Solano - Solanum

I tanti solanum

Il genere solanum conta migliaia di specie, diffuse in natura in Italia, europa, Asia , Africa America; molte specie del genere solanum producono frutti commestibili, tra cui ricordiamo il pomodoro, la melanzana, il peperone. I solano diffusi in italia allo stato naturale sono piccoli arbusti, che producono bacche scure, velenose; esistono però specie e varietà di solano coltivate solo ed esclusivamente per i fiori. Tutte le specie producono piccoli fiori, a stella o tondeggianti, di colore giallo, bianco, rosa o lilla. Nella gran parte dei casi ai fiori seguono piccoli frutti tondeggianti, che, nel caso dei solanum decorativi, non sono commestibili.

I solano sono piante ornamentali appartenenti alla famiglia delle Solanaceae, davvero vastissima e una delle più presenti in coltivazione. Comprende infatti altre essenze ornamentali quali la datura, la nierembergia e la petunia. Membri molto famosi sono però anche i pomodori, le patate, i peperoni e la nicotiana (tabacco), coltivati per lo più a livello orticolo.

Il genere Solanum comprende circa 1400 specie, alcune delle quali vengono ampiamente utilizzate come ornamentali in giardino oppure in appartamento. La maggior parte è decisamente poco rustica, altre invece riescono a sopportare temperature anche intorno a -10°C. Possono quindi tranquillamente venire trattate da perenni nel Centro-Sud della nostra penisola e riescono comunque a sopravvivere bene, se messe al riparo, in tutto il settentrione.

Di seguito vedremo le specie più diffuse:

Solanum

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Le vecchie glorie

Solanum Tra i solanum decorativi più diffusi in coltivazione in giardino ricordiamo il solanum capsicastrum, il cui nome deriva dal fatto che produce piccole bacche sferiche, di colore arancione, simili a dei piccoli peperoni. I fiori sbocciano in primavera ed in estate, e sono di colore bianco; i frutti, non commestibili, rimangono sulla pianta fino all'anno successivo, rendendola molto decorativa anche durante l'inverno.

Queste piante, comunemente chiamate Marinelle, venivano coltivate nei giardini dei nostri nonni; stanno ricominciando a tornare in giardino grazie agli ibridatori, che ne hanno prodotto varietà dai frutti maculati, o dai fiori doppi.

Questo piccolo arbusto trova posto in giardino, dove generalmente si sviluppa liberamente, senza superare i 35-40 cm di altezza; ne esistono comunque varietà nane, che si mantengono al di sotto dei 30 cm di altezza. Di possono coltivare anche in vaso, e in genere non temono il freddo, anche se gelate particolarmente intense possono rovinare la gran parte dei rami più esterni. Si sviluppano senza problemi al sole o in mezz'ombra

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Le nuove leve

Solanum Tra le tante piante che negli ultimi anni possiamo facilmente trovare in vivaio, alcune sono dei solano; in particolare molto diffusi sono Solanum jasminoides, e Solanum rantonnetii.

Nel primo caso si tratta di un arbusto rampicante, che produce in estate mazzetti di fiori candidi, a stella; il Solanum rantonnetii invece è un piccolo arbusto compatto che produce fiori di colore viola.

Queste piante sono di facile coltivazione; producono una vegetazione densa, con piccole foglie ovali, lucide, coriacee, sempreverdi; i fiori sbocciano per un lungo periodo, dalla primavera inoltrata fino ai primi freddi.

Prediligono un terreno ricco e soffice, e se annaffiati con regolarità, quando il terreno è ben asciutto, la fioritura sarà più rigogliosa ed abbondante; Una buona concimazione con del fertilizzante a lenta cessione, da fornire a fine inverno, garantirà il giusto tenore di sali minerali nel terreno fino a fine fioritura.

Queste piante possono venire coltivate in giardino, anche se temono le gelate più intense e prolungate; per chi ha la sfortuna di vivere in luoghi con inverni molto freddi, si consiglia di coltivare i solanum in vaso, in modo da poterli spostare in luogo riparato durante l'inverno

In genere, anche nelle zone più fredde, possiamo coltivare i solanum su un terrazzo riparato e soleggiato, dove difficilmente le temperature diverranno particolarmente rigide.

Anche nelle zone con inverni miti, occasionalmente può accadere che il freddo rovini la vegetazione del solanum; per far tornare la pianta al suo splendore, a fine inverno, rimuoviamo tutte le parti danneggiate, per favorire lo sviluppo di nuove ramificazioni.


Solanum jasminoides

Si tratta di un rampicante sarmentoso, ma senza spine. È originario del Brasile, dell’Argentina e dell’Ecuador. A maturità può raggiungere i 7 metri di altezza e altrettanti in larghezza. I suoi fiori, raccolti in mazzi e prodotti per tutto il periodo vegetativo, hanno forma di stella, generalmente di color malva chiaro. Se non ripuliti evolvono in bacche di circa 5 mm di diametro, di color nero, tossiche.

Le foglie, persistenti o semipersistenti, a seconda del clima, sono semplici, lanceolate e lunghe fino a 6 cm, di un bel verde scuro. I fusti sono volubili e quindi si arrampicano molto facilmente dove sia disponibile un supporto.

È una pianta molto amata perché è capace, in pochissimo tempo, di raggiungere la sua dimensione definitiva. La crescita è così vigorosa che può diventare addirittura invasiva. È comunque un ottimo soggetto per coprire muri o da far salire su archi o pergolati. Nel nostro paese è molto popolare sulla Riviera Ligure e in tutto il Lazio.


Rusticità Solanum jasminoides

fiore solanum jasminoides È forse il solano più rustico in assoluto. Sopporta egregiamente il freddo fino a -10°C. Se si raggiungono invece i -12°C le parti aeree muoiono, ma l’apparato ipogeo resiste, rigettando poi in primavera.

La ripresa può al contrario essere seriamente compromessa se si arriva a -18°C. In ogni caso, specialmente se si vive nel Centro-Nord, è consigliabile creare uno spesso strato pacciamante sul piede prima dell’arrivo dell’inverno.

Farlo crescere vicino ad un muro esposto a Sud è anche un ottimo metodo per proteggerlo ulteriormente.


Coltivazione Solanum jasminoides

Il solanum jasminoides richiede, per dare il massimo, un terreno ricco di nutrienti, ma ben drenato. Cresce però discretamente anche in quelli poveri. È sempre consigliabile metterlo a dimora in un’area calda e ben riparata dai venti, che potrebbero danneggiare gli steli, piuttosto fragili (specie da giovani).

Perché possa arrampicarsi l’ideale è predisporre un supporto, specialmente sui muri. In quel caso si può tendere del filo di ferro o accostarvi una rete. Inizialmente i fusti andranno legati, ma poi si aggrapperanno autonomamente.

La messa a dimora si effettua preferibilmente in primavera nelle regioni del Nord. Nelle zone con inverni miti si può invece procedere anche in autunno, in maniera da avere all’arrivo della bella stagione un esemplare già affrancato.

SOLANUM JASMINOIDES
Altezza Fino a 7 metri
Manutenzione bassa
Irrigazioni frequenti
Crescita veloce
Propagazione Seme, talea
Rusticità Fino a -12°C
Esposizione sole
Terreno ricco


Cure colturali

Le irrigazioni dovranno essere frequenti dopo la messa a dimora. In seguito potranno essere dilazionate, ma interveniamo sempre nel caso di siccità prolungata. Ama ad ogni modo un substrato piuttosto asciutto.

Le potature possono avvenire in ogni momento dell’anno. Si interviene per rimuovere i rami storti, disordinati o compromessi. Se vi sono state forti gelate invernali è meglio, a fine marzo, tagliare tutti gli steli a 30 cm dal terreno, in maniera che la pianta sia stimolata a rigettare.

Se l’esemplare diventa troppo invasivo possiamo contenerlo in qualsiasi momento.


Propagazione

Si moltiplica facilmente tramite talea erbacea, possibilmente tra aprile e giugno. I segmenti devono essere lunghi circa 8 cm e posti in un terriccio addizionato di sabbia, molto drenante. Mantenere sempre umido, a mezz’ombra. La radicazione è piuttosto veloce.

Varietà

Aureovariegatum: fiori bianchi e foglie macchiate di giallo

Album fiore bianco puro

Album Variegatum fiori candidi e foglie variegate nel bianco


Solanum rantonnettii

Solanum rantonnettii Il solanum rantonnettii è originario dell’Argentina. Si tratta di un bellissimo arbusto con portamento molto aggraziato e meravigliosi fiori a campanella nelle sfumature del blu-viola e centro giallo. La sua coltivazione è molto semplice, in ambiente adatto. Necessita infatti solamente di molta luce e calore per dare fioriture abbondanti e continue.


Caratteristiche solanum rantonnettii

È una specie arbustiva con foglie semipersistenti. Può raggiungere i 4 metri di altezza, per una larghezza di circa 2. Le parti aeree resistono fino a 0°C, ma la pianta deperisce completamente quando si raggiungono i -5°C. È quindi consigliabile coltivarlo in piena terra solo nel Sud e nelle isole. Al Centro-Nord, viceversa, va sicuramente riparato in serra fredda durante l’inverno.

Il fogliame è di un bel verde vivace, alterno e lanceolato. I fiori sono blu-viola con centro giallo, dal diametro di circa 3 cm, raccolti in gruppi fino a 5. Possono poi evolvere in bacche ovali e pendenti, di color verde, poi giallo e infine rosso, tossiche.

Può essere impiegato sia in forma arbustiva, sia come piccolo rampicante. Accostamenti molto belli sono quelli con la Bougainville o con il plumbago.

SOLANUM RANTONNETTII
Altezza Fino a 4 metri
Manutenzione Medio-bassa
Irrigazioni Abbastanza frequenti
Crescita veloce
Propagazione Talea, semina
Rusticità Medio-bassa (fino a 0°C)
Esposizione sole
Terreno Anche povero


Coltivare solanum rantonnettii

Esposizione

Vuole un’esposizione ben calda, soleggiata e riparata dai venti.

Irrigazioni e concimazioni

Le irrigazioni devono essere sempre piuttosto abbondanti. In piena terra gli interventi saranno frequenti soprattutto nei primi due anni dalla messa a dimora. Per stimolare la fioritura è bene distribuire, almeno ogni dieci giorni, un concime liquido per piante fiorite con un alto tenore di potassio. Ottimi sono i prodotti formulati per i pomodori.

Protezione dal freddo

Nel Sud, dove può essere possibile coltivarlo in piena terra, è sempre bene pacciamare abbondantemente il piede. In questa maniera l’apparato radicale riuscirà meglio a superare l’inverno e a rigettare in seguito. Nel resto del paese è bene, verso la fine di ottobre, spostare la pianta in serra fredda luminosa, tagliando i rami quasi alla base.

Potatura

Si può procedere con un taglio alla base in primavera in maniera che l’intero esemplare si rinnovi.

Propagazione

Si propaga per talea, come per il jasminoides.

Varietà

Oltremare fiori grandi e colorazione più intensa.

Alba fiori bianchi

Variegata foglie con striature dorate


Solanum crispum

Un'altra specie di solanum molto interessante è il solanum crispum, pianta originaria del Cile, molto simile alla specie appena vista. Il solanum crispum cresce fino a raggiungere i 5 metri di altezza con un portamento rampicante. Questa pianta cresce senza problemi anche su un terreno povero a patto che ci siano caldo e sole in abbondanza. Il pericolo maggiore per la salute di questa pianta sono il ristagno idrico e le temperature basse. Sotto i -2°C infatti questa pianta inizia a soffrire molto.


Solanum capicastrum

È un arbusto originario del Brasile. Viene impiegato per lo più come pianta da vaso o, eventualmente, come annuale da giardino. Si trova anche in vendita piuttosto comunemente, insieme al solanum pseudocapsicum (molto simile), nel periodo natalizio. Sono infatti molto apprezzate le bacche che produce, di color rosso scarlatto. Forma un arbusto di piccole dimensioni, con foglie verde scuro, lunghe fino a 5 cm e larghe 2, lanceolate. I fiori sono piccoli e bianchi. Nelle isole può anche essere coltivata all’aperto, non tollera però assolutamente il gelo.

Non è tuttavia di semplice coltivazione neanche in appartamento, visto che necessita di un ambiente piuttosto umido, pena la perdita dei frutti.


Coltivazione solanum capicastrum

Esposizione e temperature

In tutti i periodi dell’anno predilige esposizioni luminose, ma non in pieno sole.

In Italia quasi ovunque è possibile solo la coltivazione in contenitore, visto che non sopporta temperature inferiori a 5 °C.

In appartamento teniamolo sempre in una stanza non estremamente riscaldata (circa 15°C). In questa maniera i frutti dureranno di più.

Irrigazioni e concimazioni

Le irrigazioni devono essere frequenti, specie quando le temperature sono alte. Bisogna però sempre aspettare che il terreno si asciughi quasi completamente prima di procedere nuovamente per evitare l’insorgere di marciumi a livello radicale. Sia d’estate sia d’inverno è importante vaporizzare le foglie con acqua demineralizzata in maniera da mantenere sempre alta l’umidità. Può anche essere utile mettere nelle vicinanze un sottovaso pieno di argilla espansa e acqua. Questa, evaporando, renderà l’ambiente più adatto al nostro solanum.

Da marzo ad agosto è opportuno distribuire con le irrigazioni un concime per piante fiorite, una volta ogni 30 giorni.

Potatura le piante giovani, in primavera, vanno cimate. Quelle con più di tre anni di vita vanno invece ridotte di almeno della metà.

SOLANUM CAPSICASTRUM
Altezza Da 30 cm a 1 m
Manutenzione media
Irrigazioni Abbastanza frequenti
Crescita normale
Propagazione Talea
Rusticità Bassa (muore a 5°C)
Esposizione Luminosa, no sole diretto
Terreno Terriccio per piante fiorite
Fioritura Luglio-novembre
Fruttificazione Da settembre a dicembre
Propagazione Seme, talea


Solano - Solanum: Propagazione

La talea si pratica dalla fine di agosto alla metà di settembre. Si prelevano segmenti apicali parzialmente lignificati e si collocano in un terriccio piuttosto ricco, mantenuto umido e caldo.

la semina si effettua estraendo dei semi dai frutti maturi. Si collocano poi, in marzo, in un terriccio leggero e caldo, mantenuto sempre leggermente umido. La germinazione è piuttosto veloce e le piantine possono essere invasate quando raggiungono i 15 cm di altezza.

Altre varietà

Altre varietà di solanum, meno diffuse, sono: s. seaforthianum e il wendlandii.