Orchidea cura

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Orchidea cura

Le orchidee, fiori dotati di indubbio fascino, sono originarie di climi tropicali e sub-tropicali e possono essere coltivate alle nostre latitudini soltanto in serre con determinate caratteristiche di temperatura, umidità, illuminazione e ventilazione. Se proprio vogliamo tenerle in un appartamento e dedicarci alla cura delle nostre piante, dobbiamo metterle in un cassone posto sopra ad un radiatore ubicato davanti ad una finestra che sia esposta ad est o a nord in estate e ad ovest o a sud in inverno. L'esposizione, la tipologia di terreno e le irrigazioni sono elementi che non possono essere sottovaluti se desideriamo ottenere piantine vivaci, sane e belle da vedere! Ecco come prendersi cura delle orchidee al meglio!
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Caratteristiche della serra per orchidee

orchidee La serra, che si può acquistare anche prefabbricata e di facile montaggio, va addossata a una delle pareti esterne della nostra abitazione in modo da essere poco esposta al vento e al freddo, lontano dagli alberi per ovviare alla caduta di foglie che ostacolerebbero la luminosità essenziale a queste piante, inoltre va posta vicino ad una presa elettrica. Le sue dimensioni dovrebbero essere di almeno 2,5 x 2 metri. I bancali da inserire nella serra costruiti con assicelle di legno sono ideali per le orchidee che necessitano di maggiore aerazione, mentre per quelle che richiedono parecchia umidità sono più adatti bancali in muratura coperti di ghiaietto umido. L’altezza dal suolo degli scaffali deve essere di circa 90 centimetri e lo spazio sottostante va lasciato libero alla circolazione dell’aria, dopo avere sparso ghiaietto sul pavimento e avervi posizionato generatori di calore.

La serra calda è la più adatta alla coltivazione dell' orchidea, ma richiede un impegno economico oneroso. In serra fredda basta collocare le piantine in un cassone delle dimensioni 60x90x90 cm ogni sei vasi posto sopra ad un bancale, passandole poi in estate dal cassone alla serra. In alternativa può andare bene anche un cubicolo a vetri posto in un angolo che va rivestito di plastica durante l’inverno. La temperatura dell’ambiente, che dobbiamo regolare con un termostato, non deve scendere al di sotto dei 7 gradi in inverno e al di sotto dei 14 gradi in estate. Durante l’inverno bisogna porre all’interno della serra alcuni fogli di plastica fissati a supporti di legno messi a ridosso dei vetri con una camera d’aria di 2,5 centimetri. Durante l’estate, invece, bisogna schermare i vetri con avvolgibili di listelli di legno, di alluminio o di plastica per evitare che la temperatura salga eccessivamente.

Per l’aerazione della serra, che deve essere provvista di sportelli apribili sia sul tetto sia sulle pareti, occorre un aspiratore che garantisca una adeguata ventilazione in tutte le stagioni.

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    Come curare l'orchidea

    orchidee Dopo avere acquistato le piantine, che sono molto delicate ed esposte alle malattie, dobbiamo tenerle in quarantena lontane l’una dall’altra esaminando che siano esenti da cocciniglie, ragno rosso, lumache e chiocciole. Gli attrezzi per la loro coltivazione vanno riposti in un locale a parte e tenuti sempre ben puliti, meglio se sterilizzati alla fiamma. Se si verifica un ferimento in una pianta va curato con cicatrene.

    Le orchidee si possono piantare anche nei comuni vasi di terracotta purché sul fondo si posi al di sotto del terriccio specifico uno strato di cocci o di ghiaietto per assicurare un buon drenaggio. I vasi appositi per queste piante sono invece forati sui lati.

    Se le piante, che possono avere altezze variabili da qualche centimetro a qualche metro, sviluppano una parte aerea troppo pesante, vanno sorrette con tutori legati ai fusti a metà altezza e gli steli più alti vanno sorretti con filo zincato legato con rafia. Le piante pendule possono essere messe in contenitori a listelli di legno da appendere al soffitto o avvolte a pezzi di corteccia ruvida fissando le radici con filo zincato: alcune specie sono in grado di assimilare il nutrimento direttamente dall’ambiente per mezzo di radici aeree.

    L’annaffiatura va fatta solo quando il terriccio è perfettamente asciutto e non va eseguita con acqua di rubinetto che risulterebbe troppo fredda e troppo calcarea: bisogna quindi installare una cisterna ad acqua piovana coperta e dotata di filtri. Annaffiare non basta, bisogna anche nebulizzare frequentemente con acqua a getto molto sottile suolo e bancali, d’inverno 2-3 volte la settimana e d’estate almeno 2 volte al giorno, mai direttamente sui fiori.

    Il fertilizzante liquido specifico va asperso ogni quindici giorni nel periodo vegetativo che va dalla primavera alla tarda estate dopo l’annaffiatura per non danneggiare le radici.

    Numerose specie di orchidee necessitano di un periodo di riposo vegetativo da fine estate a metà autunno, durante il quale perdono tutte le foglie. In questo lasso di tempo le piante vanno spostate su di uno scaffale più luminoso e fresco e ne va ridotta l’umidità.

    Se ben curate le orchidee sopravvivono 4-5 anni e possono diventare così spettacolari da ambire a premi nelle più prestigiose competizioni internazionali, regalandoci grandi soddisfazioni.


    Come comportarsi quando si va in vacanza

    orchidee Se si sta via meno di venti giorni è sufficiente annaffiare un po’ più abbondantemente del solito la nostra orchidea. Per periodi più lunghi bisogna riempire un contenitore con sabbia e torba, farvi gocciolare costantemente acqua da un tubo di gomma collegato ad un rubinetto e poi affondarvi i vasi fino a metà della loro altezza. Regoliamo ombreggiamento e aerazione a seconda della stagione.



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