Arieggiatura carotatura e sabbiatura

Arieggiatura carotatura e sabbiatura

L'arieggiatura è una pratica che ha come scopo quello di creare migliori condizioni per uno scambio di aria e acqua nel suolo, migliorando la penetrazione idrica e dei concimi, grazie al minore compattamento del suolo. Il prato infatti se viene lungamente utilizzato e calpestato, arriva a presentare una superficie compatta che porta al degradamento del cotico erboso. Inoltre vi si può formare sopra uno strato di feltro, cioè di tessuti vegetali indecomposti che danno luogo ad una crosta semipermanente entro la quale si possono sviluppare muffe e malattie. Per superare questi due problemi si impiegano solitamente macchine che agiscono sul terreno e sul manto erboso: il verticut, per esempio asporta il feltro grazie a dei coltelli rotanti montati su un cilindro orizzontale, e lo porta in superficie dove può essere facilmente raccolto. Gli arieggiatori o scarificatori, invece, agiscono sul terreno a livello superficiale, effettuando incisioni a profondità comprese tra i 2 e i 5 cm. Per un intervento più incisivo si utilizzano invece altre attrezzature che prendono il nome di carotatrici o bucatrici, che provocano una foratura molto fitta del manto erboso anche a profondità di 30 cm. Solitamente si utilizzano due tipi di carotatrici: quella stellare prevede una serie di fustelle montate su un cilindro orizzontale, mentre in quella verticale le stesse fustelle forano perpendicolarmente il terreno estraendo i cilindretti di terra. In alcuni casi si possono utilizzare anche macchine decompattatrici del suolo che funzionano o con lame vibranti o con getti di acqua ad alta pressione direttamente nel terreno. Successivamente il terreno decompattato e forato può essere ricaricato con altri materiali, in particolare con sabbia, che protegge il colletto dell'erba migliorando la resistenza al calpestio. Si consiglia di utilizzare sabbia silicea e non calcarea perchè quest'ultima andrebbe a modificare il ph del suolo. Quanto alle quantità, esse variano a seconda della funzione del prato: dopo un'operazione di carotatura su un campo da calcio se ne devono apportare circa 3-4 l/mq, mentre su un campo da colf al massimo 1l. Evitate queste lavorazioni nei momenti in cui la pianta potrebbe soffrire lo stress da taglio, in piena estate o inverno, o quanto si potrebbe favorire la germinazione degli infestanti. In generale il periodo più adatto è l'inizio dell'estate.

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