coltivazione cactus

Coltivazione cactus

Coltivare cactus è una pratica per veri appassionati. Se amate queste magnifiche piante è bene che seguiate alcuni utili suggerimenti che si riveleranno preziosi nel momento in cui vi accingerete a coltivarli.

La coltivazione dei cactus può essere effettuata in diversi modi, ma esistono alcune regole generali che occorre conoscere per far crescere queste piante speciali nella migliore maniera.

Anzitutto dobbiamo tenere conto della tipologia di cactus che intendiamo coltivare: è un cactus delle montagne o dei deserti? È un cactus che cresce spontaneamente nelle foreste tropicali o subtropicali?

In base al tipo di provenienza, dovremo assicurare al nostro cactus cure diverse e metodi di coltivazione alternativi fra loro.

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Temperatura e clima

cactusMolti di noi pensano che la pianta grassa, detta anche succulenta (perché di grasso, fidatevi, ne ha ben poco!), sia un tipo di vegetale aprioristicamente forte, sano, robusto e adatto a tutti i tipi di temperature, climi, ambienti e stimoli. Be’, non è proprio così. Anzi si tratta di piante particolarmente delicate che per crescere e resistere nel migliore dei modi, necessitano di cure costanti e attente nonché di una situazione ambientale che non sia troppo differente rispetto a quella esistente nei suoi luoghi d’origine.

Coltivarla e farla crescere forte e sana in un appartamento, per esempio, è estremamente difficile. Non tutti tengono in seria considerazione infatti che la stragrande maggioranza delle abitazioni moderne sono dotate di impianti di riscaldamento i quali, durante l’inverno, mantengono la temperatura ambientale generalmente al di sopra dei venti gradi centigradi ma soprattutto asciugano fatalmente l’umidità, preziosissima per le cactacee. Inoltre un comune impianto di riscaldamento domestico di notte viene spento lasciando calare le temperature senza però assicurare la giusta escursione termica necessaria alla sopravvivenza delle piante succulente. L’aria di casa continua a rimanere estremamente asciutta anche nelle ore notturne, sottraendo ulteriormente l’umidità che in tal caso dovrebbe essere apportata con annaffiature. Ma attenzione: idratare una pianta grassa in appartamenti, solitamente privi di luce naturale e di un ricircolo idoneo dell’aria, devierebbe il ciclo vegetativo della pianta verso ritmi che la pianta stessa non riconoscerebbe come naturali, rischiando di rendere più vulnerabili e morbidi i suoi tessuti, con conseguenze talvolta fatali.

L’ambiente ideale per la coltivazione delle piante cactacee resta sicuramente quello all’aria aperta, in serra poco riscaldata o addirittura fredda, che presenti escursioni variabili a seconda del tipo di pianta che intendiamo far crescere.

Nonostante ciò, è però possibile far crescere questa splendida pianta anche in appartamento: bisogna solo fare molta attenzione all’ambiente nella quale si intende collocarla, evitando tutte le variabili negative riportate poco sopra.

Se abitate in appartamenti molto luminosi, che ricevono ovvero molta luce naturale attraverso grosse finestre, vetrate o pareti finestra, se non addirittura verande già costruite, potete ambire alla coltivazione delle cactacee godendo di maggiori probabilità di buona riuscita.

Posizionandole a ridosso dei vetri, che risaputamente attraggono l’umidità notturna, potrete garantire loro una sufficiente e salutare esposizione all’idratazione anche nelle ore meno probabili del giorno. Inoltre, se posizionati presso i davanzali vicini alle vetrate, oltre che dell’umidità notturna, i cactus potranno giovare anche delle benefiche irradiazioni dei raggi solari. Questo manterrà i tessuti delle piante sufficientemente idratati, gonfi e in salute senza dovere ricorrere a frequenti annaffiature.

Prestate tuttavia la massima attenzione alla vicinanza di caloriferi o stufe. Generalmente collocati sotto le finestre, per impedire al freddo notturno di raffreddare l’appartamento, le stufe o i caloriferi sono una pericolosa fonte di calore per il vostro cactus. Assicuratevi quindi di posizionarli sopra mensole di pietra o marmo, in modo tale che si crei una giusta riparazione fra il calore emanato dai termosifoni e la pianta di cactus. Potete ricorrere anche a vassoi riempiti con cumuli di ghiaia: questo manterrà fresca, sana e idratata la vostra cactacea succulenta, proteggendola dai devastanti effetti del calore diretto.

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Quale terriccio usare

coltivazione cactusÈ di fondamentale importanza per la crescita salutare delle vostre cactacee utilizzare un terriccio di tipo poroso che dreni bene l’acqua evitando pericolosi ristagni che potrebbero saturarle portando al conseguente marciume delle radici.

Un consiglio utile per la composizione del terriccio suggerisce che sia ricco di sali minerali. Potete comporlo da voi utilizzando tre parti di sabbia, due parti di terricciato usato per il giardino, una parte di terra di foglie e una parte di brecciolino.

Questa è la composizione standard per il substrato adatto alle cactacee. Tuttavia, se ne possono reperire di diversi a seconda della pianta e dell’ambiente in cui viene coltivata.

Ricordate però questo: è davvero importante che nel terriccio non siano presenti elementi organici in decomposizione, perché potrebbero arrecare danno alle vostre piante.


coltivazione cactus: Che faccio, le annaffio

cactus La maggior parte delle persone è convinta che le piante grasse non abbiano bisogno di idratarsi. È un po’ come dire che il cammello non deve bere.

Non c’è niente di più sbagliato.

Infatti le cactacee, come tutte le piante, hanno molto bisogno d’acqua e idratazione. È vero che in inverno devono stare in assoluto riposo e possono sopportare anche un mese intero senza acqua, ma è anche vero che durante il periodo vegetativo, senza la giusta dose di umidità e annaffiature, possono patire seri guai!

Allora sta a noi imparare a conoscere le esigenze della nostra pianta curandola al meglio e soprattutto prestando la dovuta attenzione a tutti quei segnali che questa magnifica specie è in grado di mandarci.

Buone succulente a tutti!


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