Prato

Il prato in autunno

Durante i mesi estivi spesso il prato subisce dei danni, dovuti alla siccità, alle intemperie, al sole, o anche a vere e proprie malattie fungine; in autunno possiamo attivarci per risolvere questi problemi, in modo da avere un prato sano e rigoglioso in primavera. Anche se il tappeto erboso del nostro giardino non ha subito danni, in autunno possiamo sfruttare il clima fresco e umido per apportare nutrimento e semi al prato, in modo da infoltirlo ed irrobustirlo.

Prima di tutto accertiamoci che il nostro prato non presenti malattie, che possono causare chiazze prive di vegetazione; rimuoviamo le erbe indesiderate, manualmente o utilizzando diserbanti selettivi, tagliamo l'erba bassa, a circa 3-5 cm di altezza.

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Il concime

erbaIl tappeto erboso è costituito da una fitta rete di piantine tappezzanti, che producono robusti stoloni, che le ancorano al terreno, e strisciano producendo sempre nuove piantine, le une accanto alle altre; si tratta di una vera e propria coltre di stoloni intrecciati; tutte queste piccole piante si sviluppano assorbendo dal terreno acqua e sostanze minerali, che quindi vanno apportati frequentemente al terreno, in modo che ce ne siano sempre a disposizione. In autunno possiamo intervenire spargendo sul terreno del concime organico, quale stallatico o humus di lombrico. Questo materiale, oltre ad aggiungere carbonio e sali minerali al terreno, ci permette anche di migliorare l'impasto del substrato in cui le radici dell'erba affondano.

Oltre ai concime organici possiamo utilizzare anche concimi minerali a lenta cessione, prodotti sotto forma di piccole palline o pellets, che andranno sparse sul terreno; il concime da noi scelto può essere aggiunto a del terriccio universale e a della sabbia, in modo da aggiungere al terreno nutrimento e al contempo migliorarne l'impasto e la permeabilità. Il composto così ottenuto si spande sul prato direttamente, rastrellandone poi la superificie per farlo ricadere tra le piantine di erba.

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pratoIl clima umido e fresco dell'autunno favorisce la germinazione dei semi, per avere un prato sempre compatto e ben sviluppato possiamo aggiungere nuovi semi, in modo da ottenere nuove piccole piante, che si svilupperanno tra le altre.

Per comodità la semente viene miscelata a sabbia, in modo da poterla maneggiare in maniera più semplice; il composto così ottenuto va sparso sul prato precedentemente concimato e rastrellato; cerchiamo di spandere il seme in modo uniforme sul prato, insistendo nelle zone prive di vegetazione o scarsamente fitte.

Dopo la semina si provvede ad una leggera rullatura, in qeusto modo le sementi andranno ad aderire perfettamente al terreno entro cui radicheranno.

In seguito procediamo ad una abbondante annaffiatura; quando si annaffia un tappeto erboso è bene ricordarsi di utilizzare dell'acqua quanto più vaporizzata, in modo da non andare a spostare le sementi; inoltre provvediamo a intridere bene in profondità il substrato con l'acqua, in modo da promuovere lo sviluppo verso il basso delle radici delle piante già sviluppate. L'autunno è una stagione caratterizzata da un clima fresco e umido, quindi in genere non è necessario annaffiare il prato spesso; provvediamo solo in caso di periodi prolungati di siccità o particolarmente caldi.


Prato: Che tipo di erba seminare?

dichondraIn commercio sono disponibili varie sementi e miscele di queste, costituite prevalentemente da graminacee; in natura esistono migliaia di specie di graminacee, ma di solito solo 10-20 specie vengono utilizzate come sementi da prato, in quando particolarmente resistenti al calpestio ed alla rasatura, o di particolare rapido accrescimento. Ne ricordiamo alcune:

Agrostis: semente utilizzata spesso nei campi da golf, che da origine ad un prato molto fitto e compatto; poco resistente alla siccità, necessita di frequenti irrigazioni, tagli e concimazioni regolari.

Poa: erba molto robusta e di rapido sviluppo, sopporta bene il caldo estivo.

Festuca: erba molto resistente alle rasature, molto adatta per campi da calcio e giardini molto utilizzati.

Lolium: il lolium da origine a piantine scarsamente robuste, ma con sviluppo rapido e ben tappezzante, si utilizza sempre mescolato ad altre graminacee.

Zoysia: pianta molto resistente al caldo ed alla siccità.

Difficilmente si preparano tappeti erbosi costituti da un'unica graminacea, più spesso si utilizzano miscugli di sementi in percentuali diverse, a seconda dell'utilizzo che si vorrà fare del terreno, o dell'esposizione a cui verrà sottoposto.

Se non amiamo le graminacee possiamo trovare in commercio sementi di altre piante tappezzanti; le più comuni sono:

Dichondra: tappezzante molto utilizzata per terreni esposti al sole, in luoghi caldi; non necessita di rasature molto frequenti ed è molto resistente alla siccità.

Trifoglio nano: altra tappezzante molto apprezzata, che da origine a tappeti erbosi compatti, purché venga regolarmente annaffiato. Ricordiamo che il trifoglio appartiene alla famiglia delle leguminose, e in quanto tale vive in simbiosi con batteri che permettono di fissare l'azoto contenuto nell'aria, senza bisogno di forniture costanti di azoto con la concimazione. Per questo motivo possiamo evitare di concimare il tappeto erboso di trifoglio, in questo modo eviteremo lo svilupparsi di erbe infestanti.