Lantana - Lantana camara

vedi anche: Lantana

La lantana

La lantana è un bell'arbusto sempreverde, di medie dimensioni, e dall'aspetto delicato; i fusti sono sottili e ben ramificati, e danno origine ad una pianta armoniosa e vigorosa, che può raggiungere i due metri di altezza, se coltivata nelle corrette condizioni. Il fogliame è di colore verde brillante, di forma ovale, la pagina fogliare è rugosa e ricoperta da una sottile peluria, se stropicciata emana un odore non particolarmente gradevole, al tatto risulta ruvida. Da maggio fino all'autunno produce numerosi piccoli fiori tubolari, riuniti in corimbi a forma di ombrello, in cui i fiori cominciano a sbocciare a partire dalla circonferenza esterna; la particolarità delle lantane sta nel fatto che con il passare dei giorni i fiori cambiano colore, quindi nello stesso corimbo troviamo piccoli fiori in sfumature diverse.

La lantana è originaria delle zone tropicali dell'America meridionale, le specie botaniche più utilizzate sono lantana camara e lantana montevidensis; in molte zone a clima mite queste due piante sono divenute invasive, e minacciano la flora autoctona.

In vivaio troviamo in genere degli ibridi delle specie succitate; gli ibridi di Lantana camara hanno fiori nei toni del bianco, del giallo e del rosso vivo, ed hanno portamento arbustivo, esistono anche varietà che si mantengono di dimensioni contenute; gli ibridi di Lantana montevidensis hanno fiori di colore lilla; con gola gialla o bianca, e spesso hanno ereditato dalla specie botanica un portamento ricadente o strisciante.

Lantana

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Il clima

Lantana  Le lantane camara sono originarie di zone con clima mite, in vivaio troviamo ibridi e cultivar che in genere possono sopportare un clima leggermente più freddo, rispetto a quello delle zone in cui la pianta ha origine; generalmente questi arbusti possono sopportare brevi periodi di freddo, anche il gelo, ma solo se lieve e di breve durata. Se il gelo è intenso e prolungato l'arbusto riceve seri danni, che spesso portano la pianta a disseccare completamente la sua parte aerea, per poi ricominciare a svilupparsi in primavera.

Nelle zone con clima invernale molto freddo le lantane vengono coltivate in vaso, in modo da poterle spostare in serra fredda all'arrivo dell'inverno; oppure addirittura si coltivano come annuali, sostituendo le piante ogni anno.

Le lantane producono di anno in anno molti semi fertili, e sono di facile propagazione anche tramite talea legnosa; quindi non è difficile procurarsi ogni anno nuove piante, da porre a dimora all'aperto in aprile-maggio.

Per ottenere piante tramite i semi si procede in gennaio-febbraio, preparando un cassone di semina in luogo con clima mite, con temperature superiori ai 10°C; le talee invece si preparano in estate, prelevando porzioni dei rami che non portano fiori, da far radicare in nu miscuglio di torba e sabbia in parti uguali, in luogo ombreggiato. Le giovani piante e le talee radicate vanno tenute per tutto l'inverno in serra temperata o fredda, con temperature non inferiori ai 7-10°C.

Le piante ricavate da seme difficilmente produrranno fiori nelle identiche tonalità della pianta da cui abbiamo ricavato le sementi, questo perchè generalmente in vivaio troviamo piante ibride.

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Le lantane nella bella stagione

Lantana  i piccoli arbusti trovano posto in un luogo ben luminoso e soleggiato del giardino o del terrazzo, più sole ricevono e più sarà ricca la fioritura, e viceversa; evitiamo quindi di posizionarle all'ombra, o ci troveremo senza fiori.

Amano un terreno moto ben drenato e presentano una forte resistenza alla siccità, tanto da poter tranquillamente essere poste nel giardino roccioso.

Non sono piante particolarmente esigenti, un po' di sole e dell'acqua quando il terreno è asciutto, e una concimazione settimanale durante la fioritura; nonostante si tratti di una pianta resistente alla siccità, ricordiamo che, soprattutto per quanto riguarda gli esemplari coltivati in vaso, è comunque opportuno evitare di lasciare la pianta completamente all'asciutto per troppi giorni, se il clima è asciutto e caldo, annaffiamo ogni 2-3 giorni. In inverno invece possiamo lasciare le piante completamente all'asciutto, anche se è bene annaffiare sporadicamente le piante conservate in serra fredda, soprattutto se il clima si mantiene tiepido.

Per evitare che la pianta abbia dei periodi di pausa nella fioritura; è consigliabile asportare i corimbi appassiti, altrimenti la nostra lantana impiegherà gran parte delle sue forze per produrre i piccoli frutti scuri, che contengono i semi.

Se abbiamo la fortuna di vivere in una zona con clima invernale mite, e la nostra lantana ha trovato posto in giardino, è consigliabile in autunno praticare una leggera potatura, accorciando un oco tutti i rami, per favorire lo sviluppo di ramificazioni anche nella parte bassa della pianta; ed evitare così che l'arbusto si elevi eccessivamente, svuotandosi nella parte vicina al terreno.


Le lantane e le verbene

Lantana  Le lantane camara appartengono alla famiglia delle verbenacee, e sono quindi strettamente imparentate con le verbene, piante annuali o perenni, dal portamento strisciante. Non sono però la stessa identica pianta, ed hanno esigenze leggermente diverse, è quindi bene imparare a distinguerle.

Prima di tutto le lantane sono piccoli arbusti, mentre le verbene che troviamo in vivaio sono delle piante perenni o annuali; le verbene perenni non temono il freddo e rimangono in giardino anche durante i periodi più freddi dell'anno.

Le differenze morfologiche fondamentali, utili a distinguere le due piante, le troviamo nel fogliame, che nel caso delle verbene ha forma più incisa, con margine più frastagliato. L'altra caratteristica che subito differenzia le due piante sta nei fiori: solo le lantane producono corimbi con fiori di diversi colori al passare del tempo; le verbene invece producono fiori dai colori solidi e duraturi, un fiore rosso, rimane rosso fino a che sfiorisce.

Spesso inoltre le verbene ibride hanno colori più intensi e accesi rispetto alle lantane.


Lantana - Lantana camara: Le piante velenose

I semi ed il fogliame delle lantane possono risultare tossici se ingeriti; il fogliame emana però un aroma decisamente poco gradevole, e risultano quindi decisamente poco invitanti, per gli animali e per i bimbi. I frutti pure hanno un sapore estremamente poco gradevole, è quindi assai improbabile che qualcuno se ne cibi, anche se hanno un aspetto tanto carino, innocuo ed invitante, che può capitare che divengano interessanti per un bimbo affamato. In ogni caso è altamente improbabile che un bimbo se ne cibi, perchè il gusto è orribile, e quindi, anche dovesse assaggiare un minuscolo frutto, con grande probabilità lo sputerebbe all'istante.

Spesso i vivaisti si vedono porre domande allarmate da genitori apprensivi del tipo: posso mettere in giardino un oleandro anche se ho un bimbo piccolo?

o peggio: devo estirpare questa aucuba dal giardino perchè mi hanno detto che i frutti sono tossici e temo per il nipotino.

In giardino molti di noi hanno piante decisamente molto tossiche, dalle lantane alle aucube, dall'oleandro alla belladonna, dalla cicuta al tasso.

Pochi sanno che sono tantissime le piante velenose, solo per farvi qualche esempio: i bulbi di mughetto e di colchico contengono veleni mortali, le aquilegie e l'ippocastano contengono sostanze tossiche nell'intera pianta, il rabarbaro ha foglie tossiche, mentre il loro gambo è commestibile; i semi dei prunus ono tossici se ingeriti in grande quantità; i gigli sono tossici, i narcisi sono tossici; e la lista potrebbe continuare per intere pagine.

Il fatto che una pianta sia tossica non significa automaticamente che sia pericolosa: le piante sopra citate sono tossiche ma i loro frutti, foglie, semi non hanno un sapore o un odore gradevoli; difficilmente il vostro vicino dic asa vi offrirà una tisana di oleandro cercando di uccidervi, perchè le foglie di oleandro sono amarissime.

Nessuno mai si mangerebbe il gambo dei gigli, perchè è coriaceo, di colore poco invitante, e dal sapore orribile.

Quindi non è così preoccupante avere in giardino, o nel parco cittadino, delle piante che se ingerite in date quantità possono causare dei danni alla nostra salute, semplicemente perchè a nessuno mai verrebbe in mente di consumarne neppure una quantità minuscola.

Chiaro che, se lavoriamo in giardino; zappando, scavando, potando, rinvasando, mettiamoci un bel paio di guanti; e quando abbiamo finito laviamoci bene le mani prima di andare in cucina ad impastare la focaccia.


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