Faucaria

Fauci di tigre

Il genere Faucaria è costituito da meno di una decina di specie di piante succulente di piccole dimensioni, ognuna delle quali presenta numerose sottospecie; in natura si sviluppano tutte soltanto nell’Africa del sud.

Si tratta di una pianta abbastanza diffusa in coltivazione in Europa, in quanto tende ad adattarsi molto bene alla coltivazione in appartamento, fiorendo anche in condizioni di coltivazione non ideali.

Produce rosette piatte costituite da foglie triangolari, che si sviluppano accoppiate, a partire dal centro di una coppia di foglie già sviluppata. Il nome del genere deriva dal latino fauces = fauci, osservando una pianta in effetti si capisce subito come questo nome derivi dal fatto che le coppie di foglie giovani, di forma triangolare allungata, spesso caratterizzate da sottili denti appuntiti sul bordo esterno, ricordino le fauci di un animale carnivoro.

Le foglie carnose e spesse hanno colore verde o grigio verde, con talvolta puntinature bianche sul bordo esterno, e spesso piccoli denti sul bordo esterno delle foglie giovani, che tendono ad appiattirsi con lo svilupparsi del fogliame. Con il tempo le piante possono accestire, formando più rosette vicine, tappezzando tutto lo spazio a disposizione; gli esemplari coltivati in condizioni di forte esposizione ai raggi solari diretti spesso sviluppano colorazioni rosate o rossastre.

In primavera, e talvolta anche in autunno, le faucarie producono grandi fiori simili a margherite, di colore giallo dorato, talvolta aranciati; esistono specie con fiore bianco candido.

Faucaria

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Coltivare la faucaria

Faucaria Si tratta di piante succulente dalla coltivazione abbastanza semplice: acqua nella stagione vegetativa, siccità nella stagione fredda; partendo da vasi di piccole dimensioni, riempiti con un terriccio caratterizzato da un ottimo drenaggio, si annaffia soltanto quando il substrato è ben asciutto, da marzo-aprile fino a settembre. Negli altri mesi dell’anno si annaffia sporadicamente, e solo nel caso di piante coltivate al caldo, in appartamento. Nel periodo con maggiori annaffiature si mescola all’acqua del fertilizzante per piante succulente, ricco in potassio e povero in azoto, ogni mese, o ogni 15 giorni.

Il substrato ideale è quello specifico per succulente, volendo lo possiamo preparare anche noi, mescolando del terriccio universale con pari quantità di sabbia di fiume lavata e di lapillo o pozzolana o pietra pomice, con granulometria abbastanza fine; otterremo così un substrato molto drenato, incoeso, che nel tempo rimarrà libero, e non si compatterà neppure se lasciato a lungo senza annaffiature.

Le faucarie possono sopportare brevi periodi con freddo intenso, ma temono le gelate prolungate, in inverno vanno quindi coltivate in casa, in una zona poco riscaldata, o in serra fredda o temperata; per favorire la fioritura è bene permettere alle piante di entrare in riposo vegetativo durante la stagione fredda, e quindi evitiamo di coltivarle per tutto l’anno in una perenne primavera artificiale. In effetti sono piante che tendono ad adattarsi, e spesso anche se coltivate per tutto inverno a 20°C, all’arrivo della primavera, appena le giornate si allungano, fioriscono liberamente.

La faucaria necessita di rinvasi ogni 2-3 anni, quando le radici delle piante fuoriescono dal vaso; evitiamo di porla in vasi eccessivamente grandi. Gli esemplari accesiti possono venire divisi a fine inverno, per ottenere più piante. Queste succulente si propagano con facilità per talea di foglia, o anche per seme, visto che dopo la fioritura producono piccoli frutti, contenenti semi spesso fertili.

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Le Faucarie e il sole

FaucariaCome avviene per molte succulente, le faucarie sono originarie di zone aride e molto soleggiate; nonostante questo non sembrano amare il sole caldo e luminoso delle lunghe estati italiane, che spesso causa una forte colorazione rossastra sulle foglie.

Per questo motivo in genere le faucarie si coltivano in luogo ben luminoso e soleggiato per tutto l’anno, evitando il sole diretto in estate. Per fare questo è sufficiente schermare le piante in estate, utilizzando un tendaggio, una rete a maglie abbastanza fitte, o posizionandole in un luogo semi-ombreggiato, al riparo dal sole nelle ore più calde della giornata. Ricordiamoci che lo spostamento di un vaso da una zona costantemente soleggiata, ad una semi ombreggiata, cambierà le esigenze per quanto riguarda le annaffiature, permettendoci di annaffiare le piante meno spesso.


Faucaria: Le Aizoacee

Il genere Faucaria appartiene alla famiglia delle Aizoacee, si tratta di pianta succulente, quasi tutte originarie dell’Africa meridionale; le aizoacee sono tutte piante dalle forme particolari.

Una buona parte di specie costituisce il gruppo dei cosiddetti sassi viventi: piante succulente dall’aspetto molto simile a piccoli ciottoli.

Un'altra buona quantità di aizoacee è costituita da piante simili alle faucarie, costituite da coppie di foglie carnose, di colore verde o grigio verde, con grandi fiori simili a margherite.

Alle aizoacee appartengono anche tutte le specie che un tempo venivano riunite nella famiglia mesembrianthemacee, piante tappezzanti molto diffuse per la coltivazione in giardino, poiché producono in primavera fiori a profusione; il successo di queste piante ha permesso di produrre numerose cultivar, con fiori praticamente di ogni colore, dal roso acceso, al fucsia intenso.

Alcune di queste piante si sono naturalizzate in tutto il bacino del mediterraneo, tanto da considerarle ormai come piante appartenenti alla macchia mediterranea, un esempio tipico è il carpobrotus, pianta tappezzante vigorosa, con grandi fiori fucsia; anche l’aptenia è ormai diffusa in gran parte del mediterraneo, e viene coltivata anche in giardino.