Storia delle Peonie

vedi anche: Peonie

Peonie

La storia delle peonie prende origine da molto lontano, essendone state trovate indicazioni già 2000 anni fa.

Il genere “Peonia”, della famiglia delle Peoniaceae, fa riferimento ad una pianta erbacea o arbustiva perenne, con foglie caduche e grandi fiori con numerosi petali sovrapposti, coloratissimi e generalmente profumati; è anche detta “rosa senza spine”, per la sua regalità paragonabile a quella della ben nota regina dei fiori, la rosa. La peonia viene utilizzata come pianta ornamentale, interrata nei giardini o posta in vaso su balconi e terrazzi, per la gradevole macchia di colore data dalla sua fioritura. Poiché presenta alcune proprietà medicinali, viene anche impiegata come pianta officinale.

Peonie

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Specie di peonie

Specie di peonie La Peonia erbacea può raggiungere il metro di altezza; le varietà più famose sono la Peonia Officinalis, di origine europea, i cui fiori sono retti da steli uniflori e inodori, e la Peonia Lactiflora, di origine siberiana che invece ha steli multiflori molto profumati e decorativi.

La Peonia arborea o arbustiva, di origine asiatica, può raggiungere un’altezza di due metri; è una pianta rustica che vive bene nelle regioni a clima temperato, può fiorire già in primavera mentre verso la fine di agosto inizia a ridurre la sua vegetazione per prepararsi al riposo invernale.


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Origini e leggende

Origini e leggende delle peonie La peonia era nota fin dall’antichità, se ne sono trovate tracce nei testi di 2000 anni fa: nella storia, veniva citata nell’Iliade, come pure in antichi testi cinesi; la sua diffusione in Europa tuttavia avvenne solo a partire dal diciannovesimo secolo.

Parlando un po' di storia, secondo una leggenda della mitologia greca, il suo nome deriva da Paeon, medico degli dei e studente di Asclepio, il dio della medicina; Asclepio, geloso della bellezza e della bravura del suo allievo, tentò di ucciderlo; Zeus per salvargli la vita lo trasformò nella pianta che porta il suo nome. In base ad un’altra leggenda la peonia nacque nel luogo dove Diana, dea della caccia, versò copiose lacrime quando si accorse di aver ucciso l’amato Orione con una freccia scoccata dal suo arco, a seguito di un tranello tesole dal fratello Apollo. Un’antica leggenda cinese invece narra che le ninfe utilizzassero i petali di peonia per nascondersi agli sguardi ed ai pericoli del mondo; in Oriente la peonia è considerata un fiore di buon auspicio, portatore di amore, armonia e fertilità nella vita matrimoniale. Nel linguaggio dei fiori rappresenta la timidezza, la vergogna, il pudore.


Coltivazione

Coltivazione peonie A. IL TERRENO

La peonia ama le posizioni non troppo assolate, ma resiste anche in pieno sole purché il clima non sia eccessivamente caldo e il terreno sia ricco di sostanze organiche e mantenuto mediamente umido; predilige terreni neutri o leggermente acidi (pH inferiore a 7), non calcarei.

Il suolo deve essere preventivamente lavorato affinché sia soffice e consenta un buon drenaggio; infatti l’eccessiva umidità può causare malattie nella peonia. Al momento di interrare inoltre si dovrebbe mantenere una certa distanza dalle altre piante, in modo che le radici non si ostacolino reciprocamente.

B. LA CONCIMAZIONE

La peonia necessita di un terreno ben nutrito, per questo motivo per ottenere una bella fioritura primaverile è opportuno iniziare a trattare il suolo fin dall’autunno, con fertilizzante organico. In primavera, prima del sopraggiungere dei primi boccioli, si può integrare con piccole dosi di stimolante ormonico, in soluzione molto diluita (5 gocce per litro).

C. LA FIORITURA

La fioritura delle peonie avviene in primavera, nei climi più temperati già all’inizio della stagione, e si traduce nello sbocciare di fiori multi petalo, singoli o doppi, in varie gradazioni e sfumature cromatiche. E’ una pianta che dà ottimi risultati estetici, grazie all’aspetto elegante e delicato ed alla vistosa colorazione.


Moltiplicazione

fiore di peonia La moltiplicazione della peonia avviene generalmente per divisione dei cespi o per talea; è possibile utilizzare anche la moltiplicazione per seme, ma è questo un metodo con risultati piuttosto lunghi, e la fioritura di piante così ottenute arriverà solo dopo diversi anni dalla semina. Per la divisione dei cespi, da praticare in autunno, occorre dissotterrare la pianta e dividerla in due (o più) parti, avendo cura che ciascuna di esse sia dotata di qualche nuova gemma e di radici piuttosto lunghe (almeno 15 cm). A questo punto le nuove piante si possono rinvasare o rinterrare, garantendo loro una costante umidità del terreno. Nella propagazione per talea si recidono dalla pianta madre rametti di 8-10 cm, quindi li si pone in un substrato che favorisca la radicazione, magari aiutandosi con un ormone radicante; alla comparsa delle prime radici è bene trasferire la pianta in vasetti di terriccio, ed alla primavera successiva la si potrà trapiantare definitivamente in vaso o nel giardino.


Proprietà officinali

peonia bianca La Peonia Officinalis, o peonia selvatica, è una erbacea che vegeta nei luoghi pietrosi e asciutti, raggiungendo i 1500 m di altitudine. Fiorisce da maggio a giugno, con fiori rossi che lasciano poi il posto ai semi che maturando divengono neri. Questa pianta spontanea è utilizzata nella medicina omeopatica come rimedio contro l’epilessia. Tale proprietà era nota anche nell’antichità: si narra che i fiori di peonia dovessero essere raccolti con il favore delle tenebre, per evitare gli attacchi di un misterioso “picchio verde” – solo in questo modo si poteva preservare le virtù curative della pianta per l’epilessia, la pazzia e la tosse. La pianta ha effettivamente funzioni sedative dovute alla peonina, un alcaloide in essa contenuto; per questo motivo è impiegata con successo come antispasmodico e sedativo per la tosse, oltre che come rimedio per stati d’ansia, di stress o di eccessiva agitazione, contro le nevralgie e contro l’emicrania. Tuttavia se viene utilizzata in quantità eccessive, o se ne vengono ingerite alcune parti, può diventare tossica per l’uomo dando luogo ad episodi di nausea, vomito e dolori addominali; nelle donne gravide può essere causa di aborto. I fiori di peonia vengono utilizzati per le tisane a funzione espettorante; taluni consigliano da 5 a 10 gocce al dì di tintura madre per la cura della pertosse, o per tossi particolarmente persistenti. Un altro utilizzo che viene fatto con i fiori di peonia, ricchi di antociani, flavonoidi e tannini, consiste nella formulazione di preparati per trattare fistole, ragadi anali ed emorroidi. Si ritiene che i semi abbiano proprietà emetiche e purgative.


Tradizioni popolari

Secondo antichi riti popolari, le madri preparavano collane con semi di peonia da mettere al collo dei propri figli per preservarli dal malocchio, per alleviare il dolore nel periodo della dentizione, e per prevenire le convulsioni. Probabilmente per lo stesso motivo, la radice di peonia veniva data agli epilettici quando sentivano arrivare una crisi: masticare la radice avrebbe bloccato l’attacco epilettico.


Storia delle Peonie: Simbolo della sardegna

peonie rosa La peonia è il fiore simbolo della Sardegna; cresce sull’altopiano del Gennargentu, ad un’altitudine compresa tra i 600 ed i 1500 metri s.l.m. Si può trovare anche sul massiccio del Linas, nell’Iglesiente, e nella zona di Tempio Pausania. Sul Linas, il giardino montano Linasia ospita diversi tipi di peonie, unitamente ad altra vegetazione locale. Si tratta di una varietà che fiorisce tra aprile e maggio, dando luogo a bellissimi fiori color rosso porpora; la sua fioritura è concentrata in un arco di tempo dai 15 ai 20 giorni. Data la sua collocazione, distante dal mare e dalle pianure, è stata ribattezzata dai pastori locali “s’arrosa dei monti”.

Purtroppo, come spesso accade con le bellezze della natura, la peonia autoctona sarda è a rischio di estinzione a causa dei numerosi turisti che ne asportano i bulbi, per trapiantarli nei propri giardini.



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