Azalea mollis

vedi anche: Azalea

Generalità

Gli arbusti da fiore comunemente chiamati azalee appartengono al genere Rhododendron; in particolare vengono chiamate azalee mollis praticamente tutti i rododendri a foglia caduca, alcuni dei quali sono ibridi della specie rhododendron molle, anche chiamata azalea molle. Si tratta di alcune varietà di azalea derivanti dalle azalee a foglia caduca di origine asiatica, che sono particolarmente caratterizzate dalla perdita totale del fogliame in inverno, e dal colore incredibile dei fiori, che va dal giallo pallido all’arancione scuro. Nel corso dei decenni si sono prodotti svariati ibridi partendo dalle specie botaniche, e in vivaio possiamo trovare decine di varietà di azalea mollis, con fiori molto grandi, di colore bianco, giallo, arancio, rosso o anche rosa; alcune varietà sono molto profumate, soprattutto quelle più “nuove”, visto che i primi ibridi erano completamente privi di profumo.

Gli arbusti sono abbastanza piccoli, a crescita non eccessivamente rapida, e in genere non superano i due metri di altezza; i fusti sottili sono abbastanza ben ramificati, e portano, per tutta la stagione vegetativa, delle belle foglie lanceolate, di colore verde chiaro, rugose e delicate; in autunno le foglie divengono di colore arancio o giallo dorato e cadono, lasciando la pianta completamente spoglia. Sull’arbusto completamente privo di fogliame, in primavera, si gonfiano i grandi boccioli, riuniti in mazzetti, che sbocceranno prima che la pianta produce le foglie, rendendo la fioritura ancora più vistosa.

Spesso in vivaio si tende a chiamare azalea qualsiasi specie o varietà di azalea a foglia caduca, anche perché in Europa in effetti è molto probabile che si tratti di una azalea mollis, visto che la gran parte delle azalee a foglia caduca sono di origine nord americana, e le specie botaniche di queste azalee non sono di facile reperimento sul nostro continente. Comunque può capitare di trovare delle varietà di azalea chiamate mollis che in realtà sono ibridi moderni di azalee di vario tipo, non necessariamente di azalea molle; in effetti possiamo chiamare azalee tutte le azalee che troviamo in vivaio a foglia caduca, perché in generale avranno tutte le stesse esigenze colturali, e quindi il nostro errore nel nominare la pianta non ci causerà alcun tipo di problema nel coltivare il nostro bellissimo arbusto di azalee arancioni.

Azalea mollis

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Coltivare le azalee mollis

Azalea mollis Gli arbusti di azalea mollis sono molto apprezzati, non solo ed esclusivamente per i fiori spettacolari, ma anche perché in genere sono abbastanza meno esigenti rispetto a tutte le altre azalee, sopportando anche periodi di siccità abbastanza lunghi, periodi con il terreno molto bagnato, posizioni molto soleggiate, e il gelo intenso in inverno. Non essendo piante sempreverdi, per tutto il periodo invernale sono in completo riposo vegetativo, quindi possono sopportare gelo, intemperie, neve e freddo, senza alcun problema.

Si pongono a dimora in un buon terriccio per piante acidofile, possibilmente ben ricco, o con aggiunta di stallatico, ed alleggerito con sabbia, perlite o pietra pomice; per le azalee mollis è bene scegliere un angolo soleggiato del giardino, in modo che godano di una buona posizione luminosa e con sole diretto per gran parte della giornata, avendo però cura di ripararle dal sole più cocente nelle torride giornate estive.

Si annaffiano soltanto da marzo-aprile fino a ottobre, quando il terreno è ben asciutto; possono sopportare la siccità o il terreno inondato di acqua, purché non si tratti di eventi ricorrenti o che si protraggono a lungo nel tempo; è quindi bene annaffiare con regolarità, in modo da evitare eccessivi stress alla pianta; per garantire una concimazione adeguata è consigliabile spargere attorno alla pianta del concime granulare a lenta cessione, in modo che si sciolga ogni volta che annaffiamo.

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    Problematiche

    azalea gialla Come avviene per la maggior parte delle piante acidofile, anche le azalee sono spesso soggette a clorosi ferrica, questo perché capita spesso che l’acqua degli acquedotti sia ricca di calcare, che con il tempo si deposita nel terreno, rendendolo eccessivamente alcalino; per questo motivo è consigliabile fornire alle azalee sempre dell’acqua che abbia decantato per un poco; se non abbiamo tante piante possiamo preparare 2-3 annaffiatoi ogni giorno, che forniremo il giorno seguente: dopo averli svuotati sciacquiamoli e riempiamoli nuovamente per l’annaffiatura successiva. Chiaro che, se abbiamo deciso di preparare una grande aiola di azalee, questo espediente ci è praticamente vietato, quindi o forniamo acqua piovana, oppure ci prepariamo a dover periodicamente sostituire parte del terriccio ai piedi delle piante con del terriccio fresco per piante acidofile; oppure ancora un paio di volte all’anno forniamo alle nostre azalee del concime rinverdente, specifico per piante che amano terreni acidi.

    Le azalee mollis non temono il freddo, quindi possono restare in giardino per tutto l’arco dell’anno; anche le gelate più intense non rovinano le piante; un particolare riguardo è però da tenere per quanto riguarda le piante in vaso, perché il gelo molto intenso potrebbe congelare l’intero pane di terra che ricopre le radici: in questo caso quindi spostiamo i vasi in luogo riparato, oppure copriamo l’intero vaso con dell’agritessuto, per evitare che le radici vengano danneggiate dal gelo.


    Azalea mollis: Potare le azalee mollis

    forbici Le azalee non necessitano di grandi potature, e anche le mollis non sono da meno; occasionalmente è bene accorciare, dopo la fioritura, i rami più alti, che tendono ad alzarsi, lasciando la pianta molto vuota nella parte bassa. In effetti questo tipo di sviluppo delle azalee mollis, con arbusti alti e sottili, è spesso dovuto ad un posizionamento in una zona del giardino eccessivamente ombreggiata; quindi piuttosto di potare ogni anno la pianta, è forse meglio spostarla in una zona più luminosa del giardino.

    L’unica potatura fondamentale da praticare sulle azalee consiste nell’asportazione dei fiori appassiti, accorciando il fusto che li porta; se non asportiamo i fiori appassiti, la pianta comincerà a produrre i frutti e quindi i semi: per questa produzione le azalee impiegano gran parte delle loro energie, tanto che spesso non ne hanno più per preparare le gemme a fiore, o comunque per prepararne in gran numero. Quindi si tende ad impedire alle azalee di produrre tutti i semi, per risparmiare loro il grande lavoro che questo compito comporta.

    Chiaro che, se intendiamo tentare di produrre delle azalee da seme, per vedere cosa spunta dai figli delle azalee che abbiam in giardino, allora lasceremo sulla pianta i fiori appassiti, fino a che otterremo i semi.