Timo, Pepolino - Thymus vulgaris

Il timo nelle aiuole

Oltre ad essere una aromatica molto conosciuta, utilizzata e coltivata, il vulgaris viene cresciuto in giardino anche come pianta ornamentale; produce piccoli cuscini tondeggianti, con fusti eretti, disposti a formare una densa chioma, con piccole foglie ovali o lanceolate, di colore verde scuro, verde chiaro, verde grigio. Alcune specie presentano fogliame grigiastro a causa della sottile peluria che lo riveste. In primavera inoltrata o in estate produce innumerevoli piccoli fiori, che sbocciano all'apice dei rami, all'ascella fogliare; sono di colore lilla o rosato, ma esistono specie con fiori bianchi o viola.

Il profumo del tipo dipende dalla specie, il thymus vulgaris ed il thymus serpillum producono fogliame con intenso profumo di timo, un aroma delicato e piacevole; il thymus cytriodora contiene anche geraniolo e altri oli essenziali, che donano al fogliame un intenso aroma di limone.

Le specie di timo sono tutte piante di origine mediterranea, esistono anche varietà ibride, con particolari caratteristiche, quali fogliame variegato, fiori grandi o compattezza nello sviluppo.

Timo

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Come si coltiva

Timo Il pepolino è una pianta ben rustica e resistente; sopporta senza problemi brevi periodi di siccità e di gelo. Teme il gelo eccessivamente intenso e per periodi prolungati, la forte umidità invernale e la siccità estiva molto prolungata.

generalmente viene posto a dimora in giardino, nell'aiola delle aromatiche, o anche nelle aiole di fiori perenni o nel giardino roccioso, dove il fogliame elegante e la fioritura molto prolungata fanno del thymus o pepolino un protagonista.

In genere predilige terreni soffici e freschi, moto ben drenati, in quanto gli eccessi di annaffiature possono portare a un rapido deperimento della pianta.

Da marzo a settembre preferisce venire annaffiato quando il terreno è molto asciutto, soprattutto se il clima è molto caldo; nei mesi freddi possiamo evitare le annaffiature, e spesso può essere buona norma coprire con agritessuto gli esemplari esposti alle intemperie, soprattutto in zone con clima invernale molto rigido.


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Consigli per la coltivazione

timo in vaso In primavera spargiamo sul terreno attorno alle piante del concime granulare a lenta cessione, che garantirà il giusto tenore di sali minerali per tutta la bella stagione.

I cespi di timo vengono generalmente potati di circa un mezzo o un terzo, a fine inverno, per favorire lo sviluppo di nuovi fusti e per asportare i rami rovinati dal freddo e dalle intemperie; infatti spesso il timo, pur essendo pianta sempreverde, tende a perdere il fogliame quando il clima non è ideale, quindi in caso di ristagno idrico o di prolungata siccità.

Potando in questo modo i cespi si impedisce anche alla parte bassa della pianta di lignificare, evitando così che si spogli del fogliame, allungandosi eccessivamente in altezza.

Spesso, per avere sempre fusti teneri e verdi, e fogliame rigoglioso, si tende a sostituire periodicamente le piccole piante di pepolino con nuove piante; in realtà se annaffiate in primavera, e potate a fine inverno, le piccole piante di pepolino possono restare a dimora per molti anni, donando ogni anno nuova vegetazione rigogliosa.


Timo, Pepolino - Thymus vulgaris: I pregi del timo

Timo Oltre ad essere una bella pianta, elegante e compatta, il thymus vulgaris viene molto utilizzato in cucina, dove il suo aroma intenso accompagna carni, pesci e verdure; si utilizza fresco, ma anche seccato, prelevando le foglie prima della fioritura, ma anche i fiori, che vengono fatti essiccare al sole; il timo secco si conserva per mesi, emanando continuamente il suo particolare aroma. Questa piccola pianta viene utilizzata anche in erboristeria, visto che il timolo, l'olio essenziale di cui è ricco, è un ottimo antisettico, utilizzato in tisane o anche in decotti, contro l'asma e le infezioni delle vie urinarie.

L'olio di thymus vulgaris veniva un tempo utilizzato anche dalla medicina convenzionale, per produrre disinfettanti, o anche nelle compresse digestive e nei dentifrici.