Cardo mariano
Il Cardo Mariano (Sylibum Marianum) è una pianta spinosa che presenta foglie colorate di bianco e viola. La pianta è originaria delle montagne della regione mediterranea. E' stata ampiamente esportata fuori dal suo territorio naturale come ad esempio in Iran, Nord America, Australia e Nuova Zelanda dove è ingiustamente considerata erbaccia invasiva. Le industrie farmaceutiche ne hanno allestito campi coltivati in Austria, Germania, Ungheria, Polonia, Cina e Argentina, mentre in Europa viene seminata tutti gli anni tra marzo e aprile. La raccolta ha due fasi, taglio e trebbiatura e si svolge nel mese di agosto, due o tre settimane dopo la fioritura. I semi di Cardo Mariano sono uno dei più importanti rimedi a base di erbe per il fegato. La silimarina contenuta in essi è un agente molto efficace soprattutto nei casi di intossicazione da funghi velenosi.Fonte foto
Il Cardo Mariano è talvolta utilizzato come elemento decorativo nei giardini.Contiene una grossa mole di complessi fitoestrogeni che regolano la produzione degli ormoni femminili fondamentali per la salute della donna.Questa pianta un tempo godeva di grande considerazione nella medicina popolare, considerazione che è diminuita senza una motivazione apparente. Essa è ricca di sostanze terapeutiche preziose per la corretta funzionalità del fegato. Ha dimostrato secondo studi scientifici, un effetto protettivo contro molte tossine, incluse quelle dell'alcool, grazie all'alto contenuto di silimarina. Tra le funzioni che aiutano il fegato il Cardo Mariano ha anche quella di rigenerare le cellule epatiche danneggiate. In conclusione il principale estratto della pianta che viene usato in medicina si identifica sotto il nome di silimarina.
Ci sono vari benefici non dimostrati con l'assunzione degli estratti di Cardo Mariano, tra i quali quello di ridurre i danni cellulari causati dai trattamenti di radioterapia e chemioterapia, di abbassare i livelli di colesterolo, ridurre la resistenza all'insulina nei soggetti con diabete di tipo due affetti anche da cirrosi, ridurre la crescita delle cellule tumorali nel seno, nel collo dell'utero e dei tumori alla prostata. La tradizione popolare la considerava utile come stimolante del latte materno. Le radici della pianta, raccolte in primavera, vengono usate anche in cucina, mangiate crude o bollite e imburrate per condire arrosti. La testa del fiore invece veniva mangiata in passato come il carciofo, mentre le foglie, una volta tagliate le spine, si possono bollire e diventare un buon sostituto degli spinaci o essere aggiunte crude nelle insalate.
Gli effetti negativi del Cardo Mariano sono pochi: essa può avere un leggero effetto lassativo, poiché stimola la cistifellea con conseguente disidratazione, si consiglia di bere molta acqua nei giorni di assunzione, provoca raramente emicrania, senso di sazietà, irritabilità, gonfiore e insonnia. Questi disturbi spariscono del tutto dopo pochi giorni.Altri effetti collaterali estremamente rari possono essere: calo della libido, infertilità e difficoltà respiratoria. La preparazione di una tisana a base di Cardo Mariano è semplice, basta mettere due cucchiaini di semi tritati in una tazza e versare 150 ml di acqua bollente lasciando riposare per quindici minuti poi filtrare e bere una tazza mezz'ora prima di ogni pasto, per massimo tre settimane. Per la tintura di Cardo Mariano da assumere in caso di calcoli alla cistifellea, macerare 20 gr di semi in 100 ml di alcol 60%, dopo dieci giorni filtrare ed agitare. Assumere 20 gocce due o tre volte al giorno.
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