Foglie gialle azalea

Domanda : Foglie gialle azalea

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Risposta : Foglie gialle azalea

Gentile Luciana,

le azalee sono tra le piante più utilizzate in Giappone per formare dei bonsai; il fatto che queste piante producono piccole foglie, e anche piccoli fiori, con fusto rugoso e contorto, le rende dei bonsai perfetti, con grandi soddisfazioni per i coltivatori. Purtroppo non sono piante di facilissima coltivazione, e secondo me non sono un buon bonsai da cui partire, soprattutto se si vive a Reggio Calabria. Le azalee appartengono al genere rhododendron, e sono originarie di gran parte del globo, anche in Italia ce ne sono delle specie endemiche; le specie italiane sono diffuse sulle Alpi e sugli Appennini, mentre le zone di origine asiatiche sono il Tibet, e gli altopiani vicini alla catena montuosa himalaiana; sono quindi piante abituate a vivere in un clima fresco e umido, ben diverso da quello presente nella tua città. Se leggi un qualsiasi manuale di coltivazione delle azalee bonsai ti consiglierà di porre il tuo vaso in un luogo dove goda di qualche ora di luce solare diretta, ben esposto all’aria e alla luce, con una buona umidità. Sinceramente una combinazione di questo tipo, a Reggio Calabria, ritengo sia difficile da ottenere, perché il sole è cocente, da maggio fino a settembre, e l’aria è salmastra, vista la vicinanza del mare. Il risultato è una pianta disidratata; se per compensare la carenza di umidità, vai ad annaffiarla molto spesso, il terreno zuppo favorirà la nascita di funghi nel substrato di coltivazione, con grande facilità. Le azalee sono piante acidofile, e in quanto tali non amano l’acqua ricca di calcare, e necessitano di un terriccio apposito; nel caso delle azalee bonsai si utilizza un terriccio specifico per piante acidofile, chiamato Kanuma, non facile da reperire ovunque in Italia. Quindi, le problematiche che rendono le foglie gialle possono essere molteplici: aria troppo asciutta, eccesso di luce solare diretta, aria salmastra, acqua calcarea. Il problema dell’acqua si risolve abbastanza facilmente, oltre a fornire il terriccio corretto, è bene preparare un annaffiatoio pieno di acqua, anche del rubinetto, e lasciarla riposare per almeno un paio di giorni, prima di utilizzarla per annaffiare, in modo che il calcare si depositi; trattandosi di un unico bonsai, un annaffiatoio pieno è sufficiente per giorni. Per quanto riguarda il caldo ed il sole, tieni da maggio a settembre la tua pianta in una zona semi-ombreggiata, al riparo dal sole diretto, ma ben luminosa. Evita di esporlo al vento forte, se proviene dal mare; e vaporizza frequentemente le foglie, con l’acqua delle annaffiature, per migliorare l’umidità ambientale, ma fallo nelle prime ore del mattino, non nelle ore calde del giorno, e non la sera.

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