Gelsomino

Gelsomino

Il gelsomino (Jasminum) è una pianta sempreverde prevalentemente rampicante. Il termine deriva dal persiano "ya-samin" (fiore bianco) e per la tradizione araba è il re dei fiori, così importante da profumare il paradiso islamico. Simbolo di Damasco, nota come “città dei gelsomini”, è inoltre il fiore nazionale di Indonesia e Filippine. Le origini del gelsomino sono così antiche che ne sono state trovate tracce nel sarcofago di un faraone egiziano sepolto a Deir-el-Bahri. Comparso in Italia nel XV secolo ad opera dei turchi, fu Cosimo I de’ Medici il primo possessore del gelsomino nel nostro Paese, un primato custodito gelosamente, ma invano, dal signore fiorentino. Nel resto del continente europeo il gelsomino comparve fra il 1524 ed il 1528 grazie ai navigatori spagnoli e portoghesi, in particolare Vasco de Gama che ne entrò in possesso durante i suoi viaggi nelle Indie orientali. La sua diffusione di massa risale al 1730 quando l’Inghilterra entrò in possesso di un gelsomino del Malabar.

Gelsomino

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Classificazione botanica

Gelsomino Divisione: Angiospermae

Famiglia: Oleaceae

Genere: Jasminum

Specie: delle circa 200 conosciute le più diffuse sono:

POLYANTHUM: questa specie è originaria della Cina e sboccia dall’inverno fino alla primavera con profumatissimi fiori bianchi sfumati sul rosa.

NUDIFLORUM: noto come “gelsomino di San Giuseppe”, questa specie proveniente dalla Cina fiorisce sui rami spogli a fine inverno, con fiori gialli non profumati. Cresce come rampicante e se privato dei supporti ricade su se stesso e assume la forma di un cespuglio.

PRIMULINUM: come la specie precedente, è originaria della Cina con fiori di colore giallo, privi di profumo. Raggiunge i 3 m e tollera abbastanza il freddo e la siccità, inoltre si adatta anche alla mezz'ombra, quindi risulta ottimale per la coltivazione in vaso.

OFFICINALIS: più conosciuto come “gelsomino bianco”, è il più diffuso in Europa e ha origine in India, Cina e Iran. Ha foglie caduche, lanceolate e fiori bianchi a cinque petali molto profumati che sbocciano da giugno a settembre. Può raggiungere un’altezza di 15 m e quindi è particolarmente adatto come rampicante.

GRANDIFLORUM: famoso come “gelsomino di Spagna” ha una forma ad arbusto, con rami piuttosto tortuosi da qui dipartono i fiori più profumati tra tutte le specie di gelsomini, e per questo è il più usato dall’industria dei profumi. Predilige i climi miti e può raggiungere i 6 m di altezza.

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Coltivazione

gelsomino in vaso ESPOSIZIONE E TEMPERATURA: la maggior parte delle specie predilige i climi miti (10 °C - 20 °C) e luminosi, ma non vuole il sole diretto e troppo vento. Il Jasminum nudiflorum e il Jasminum Primulinum, invece, possono resistere a mezz’ombra fino a -15 °C.

IRRIGAZIONE E CONCIMAZIONE:: Il terreno deve restare sempre un po’ umido senza però che si creino ristagni d’acqua, molto fastidiosi per il gelsomino. In estate l’orario più adatto è dopo il tramonto, ma anche le ore mattutine sono un buon momento, soprattutto d’inverno. E’ consigliato concimare il terreno a inizio della primavera e dell’inverno con prodotti che contengono azoto, potassio, rame, ferro e zinco.

RINVASO E TERRENO: il rinvaso si effettua una volta l’anno in periodi opposti a quelli della fioritura (le specie a fioritura primaverile si rinvasano a settembre mentre le specie a fioritura invernale si rinvasano a marzo). Il terreno ideale è costituito da parti uguali di terriccio fertile (o torba) e sabbia per favorirne il drenaggio.

POTATURA: essenziale per mantenere la pianta ordinata e delle giuste dimensioni, ma anche per favorire la crescita di germogli. Va praticata nel periodo primaverile eliminando i rami sciupati, malati o particolarmente ribelli, ma è comunque consigliata dopo ogni rinvaso per favorirne una crescita ordinata.

FIORITURA: il periodo dii fioritura varia in base alla specie. La J. Primulinum ad esempio,fiorisce in primavera, il J.Grandiflorum in estate-autunno, mentre il J. Polyanthum ha fioritura invernale. Le foglie sono opposte, sempreverdi o decidue a seconda della specie. I fiori sono di solito piccoli (alcuni arrivano però a 5 cm), tubolari alla base e aperti in petali, il cui numero può variare da 4 a 9. Per la maggior parte profumati, i fiori di gelsomino sono ermafroditi, generalmente di colore bianco, però esistono anche specie i cui fiori hanno sfumature di rosa o giallo.

MOLTIPLICAZIONE: avviene soprattutto con le talee. Queste devono essere di legno poco maturo lunghe circa 10 cm e provviste di una porzione del ramo portante e occorre tagliarle con lame affilate per recidere i rami di netto. La talea va posizionata in un terreno che deve essere ricoperto con un telo di plastica, lasciato ad una temperatura di 15-20°C e tenuto un po’ umido in modo costante finché non si notano i nuovi germogli e sarà possibile trapiantare la talea nel vaso finale. La moltiplicazione è possibile anche tramite propaggine, mentre è rara la riproduzione dai semi, piuttosto difficili da trovare.


Usi e proprietà benefiche

gelsomino Oltre al classico uso decorativo di spazi esterni e interni, questo fiore è impiegato in numerosi campi a seconda delle sue caratteristiche benefiche. In medicina è usato come calmante e sedativo ma anche per alleviare i dolori mestruali: se strofinato su pancia e reni stimola infatti il flusso sanguigno. Cura anche alcuni dolori uterini e facilita il parto. In psicologia è noto per le sue proprietà antidepressive, alleviando l’ansia e stimolando al tempo stesso l’ottimismo e l’azione, in quanto aiuta la produzione di encefalina nell’ipotalamo. Anche l’omeopatia si giova del gelsomino per contrastare influenza e raffreddore, ma anche disturbi come shock, ansia e cefalea. Da molti considerato un potente afrodisiaco, è impiegato anche in cucina all’interno di tisane e confetture, ma è nel campo della cosmesi che trova il suo utilizzo più ampio, grazie alla sua azione anti-età che stende le rughe e contrasta il rossore. Inoltre la sua gradevole fragranza lo rende una pianta ideale per creare profumi, produzione che in Italia si concentra in Liguria, Calabria e Sicilia.