Uva sotto grappa

Uva sotto grappa

L'uva sotto grappa è una preparazione tipica italiana, presente anche in altre zone del mondo. L'intento della conservazione sotto alcool è quello di mantenere l'aroma e la consistenza degli acini nel corso dei mesi, in modo da poterli gustare anche in pieno inverno, o la primavera successiva all vendemmia. Purtroppo l'uva è un frutto che non può venire conservato fresco a lungo, perché contiene moltissima acqua, e la sottile buccia può venire attaccata con facilità da muffe e fungi. Per questo motivo, se non la si utilizza per preparare il vino o i succhi di frutta, va utilizzata nell'arco di pochi giorni dalla raccolta. Esistono svariate ricette di preparazioni a base di questo frutto, come marmellate e gelatine, ma la cottura tende a sfalsare molto il gusto, e soprattutto non riesce a mantenerne la croccantezza.
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La ricetta dell'uva sotto grappa

Uva sotto grappa La ricetta di questo prodotto goloso è decisamente semplice; gli ingredienti sono circa mezzo litri di grappa, per un kilogrammo di acini; a piacere si può aggiungere dello zucchero, circa 200 g, per rendere più dolce il composto. Occorrono anche alcuni vasetti, con imboccatura grande, in modo da potervi deporre con facilità gli acini; visto che si utilizza dell'alcool non è strettamente necessario sterilizzare i vasetti, che devono comunque essere perfettamente puliti. L'uva va accuratamente lavata, rimuovendo ogni acino che risulta rovinato o che presenta spaccature; gli acini vanno staccati dal grappolo, mantenendo il picciolo. Asciugare e mescolare lo zucchero alla grappa; quindi posizionare gli acini nei vasi e coprirli fino all'orlo con l'alcool zuccherato. I barattoli vanno chiusi bene e posti in luogo fresco e buio per almeno due mesi, in modo che il liquido impregni bene i frutti.

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Le varianti

Uva sotto grappa Di una ricetta così semplice esistono tantissime varianti, dovute agli usi regionali, o ai gusti personali. In alcune zone d'Italia si usa bucherellare gli acini con un ago, previamente sterilizzato alla fiamma, per accelerare la penetrazione dell'alcool nei frutti. Per questo tipo di preparazione si consiglia di utilizzare uve con acini grossi e croccanti, ma in molte zone si preferisce utilizzare le piccolissime uve da vino, saporite e dolci. Al posto della grappa si possono utilizzare altri tipi di liquore, come rum o grappa aromatizzata alla ruta. Nel liquido poi, assieme all'uva, possiamo inserire spezie o aromi vari, come foglie di alloro, anice stellato, chiodi di garofano o cannella. Chiaramente il liquore verrà fortemente caratterizzato dagli aromi, sfalsando molto il sapore del frutto. Per un gusto più puro, si utilizza dell'alcool buongusto, mescolato ad uno sciroppo di acqua e zucchero.


I punti salienti

Uvetta passa La ricetta dell'uva sotto grappa è semplicissima, e gli ingredienti sono pochi; fondamentale risulta eseguire in maniera corretta ogni singolo passaggio. Il picciolo va lasciato attaccato, per evitare che la frutta si spappoli nell'arco delle settimane di infusione nel liquido; se i piccioli vi sono di intralcio potete accorciarli leggermente, mantenendo comunque gli acini ben chiusi. Il lavaggio della frutta è molto importante, perché sulla buccia potrebbero essere presenti residui di prodotti chimici usati nel frutteto, e in ogni caso la polvere e la pruina della frutta possono intorbidire il liquore, rendendolo meno appetibile. Le eventuali spezie vanno inserite intere, perché altrimenti il gusto finale del liquore potrebbe venirne eccessivamente caratterizzato. Se amate i dolci, potete utilizzare, al posto dell'uva fresca, l'uvetta passa; anche in questo caso, lavate bene i frutti prima di metterli nei vasetti.



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