Giardino in terrazzo: piantumazione concimazione e irrigazione

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Giardino in terrazzo: piantumazione concimazione e irrigazione

Dopo aver acquistato in vivaio una pianta da collocare sul vostro balcone o terrazzo, dovrete immediatamente metterla a dimora in un vaso più grande, in grado di ospitare il suo sviluppo per almeno un paio d'anni. Sul fondo del vaso, sopra il foro di scolo, collocate uno strato ghiaioso, in modo da favorire il drenaggio dell'acqua e riempite parzialmente la fioriera con terriccio in modo da far arrivare il pane di terra della pianta al livello del bordo del vaso. Togliete poi la pianta dal vaso (il pane di terra resterà compatto se l'avrete bagnato il giorno prima) e appoggiatela sul terriccio, poi riempite gli spazi con altra terra che compatterete mano mano. Fate attenzione al colletto, cioè la zona di passaggio tra fusto e radici: deve rimanere appena fuori dal terriccio e in inverno va protetto coprendolo con foglie secche o paglia. Nel caso in cui la pianta fosse invece a radice nuda, immergetela per 12 ore in acqua prima di rinvasarla. L'irrigazione è poi l'operazione fondamentale per il benessere delle piante, in grado di condizionarne la sopravvivenza. Per annaffiare le vostre piante evitate le ore più calde del giorno perché la differenza tra la temperatura dell'acqua e quella del terreno provocherebbe uno stress alle radici. Meglio intervenire il mattino per un migliore assorbimento dei principi nutritivi. Annaffiate abbondantemente e a intervalli di tempo piuttosto lunghi, la quantità di acqua varia a seconda della dimensione, forma e materiale del vaso (nei contenitori in terracotta l'umidità si disperde più rapidamente), oltre che all'esposizione solare, al clima e alle esigenze specifiche della pianta. Per questo motivo vi suggeriamo nella fase di acquisto delle vostre piante di valutare bene le necessità che la varietà scelta necessita per essere coltivata al meglio. La concimazione infine fornisce alla pianta tutti gli elementi di cui essa ha bisogno per il suo sviluppo in maniera bilanciata. Fondamentalmente sono due le tipologie di concime che potete utilizzare: tra i concimi organici, che solitamente cedono i propri elementi nutritivi in maniera più lenta, i più indicati per le piante in vaso sono la cornunghia, ottenuta dalla polverizzazione di corna e unghie degli animali, e il sangue secco polverizzato. Quelli chimici, invece, vanno usati con parsimonia per situazioni specifiche. Una prima concimazione di fondo con azoto va fatta tra ottobre e febbraio per preparare le piante al risveglio vegetativo. Successivamente, nei periodi che precedono la fioritura, si utilizzano fosforo e potassio.

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