Lo stile bonsai su roccia è detto stile Ishitzuki, con le radici della pianta che affondano in parte nel terreno, o con la pianta completamente aggrappata alla roccia. Prima di cimentarci nel preparare un bonsai di questo tipo dovremo scegliere una roccia decorativa, che si sposi armoniosamente con la pianta che abbiamo deciso di coltivare secondo questo stile, e possibilmente ricca di cavità, in cui eventualmente porre del terriccio. La pianta da coltivare secondo questo stile deve avere parte dell’apparato radicale già esposto fuori dal terreno, e ben lignificato; se non abbiamo alcun bonsai che presenti queste caratteristiche possiamo crearlo nell’arco dei mesi; prendiamo la nostra pianta e periodicamente leviamo dal vaso uno o due centimetri di terreno, in modo da scoprire le radici; temporaneamente possiamo inserire piccole rocce nella cavità che si verrà a formare tra il fusto ed il terreno, tra le radici. Quando la pianta mostra all’aria una buona parte dell’apparato radicale possiamo spostarla sulla pietra da noi scelta. Inseriamo la pietra nel vaso ed estirpiamo il bonsai dal terreno, lavando le radici dalla terra rimasta. Quindi procediamo appoggiando la pianta alla roccia, e fissiamo la parte di apparato radicale che resterà all’aria alla roccia; per questo scopo utilizziamo della rafia, o anche del filo da bonsai sottile,a vendo cura di non stringere eccessivamente le radici, per non rovinarle irreparabilmente con segni del filo. Quindi procediamo coprendo con terriccio per bonsai la parte di apparato radicale che andrà coperta. Se invece stiamo preparando un bonsai radicato su roccia andremo a posizionare l’intero apparato radicale in una cavità della roccia stessa; è perciò importante trovare una roccia adatta, che presenti una o più ampie cavità, ed anche un bonsai adatto, il cui apparato radicale sia contenuto e possa essere inserito in uno spazio ristretto. Anche in questo caso possiamo utilizzare l’ausilio della rafia o del filo metallico per fermare le radici alla roccia, ed anche specifico terriccio, umido e colloso, che ci aiuterà a “cementare” la pianta nella cavità della roccia.