Cactus ammalato

Domanda: posso salvare il mio cactus?

Il mio vecchio cactus (25 anni circa) si è ammalato. Premetto di non avergli mai prestato particolari cure e che, ciononostante, è creciuto sano fino a qualche tempo fa (Credo che, averlo spostato dal soleggiato balcone al pianerottolo sia stata una cattiva idea!). Ora presenta il fusto centrale (e principale) rinsecchito dal centro fino alla punta, di colore marroncino, con alcune macchie scure e, nel punto in cui inizia la malattia, si nota una riga bianca, simile ad una specie di schiuma. Vorrei sapere se , data anche l'età, ormai la pianta è "spacciata", oppure se posso fare qualcosa per salvarla. Grazie.
cactus malato

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Cactus ammalato: Risposta: un cactus ammalato

Gentile Tiziana,

le cactacee sono piante molto longeve, che sopravvivono molti decenni in natura, i venticinque anni del tuo esemplare non lo rendono un vecchietto, anzi, potrebbero rappresentare la sua salvezza, in quanto invecchiando può essere divenuto una pianta più robusta e vigorosa. Se la tua pianta viveva bene sul terrazzo al sole, è perché le condizioni climatiche erano quelle ideali: una buona insolazione, ricambio d’aria continuo, riparo dalle intemperie. Questa vita non è poi così dissimile da quella che può trovare un cactus sugli altopiani messicani, anzi, compreso il freddo invernale. Ritengo che lo spostamento sul pianerottolo, in condizioni assai diverse, sia stato la causa principale dei problemi per il tuo cactus: in condizioni di coltivazione non buone le piante succulente tendono ad ammalarsi rapidamente. Quello che può aver attaccato la pianta è del marciume, ma non escludo che possa trattarsi di qualche infezione batterica o virale, forse partita dalla puntura di qualche insetto, quali cocciniglie.

L’unico modo che hai per cercar di salvare il tuo cactus consiste nel rimuovere tutta la parte malata, sperando che il fusto, privato di così tanto tessuto fotosintetico, sviluppi dei germogli laterali, per sostituire i tessuti asportati.

Visto che la pianta è così grande, ti consiglio, per il taglio, di utilizzare un coltello da cucina, ben pulito ed affilato; devi asportare tutti i tessuti malati, scendendo fino a trovare una parte completamente sana, anche all’interno del fusto, e non scusa o molliccia. Dopo ogni singolo taglio, pulisci il coltello e disinfettalo con dell’alcool.

Se si tratta di marciume radicale, è probabile che la marcescenza parta dalla base della pianta, e prosegua all’interno del fusto; in questo caso, diviene assai probabile che la tua pianta sia spacciata.


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