Venere acchiappamosche - Dionaena muscipula

Generalità

Il nome assai particolare indica una pianta di origine americana, da molto tempo coltivata, sia come pianta da appartamento, sia come pianta per particolari collezioni; si tratta di una pianta carnivora, che attrae in particolar modo gli appassionati di queste specie. Il nome Dionaea deriva da uno degli attributi di Afrodite, figlia di Dione; le fu attribuito da uno dei primi studiosi che si interessarono a questa piccola pianta, che la trovò tanto bella e graziosa da assimilarla alla dea dell'amore e della bellezza.

Le dionee sono in effetti piante molto particolari, producono piccole rosette di foglie chiare, in genere basse sul terreno; assieme alle foglie si sviluppano lunghi steli, prostrati o eretti, che portano all'estremità delle particolari conformazioni circolari, divise nel centro da una depressione, con sottili filamenti sul margine esterno: si tratta di vere e proprie trappole, che, al minimo tocco, scattano, chiudendosi saldamente.

In primavera dal centro della rosetta si erge un fusto cilindrico, che porta all'apice alcuni boccioli, che produrranno piccoli fiori bianchi a stella.

La pianta ha origine da un corto rizoma, che produce un piccolo apparato radicale.

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Piante

coltivazioneLa dionea, come accade per molte altre piante simili, è una pianta carnivora: ottiene i sali minerali di cui necessita da piccoli insetti, quali zanzare o mosche, che vengono intrappolati tra le foglie. La pianta ha la possibilità di digerire gli insetti, e sfruttarli per ottenere azoto, potassio, e fosforo, e altri microelementi, ovvero i minerali che in genere noi aggiungiamo al terreno delle nostre piante in vaso.

Grazie a questo stratagemma le piante carnivore possono sopravvivere in luoghi completamente privi di sali minerali, in terreni in cui difficilmente altri vegetali possono sopravvivere.

In realtà quindi non si tratta di vere e proprie piante carnivore, sarebbe meglio chiamarle insettivore; ognuna di queste piante in genere necessita di circa 2-3 piccoli insetti al mese, per sopperire alle necessità di sali minerali dell'intera pianta.

Ricordiamo che la pianta per far scattare e richiudere le trappole, impiega molte energie; è quindi buona norma evitare di far scattare le trappole con il dito o inserendovi piccoli oggetti, perchè potrebbe portare la pianta a spendere una quantità eccessiva di energie. Portando con il tempo al deperimento dell'intera pianta.

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Come coltivarle

tecniche colturaliLe dionee in genere non hanno uno sviluppo eccessivo, si tratta di piccole piante, che trovano posto in un piccolo vaso; il terreno deve essere molto acido, povero, privo di concime. Visto che la pianta trae i sali minerali di cui necessita dagli insetti, non è necessario concimarla, ma è altresì dannoso porla a dimora in un terreno ricco e fertile, poichè l'apparato radicale non ama la presenza di sali minerali nel substrato di coltivazione, che possono portare rapidamente alla morte della pianta.

Ponendo a dimora la nostra dionea quindi cerchiamo di riprodurre il terreno che trova in natura: mescoliamo dello sfagno con della torba acida e poca perlite, in modo da ottenere un terreno molto acido, soffice e leggero.

In natura queste piante vivono in luoghi saturi d'acqua, con umidità perennemente alta.

Ricordiamo quindi di mantenere il terriccio sempre umido, ma non inzuppato d'acqua; il modo migliore consiste nel tenere il vaso in un sottovaso, dove manterremo costantemente qualche centimetro di acqua. Quando annaffiamo evitiamo di bagnare la pianta, ma aggiungiamo acqua nel sottovaso. Se il terreno si dovesse asciugare, periodicamente possiamo anche immergere tutto il vaso in acqua, e levarlo quando il substrato è completamente umido, fino in superficie.

Le piante di dionea amano i luoghi molto luminosi, anche con luce solare diretta, anche per tante ore al giorni, in qualsiasi periodo dell'anno; ricordiamo che la luce solare, specialmente in estate, causa una rapida evaporazione dell'acqua, e quindi ci costringe ad annaffiature molto frequenti nei mesi più caldi dell'anno.

Durante i mesi invernali queste piante entrano in un periodo di semi riposo vegetativo, durante il quale producono poche foglie e poche trappole; con l'arrivo del freddo diminuiamo le annaffiature, e cerchiamo di mantenere il terreno leggermente umido.


Dove tenerle

Le dionee sopportano abbastanza bene il caldo estivo, e dalla primavera fino all'autunno amano essere coltivate all'aperto, esposte alle intemperie, all'acqua piovana, al sole.

Possono sopportare anche il freddo, purché non si tratti di gelo intenso e prolungato, quindi in autunno possono restare all'aperto, mentre in inverno andrebbero ricoverate in serra fredda, oppure in un luogo riparato, come un davanzale o l'angolo di un terrazzo, dove ricevano il sole e le piogge, ma non siano esposte completamente al gelo.

Difficilmente gli esemplari coltivati in casa vegetano al meglio, prima di tutto per il clima costantemente caldo, come se la primavera fosse eterna; secondariamente per la scarsa presenza di umidità ambientale, visto che il riscaldamento domestico e i climatizzatori estivi asciugano molto l'aria, rendendo il clima decisamente poco idoneo a coltivare una dionea.

Volendo è possibile coltivare le dionee in un terrario, come spesso fanno molti appassionati, dove è possibile controllare l'umidità ambientale; in ogni caso il nostro terrario verrà esposto all'aperto per la maggior parte dell'anno; in inverno possiamo posizionare il terrario in una zona no riscaldata della casa, o sul terrazzo.


Venere acchiappamosche - Dionaena muscipula: Innaffiare

Le piante carnivore non amano la presenza di sali minerali nel substrato di coltivazione; anche piccole tracce di sali minerali possono portare al deperimento delle piante, dove un eccesso porta alla morte rapida dell'apparato radicale.

Escludiamo quindi la possibilità di annaffiare le nostre carnivore con l'acqua dell'acquedotto, spesso ricca di calcare.

Possiamo annaffiare queste piante con dell'acqua oligominerale, ricordando però che nel sottovaso, con l'evaporazione, soprattutto in estate, i sali minerali tendono a concentrarsi

L'ideale consiste nell'utilizzare acqua piovana, oppure l'acqua demineralizzata he si utilizza per gli acquari o per i ferri da stiro, completamente priva di sali minerali.

Evitiamo in ogni caso di aumentare i sali minerali presenti nel vaso, quindi evitiamo di fornire concimazioni di qualsiasi tipo, ed evitiamo anche di rinvasare la pianta utilizzando del terriccio universale da vivaio, che in genere è arricchito con fertilizzanti.



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