Fagiolini

Coltivare i fagiolini

Sono tra le verdure più apprezzate, anche dai bambini, in quanto il loro sapore delicato risulta gradevole anche a chi non ama i sapori forti caratteristici di altre verdure, come carciofi o broccoli; l’alto contenuto in fibre li rende degli ottimi legumi, e il fatto che contengano anche molte proteine, come tutte le leguminose, li rende un ottimo prodotto da portare in tavola ogni giorno per la nostra famiglia.

I fagiolini (detti anche cornetti) sono fagioli a tutti gli effetti, ma sono stati selezionati in quanto i loro frutti possono venire consumati anche acerbi; quindi quando mangiamo i fagiolini stiamo in pratica mangiando tutto il baccello acerbo, compresi i piccoli fagioli non ancora sviluppati; questo fatto rende i fagiolini più leggeri e ricchi di fibre rispetto ai fagioli.

I fagioli vengono coltivati dall’uomo da millenni, ma forse non tutti sanno che i fagioli “moderni”, ovvero le varietà che troviamo disponibili in buste da seminare, e quelli che troviamo al mercato, non sono quasi per nulla imparentati con i fagioli che mangiavano i nostri antenati; questi legumi sono naturalmente diffusi in tutto il globo, ma in Europa e in Asia fino ad alcuni secoli fa si coltivavano solo i fagioli appartenenti al genere vigna. Di questi fagioli antichi rimangono ancora in coltivazione solo pochi generi, un esempio son i fagioli azuki molto amati in Asia, o i fagioli dell’occhio, molto amati in Italia.

Tutti gli altri fagioli che mangiamo comunemente, dai fagiolini mangia tutto ai borlotti, dai fagiolini di colore porpora fino ai bianchi di Spagna, hanno avuto origine ibridando specie e generi di origine nord Americana; quindi si tratta di varietà che si sono diffuse del mondo dopo il 1492.

La scelta di abbandonare le varietà originate dal genere vigna, per le varietà derivate dal genere phaseolus, è stata dettata dal fatto che i fagioli americano hanno una molto maggiore produttività.

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Coltivazione dei fagiolini

Fagiolini Sono tanti i fagioli che possono venire mangiati acerbi, e quindi sono molte le varietà di fagiolino; i tipici cornetti sono verdi, lunghi circa 7-10 cm e abbastanza sottili; esistono però fagiolini gialli, porpora, lunghi fino a 50 cm, larghi e appiattiti.

Oltre ai fagiolini esistono i cosiddetti fagioli mangia tutto, o taccole, piattoni (ogni regione italiana ha un nome diverso per questo legume); si tratta di verdure molto simili ai fagiolini per sapore, ma più grandi e a sezione appiattita, in genere con baccello leggermente più coriaceo, che necessita di una cottura più prolungata. I cornetti producono un bel cespuglio, e ne esistono varietà a sviluppo nano o a sviluppo rampicante; questa caratteristica è da considerare al momento dell’impianto, in quanto prima di seminare è consigliabile predisporre una rete di sostegno per le piante rampicanti.


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Esigenze colturali fagiolini

fagiolini Si seminano direttamente a dimora, preparando delle postarelle ad una distanza di circa 25-40 cm, in file distanti almeno 35-45 cm tra loro; il terreno deve essere ben lavorato e ricco, di impasto soffice. Come tutte le leguminose, anche i fagiolini vivono in simbiosi con dei batteri che fissano l’azoto presente nell’aria e lo rendono disponibile per le radici delle piante; per questo motivo non è necessario fornire concimazioni ad alto tenore di azoto.

La coltivazione di fagioli, fagiolini e piselli, invece che depredare il terreno dei sali minerali che contiene, tende ad arricchirlo di azoto; per questo motivo è importante inserire questi legumi in una corretta rotazione di verdure nell’orto, soprattutto seminandoli in seguito a verdure che hanno una alta richiesta di Sali minerali, come le zucchine.

La semina avviene da aprile, in pieno campo, fino a settembre, a scalare ogni mese circa, su aiole differenti, per avere un raccolto continuo per tutta la bella stagione; in alcune regioni con estati molto calde si salta la semina in giugno e luglio, ma si riprende in agosto inoltrato, per avere almeno un ultimo raccolto autunnale. I fagiolini sono rifiorenti, quindi una singola aiola può produrre frutti per alcune settimane, che vengono consumati freschi. Non si tratta di una verdura di difficile coltivazione, in genere necessitano di annaffiature regolari al momento dell’impianto e fino a che le piantine non siano alte almeno 20-25 cm; in seguito si annaffia quando il terreno è asciutto.


Fagiolini: Parassiti e malattie

Fagiolini I cornetti vengono prodotti da arbusti abbastanza vigorosi e resistenti, che non necessitano di cure particolari; la siccità e il caldo estivi possono portare le piante a prematura perdita del fogliame, e può anche capitare in questi casi che i baccelli dissecchino o rimangano di piccole dimensioni. Una corretta irrigazione in genere risolve il problema, anche se nelle regioni con estati molto calde si evita di coltivare cornetti in piena estate, oppure si scelgono varietà particolarmente resistenti alla siccità.

Le foglie sono ricoperte da una sottile peluria, che le rende appiccicose al tatto; durante i mesi freschi e umidi capita spesso che tali foglie vengono colonizzate dagli afidi, che vanno eliminati prima che la pianta vada a fiore, con appositi insetticidi.

Un clima molto caldo ed asciutto promuove invece lo sviluppo di acari, che vengono tenuti lontani dalle foglie dei fagiolini semplicemente annaffiando le aiole con regolarità, soprattutto in assenza di piogge.

Capita talvolta che queste piante vengano colpite da funghi o altri parassiti, soprattutto quando nell’orto non viene seguita una corretta rotazione, o in caso di terreno molto sfruttato o esausto; questo tipo di malattie fungine vengono prevenute con corrette cure colturali, buona rotazione delle verdure all’interno dell’orto, e disinfezione e lavorazione del terreno prima di porre a dimora le nuove piante, a fine inverno e in autunno.