Pino espiantato

Domanda : Pino espiantato

Salve a tutti. Nel mese di novembre, previo consenso del proprietario ,ho estirpato dalla natura un alberello di pino nero avente circa 4-5anni di età ,l'ho posto in vaso non molto grande ma adatto a contenere le sue radici. Vorrei trattarlo in modo da ottenere un bonsai. Ora vorrei domandarvi se è normale che non ha emesso germogli?? Cioè è normale che a distanza di 10 mesi questo sia entrato in una sorta di dormienza??comunque vorrei specificare che gli aghi rimasti sono verdi ad esclusione di alcuni e che ho provato a scortecciare leggermente il tronco e la parte è verde quindi la pianta posso dire che è ancora viva. Come potrei stimolarla a emettere germogli?? O meglio come dovrei comportarmi? Grazie in anticipo
Pigna

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Risposta : Pino espiantato

Gentile Domenico,

estirpare un piccolo albero dal terreno in cui è nato, o dove è a dimora da qualche anno, per porlo in vaso, è sempre un evento traumatico per una pianta: per quanto si cerchi di fare con cura, l’operazione di espianto sicuramente va a rovinare parte dell’apparato radicale; se aggiungi a questo, il fatto che un piccolo pino ancora nel pieno del suo sviluppo è stato posizionato in un vaso, puoi facilmente capire che il tuo pino non si trova nelle condizioni ideali di sviluppo. Sicuramente la pianta non sta malissimo, visto che ha ancora aghi verdi, ma il fatto che sia completamente senza alcun germoglio, significa chiaramente che non ha ancora attecchito. Il motivo potrebbe essere semplicemente l’esiguità del pane di radici estratto dal terreno: prima di germogliare e produrre nuovo fogliame, la pianta dovrà ricostituire il suo apparato radicale, o almeno una quantità accettabile di radici; considera che per una pianta produrre nuove radici è un vero e proprio lavoro, ed è possibile che lo sviluppo dei germogli rimanga fermo per tutta la stagione vegetativa, o almeno fino a quando la pianta non avrà attecchito completamente. In effetti il fatto che il tuo pino non sia completamente disseccato, di per sé è una buona notizia, perché è spesso difficile far sopravvivere questi alberi all’espianto; quindi ora come ora non ti resta che cercare di promuovere la vegetazione del pino, coltivandolo nel modo migliore possibile. Quindi posizionalo in una zona ben soleggiata, ma evitando i luoghi privi di ventilazione, e annaffialo regolarmente, evitando però di lasciare il terreno sempre inzuppato di acqua; per favorire il drenaggio del terriccio nel vaso, mescolalo con un po’ di sabbia grossolana, in modo che permetta all’acqua di scivolare via rapidamente. Controlla anche che il tuo pino non venga attaccato dagli insetti, perché un parassita, in questo momento delicato della sua vita, potrebbe causare danni ingenti, ed irrecuperabili. Quindi, prima di pensare a come bonsaizzare questo alberello, risulta fondamentale cercare di farlo riprendere dallo stress del trapianto; sicuramente anche l’utilizo di un buon fertilizzante per piante in vaso può aiutare, magari anche una dose di quei prodotti che funzionano da attivatori metabolici, che vengono utilizzati appunto in momenti di stress vegetativo.


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