Olivo ascolano

L'olivo ascolano

Quando si parla di alberi da frutto, si distingue tra le varietà genetiche e naturali, e quelle invece che si sono create nel tempo sulla base di innesti e di interventi umani. Queste ultime sono definite cultivar, e in genere le migliorie che si è cercato di ottenere sono volte ad una maggiore produzione di frutti. Per quel che concerne le olive, si sa che l'olio, che viene ottenuto dalla loro spremitura, è un prodotto molto ricercato in tutto il mondo, e tipico delle aree mediterranee e quindi dell'Italia. Una delle varietà più pregiate di pianta di olivo è l'olivo ascolano, i cui frutti sono buoni da essere consumati da soli, messi in salamoia; vengono usati in cucina, per preparare le tipiche olive ripiene; e infine danno un ottimo olio di oliva, visto che sono molto ricchi di succo e di polpa.
Un esemplare di olivo ascolano

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Come si coltiva l'olivo ascolano

Filari di olivo ascolano Questa varietà viene coltivata quasi solo esclusivamente nel territorio della provincia di Ascoli Piceno, perchè si tratta di un cultivar molto delicato, che ha bisogno di caratteristiche ben precise del clima e del terreno per poter attecchire e poi prosperare. Innanzitutto, necessita di un terreno calcareo e argilloso, fortemente drenante, perché i ristagni di acqua gli sono fatali. Le dolci colline marchigiane dunque sono l'ideale, da questo punto di vista. Ama essere esposto al sole e invece tollera poco il freddo, per quanto comunque si mostri resistente anche alle basse temperature. Per quanto riguarda l'irrigazione necessaria, il regime migliore è quello di micropioggia, che garantisce un apporto costante di acqua ma mai troppo abbondante. La concimazione deve essere fatta con del letame, prima della messa a dimora, e poi ripetuta all'arrivo della bella stagione.

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Le caratteristiche dell'olivo ascolano

Ramo di olivo ascolano carico di frutti Un albero di questo tipo presenta delle caratteristiche simili a quelle degli altri olivi, con peculiarità che lo contraddistinguono. La sua altezza massima può arrivare fino a 7 o anche 8 metri. La sua chioma in genere è molto folta e rigogliosa, con foglie di dimensioni piuttosto grandi, più di quelle di altre varietà. Le foglie possono infatti raggiungere anche i 6 centimetri di lunghezza, e un centimetro e mezzo di larghezza. Presentano la pagina superiore di un bel verde scuro, mentre quella inferiore ha dei riflessi argentati. La corteccia appare più liscia rispetto a quella di altre piante, e il legno è chiaro e tenero. La circonferenza del tronco, negli esemplari più anziani, può anche raggiungere i 6 metri di diametro, e spesso l'albero è ramificato fino alle radici. Per questo a volte questa varietà si presta anche per scopo ornamentale, a realizzare dei bonsai.


Olivo ascolano: I frutti dell'olivo ascolano

Oliva ascolana ripiena Nella coltivazione di questa varietà si deve fare molta attenzione ad eseguire una corretta potatura. Infatti, se si taglia eccessivamente la chioma, c'è il rischio che poi non produca più olive a sufficienza. Per mantenerlo in buona salute, è sufficiente eliminare i rami morti e secchi. Bisogna inoltre prestare molta attenzione ai parassiti: in particolar modo la mosca e la cocciniglia sono quelli più pericolosi. La fioritura ha inizio in primavera, e quando poi produce le sue olive esse vengono raccolte con la tecnica dello scuotimento. Le olive prodotte hanno la certificazione DOP; ovvero Denominazione di Origine Protetta, che viene attribuita alle olive confezionate in salamoia o fatte ripiene, note come Ascolana Tenera. Il loro colore è tra il verde e il giallo, hanno forma allungata e un sapore leggermente amaro e acidulo.


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