonia è una pianta che produce dei bellissimi e appariscenti fiori ed è originaria dell’Oriente. Proprio lì il suo fiore è tra i più apprezzati, quasi venerati, perché nei secoli ha assunto tantissimi significati diversi. Inizialmente era solo un porta fortuna e con esso si augurava agli sposi di avere un matrimonio felice. Poi questo fiore ha iniziato a rappresentare l’amore, la prosperità, la nobiltà d’animo e infine la pace, soprattutto quando è in piena fioritura. Dagli europei è stata definita la rosa senza spine ed è diventata il simbolo delle storie d’amore più romantiche, non a caso viene molto usata ai matrimoni, in particolare nei bouquet o nelle decorazioni nelle chiese. Inoltre, la peonia bianca è il tradizionale simbolo delle giovani fanciulle che si distinguono tra le altre per la loro bellezza e la loro intelligenza, nonché il simbolo delle giovani spose. In Cina indica la primavera nelle raffigurazioni floreali delle quattro stagioni e viene spesso dipinta anche sulle porcellane. La varietà rossa, invece, in Oriente è un simbolo erotico ed indica gli organi genitali femminili.
Dei fiori di peonia bianca

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Caratteristiche

Una pianta di peonia bianca Le peonie si dividono in due grandi categorie: quelle erbacee e quelle arbustive. La parte aerea di quelle erbacee muore durante l’inverno e, in primavera, i nuovi germogli partono direttamente dal colletto delle radici. Sono proprio quest’ultime a permettere alla pianta di superare la stagione fredda senza subire danni, perché contengono un accumulo delle sostanze di riserva. Le peonie erbacee ogni anno producono un fusto erbaceo, sul quale crescono le foglie e in seguito i fiori. Come tutte le piante perenni, anche il fusto cresce in maniera orizzontale ma resta sempre della stessa altezza, di solito media, non più di un metro. La peonia bianca generalmente è erbacea, perché questo è il genere che si presta bene ai fiori da taglio grazie alla lunghezza degli steli. Le peonie arbustive, invece, producono dei rami legnosi sui quali in primavera crescono i getti con le foglie e i fiori; questa varietà cresce come un cespuglio, sia in larghezza che in altezza, e raggiunge fino i due metri di altezza e di diametro.

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    Coltivazione

    Un esemplare di peonia dai fiori rosa Le peonie erbacee, tra le quali anche quella bianca, sono usate soprattutto per creare aiuole e bordure o, data la lunghezza dello stelo, per fiori da taglio. Le peonie arbustive, invece, sono usate più come piante isolate, o per creare siepi. Le peonie non sono piante di difficile coltivazione, perché si adattano, resistono bene agli inverni freddi e tollerano tutti i tipi di terreno, anche se prediligono quelli non troppo leggeri e alcalini. Le peonie erbacee sono più precoci rispetto a quelle arbustive. Per il completo sviluppo della pianta servono circa due o tre anni, periodo durante il quale possono produrre pochi fiori o a volte nessuno. La fioritura avviene da metà aprile fino a fine giugno e, già dall’inizio di settembre, la pianta assume un aspetto autunnale e può apparire meno vigorosa. Per far durare di più i fiori recisi bisogna tagliare i rami quando i boccioli iniziano ad aprirsi e a lasciare intravedere il colore del fiore. Se gli steli si tagliano quando i fiori sono già del tutto aperti, la loro durata sarà inferiore e appassiranno presto. Oltre a quella bianca, esistono altre varietà di peonie dai fiori rossi o rosa in varie tonalità.


    Moltiplicazione

    Un cespuglio di peonia bianca Anche questa varietà, come la maggior parte delle peonie, può essere moltiplicata tramite innesto a spacco su radice, nel periodo compreso tra fine agosto e fine settembre. Bisogna usare i rami lignificati prodotti dalla pianta durante l’anno. In alternativa, nelle piante di grandi dimensioni si può operare una divisione dei cespi, stando attenti però che in ogni cespo siano presenti radici e fusti in una quantità sufficiente a creare una pianta autonoma. Infine, si può optare per la semina, metodo valido sia per le peonia erbacee che per quelle arbustive: normalmente, però, la nuova piantina ha caratteristiche diverse rispetto a quella che ha fornito i semi. Questo ultimo metodo richiede molto tempo per la crescita delle nuove piante, servono almeno due anni; tuttavia è uno dei procedimenti di moltiplicazione più usati per creare nuove varietà.



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