Ortensie - Hydrangea macrophylla

vedi anche: Ortensie

Le Ortensie in giardino

Il nome botanico è hydrangea, al genere appartengono alcune decine di specie, quasi tutte originarie dell'Asia, e in particolare di Cina, Giappone e Korea; la gran parte delle ortensie coltivate in Europa sono cultivar o ibridi di hydrangea macrophylla, la prima specie importata in Europa dai missionari portoghesi, già nel 1700; in tutti questi secoli di coltivazione le varietà di hydrangea macrophylla che possiamo trovare in commercio sono divenute centinaia.

Si tratta di arbusti vigorosi, a foglia caduca, che producono in primavera grandi foglie coriacee, dall'aspetto rugoso, di colore verde intenso, a formare un denso arbusto compatto, di forma semisferica, che può raggiungere i 200-300 cm di altezza se non potato; dalla primavera inoltrata fino all'autunno le ortensie producono numerose infiorescenze, costituite da piccoli fiori fertili, e da grandi fiori sterili, costituiti da 4 grandi sepali. Sono diffuse varietà di ortensia che producono infiorescenze sferiche, costituite soltanto da fiori sterili; meno diffuse invece, anche se non meno belle, varietà con infiorescenze delle lacecap, ombrelli con al centro piccoli fiori fertili, e attorno, quasi a formare una corona, grandi fiori sterili.

Ortensie

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Hydrangea macrophylla

Ortensia  La Hydrangea macrophylla produce fiori di colore vario, dal bianco candido al color crema, dal rosa pallido al rosso, dal lilla al blu intenso. In molte varietà il colore dei fiori denuncia il ph del terreno, più il ph è basso e più il fiore diviene blu, più il ph è alto e più il fiore tende al rosso. Fiori appena rosati, o color crema spesso sono il risultato di un terreno con ph neutro. Le ortensie sono piante da sottobosco, da clima fresco e umido; possono tranquillamente restare in pieno sole, ma nelle calde estati italiane è difficile mantenere il terreno fresco e umido sotto il sole di agosto, a meno di non intervenire ogni 2-3 ore con le annaffiature, e acqua a temperatura non troppo diversa da quella dell'ambiente.

In genere, se non si vive in montagna, si tende a coltivare le ortensie in mezz'ombra, dove godano di una buona luminosità, ma al riparo dal sole nelle ore più calde del giorno; spesso semplicemente addossarle ad un muretto, che dona refrigerio alla pianta dalla calura, può essere sufficiente.


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Coltivazione delle ortensie

coltivazione ortensia Durante l'inverno le ortensie sono prive di fogliame, e sopportano senza problemi il gelo, anche se intenso e continuativo; in primavera cominciano a produrre i loro grossi germogli, se il clima non è naturalmente umido dovremo cominciare con le annaffiature, in modo da mantenere il terreno sempre umido e fresco; le annaffiature diverranno molto abbondanti e regolari con l'arrivo della bella stagione: in estate può essere necessario annaffiare la nostra ortensia ogni mattino e ogni sera. Spesso le piante tendono ad appassire, se il terreno è eccessivamente asciutto: la fornitura d'acqua le fa riprendere nel giro di una mezz'ora.

Da marzo a ottobre forniamo del concime per piante da fiore; se desideriamo che le nostre ortensie sfoggino un bel colore blu vivace dovremo fornire del concime per piante acidofile, e coltivare la nostra ortensia in terreno per piante acidofile. Se invece ci accontentiamo di godere dei fiori del colore che la natura vorrà donarci, possiamo utilizzare una buona terra da giardino, ben drenata e ricca, e concimare con del concime per comuni piante da fiore.

Spesso con il passare degli anni gli arbusti di ortensia tendono ad alzarsi eccessivamente, spogliandosi nella parte bassa, per evitare che questo avvenga in genere si interviene ogni anno, a fine inverno, asportando circa un quarto dell'apice di ogni ramo, in modo da favorire una vegetazione più compatta.


Altre ortensie

Ortensia  Oltre alla "comune" hydrangea macrophylla in commercio troviamo anche altre ortensie, che in line di massima si coltivano nello stesso modo.

Molto diffusa è anche H. paniculata, con fiori candidi, in infiorescenze a forma di pannocchie tozze; o anche H. arborescens, una specie originaria degli stati uniti.

H. quercifolia ha grandi foglie simili a foglie di quercia, mentre H. petiolaris ha portamento strisciante o rampicante.



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