Coltivazione fagiolini

La semina

Per la coltivazione fagiolini, gli esemplari di questo tipo possono essere seminati dall'inizio della primavera fino all'estate inoltrata, in quanto per crescere hanno bisogno di un clima non freddo. Nel caso in cui ci si trovi in una zona particolarmente fredda, è meglio attendere il mese di maggio, quando sarà terminato il periodo delle gelate notturne: la pianta del fagiolino teme infatti il freddo eccessivo. Non è necessario far nascere le piantine nel semenzaio: i semi possono essere messi direttamente a dimora nel terreno dove abbiamo intenzione di coltivarli. Importante è la preparazione preventiva del terreno: dobbiamo vangare la porzione di orto scelta almeno quattro settimane prima della semina, con una vangatura profonda circa quaranta centimetri. Durante quest'operazione, si potrà unire al terreno del concime organico (consigliato lo stallatico), che renderà la terrà ricca di elementi nutritivi. Importante per la corretta crescita di questi ortaggi è il drenaggio: per aumentarlo, si può mescolare al terreno durante la vangatura della sabbia a grana fine. In questo modo, si eviterà che l'acqua delle irrigazioni formi delle pozze, che porterebbero le radici al marciume.

La semina si effettua praticando delle buche nel terreno, profonde circa venti centimetri. In ogni buca si sistema un seme: fra l'uno e l'altro si deve rispettare una distanza di almeno quindici centimetri (stessa distanza che ci deve essere fra le diverse file). I semi devono poi essere coperti con del terriccio, e annaffiati a pioggia, senza abbondare.

I fagiolini possono essere coltivati anche in vaso: queste piante hanno però bisogno di molto spazio, quindi dovremo dotarci di capienti vasi di terracotta (profondi almeno quaranta centimetri) e di sostegni che dovranno essere interrati accanto alle piante.

Coltivare fagiolini

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La crescita

fagiolini coltivazione Se il terreno è stato concimato in maniera adeguata prima della semina, non è necessario ricorrere a ulteriori fertilizzazioni quando le piantine crescono. Bisogna stare molto attenti all'irrigazione, bagnando solo il terreno e non le foglie o il fusto della pianta (cosa che renderebbe li renderebbe attaccabili da muffe). Le annaffiature devono essere fatte quando il terreno sarà asciutto, e non si vedano segni di umidità lasciati dall'irrigazione precedente. È particolarmente importante, in quanto bisogna evitare assolutamente i ristagni d'acqua. Periodicamente, è necessario sarchiare il terreno con un rastrello apposito, per arieggiarlo e per eliminare ogni traccia di erbaccia infestante (abbiate cura di toglierne anche le radici): le erbacce potrebbero infatti essere un veicolo di funghi e muffe, e sottraggono elementi nutrizionali ai fagiolini. Per limitarne la crescita, può essere utile effettuare un'operazione di pacciamatura: si tratta di coprire il terreno con della paglia (lasciando libere le piante di fagiolino), in modo da non lasciare spazio alla nascita delle erbacce.

Molto diffusa per la coltivazione è la varietà rampicante della pianta, che può raggiungere anche un'altezza di due metri: in questo caso, è necessario sistemare accanto a ogni pianta un sostegno (che può essere anche una semplice canna o un bastone).

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La raccolta

raccolta fagiolini Le piante di fagiolino producono più ortaggi: il periodo della raccolta è dunque molto lungo in quanto, una volta che i primi sono stati raccolti, altri se ne formano sulla pianta. Ogni tre o quattro giorni, si può dunque ispezionare le piante per verificare la presenza di ortaggi maturi, pronti per essere raccolti. Si raccomanda di staccarli quando saranno ancora teneri, prima che i semini all'interno si ingrossino troppo, facendo risultare l'ortaggio non più buono per il consumo alimentare domestico. I fagiolini si possono staccare dalla pianta senza l'uso di forbici: nel caso in cui si decida invece di tagliare i rametti, utilizzare delle apposite forbici disinfettate (per evitare che siano veicolo di parassiti).

I prodotti raccolti possono essere conservati per alcuni giorni esclusivamente in frigorifero, nel quale possono essere tenuti per una settimana circa. Nel caso in cui si desideri conservarli più a lungo, è possibile cuocerli in acqua bollente per due o tre minuti: a questo punto, potranno essere surgelati.


Coltivazione fagiolini: Le malattie

malattie fagiolini Nel caso in cui le temperature siano troppo calde, i baccelli che si sviluppano sulla pianta potrebbero rimanere di piccole dimensioni: per risolvere il problema, è sufficiente aumentare il numero delle irrigazioni, fino a che non si noteranno miglioramenti. Spesso queste piante risultano una facile preda per gli afidi, ma si tratta di un problema risolvibile con l'aiuto di un insetticida apposito, che elimina questi insetti prima che possano causare danni alla pianta. È però necessario, per una corretta coltivazione, controllare attentamente i nostri fagiolini, in modo da accorgersi al più presto della presenza degli afidi. I fagiolini sono piuttosto resistenti a insetti di altro tipo: a volte però risultano attaccati da funghi, che possono essere debellati con i prodotti fungicidi che si acquistano nei negozi specializzati in articoli da giardinaggio.


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