arte floreale
Quando si parla di arte floreale, il pensiero va subito all'Ikebana, l'antica arte giapponese che letteralmente si riferisce alla composizione floreale e quindi alla disposizione dei fiori all'interno di un vaso, ad esempio. E al giorno d'oggi l'Ikebana è diventata una vera e propria espressione artistica anche ad occidente, adeguandosi alle usanze dei nostri tempi e inserendosi alla perfezione nelle abitazioni moderne, diventando parte fondamentale della vita quotidiana.
La storia dell'Ikebana è molto antica e diversamente da quello che si potrebbe pensare, nacque in Cina ben tredici secoli or sono, durante la dinastia Tang, allora dominatrice di tutta l'area orientale. Furono gli ambasciatori giapponesi a rimandere affascinati da questa usanza e ad introdurla nella loro nazione, dove il buddismo prevedeva l'usanza di offrire fiori alle divinità, all'inizio del VI secolo. E in Giappone, a poco a poco, l'Ikebana divenne una vera e propria disciplina, fondata essenzialmente sul profondo rapporto tra natura e uomo, in particolare sul ritmo delle stagioni, da rispettare rigorosamente nelle composizioni floreali, con gli equilibri fra gli spazi e le forme.
Addirittura questa forma particolare di arte fu praticata dai Samurai, poichè ritenuta idonea a liberare e purificare la mente e adatta alle usanze marziali.
Esistono vari stili di Ikebana ma l'elemento che li accomuna è indubbiamente la disposizione ternaria, ossia la forma a triangolo della composizione dei fiori, ove i lati simboleggiano l'uomo, il cielo e la terra.
Nella composizione si utilizzano rami o fiori di campagna o di giardino che, per la loro bellezza e per la sintonia con la natura, vengono apprezzati per il fatto di crescere spontanei. E' risaputo tuttavia che in questa disciplina, più che i colori e le forme, sono importanti soprattutto, le linee. Ai fiori - in genere usati quando sono boccioli ancora chiusi - , qualunque siano i loro colori e le loro forme, si prediligono per le composizioni le linee comuni, semplici ma così armoniosamente perfette dei rami. I rami rigogliosi di alberi oppure quelli con foglie larghe vengono utilizzati soltanto quando le foglie devono ancora dischiudersi. Nell'arte dell'Ikebana infatti è fondamentale che le linee del ramo rimangano scoperte e non messe in ombra da foglie e fiori già sbocciati. Inoltre se si usano rami già avanti con la fioritura, questi seccheranno prima e dureranno meno, diventando così emblema di decomposizione e morte.
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Come già accennato, la composizione di fiori nell'Ikebana è ternaria, basata cioè sul triangolo uomo-cielo-terra. L’elemento fondamentale del gruppo è senz'altro il gambo - chiamato primario oppure "Shin" - che simboleggia il cielo. Questo rappresenta l’asse dell'intera composizione e per questo motivo deve essere forte e vigoroso.
Accanto allo Shin c'è poi il "Soe", o gambo secondario, emblema dell'uomo, posizionato a due terzi della lunghezza dal primario.
E poi c'è l'“Hikae” o stelo terziario, il più corto e simbolo della terra. Questo viene messo dinnanzi agli altri due e insieme a questi è fissato su uno stesso supporto, dando così l'idea di appartenenza ad uno stesso ceppo.
Alla composizione è possibile poi aggiungere altri fiori per creare un insieme più ricco ma la base è sempre formata dai tre elementi citati.
L'Ikebana moderna è fondata principalmente sulla teoria dei colori - fondata sui principi di Munsell e di Goethe - quella delle forme, tratta dall'arte floreale giapponese più antica. E' per questo infatti che le composizioni floreali dei nostri giorni vengono realizzate sui principi cromatici e sulle definizioni formali.
Nella composizione si bada infatti a creare un'armonia o un particolare contrasto fra i colori e a definire una forma che può essere a sfera, non formale o lineare. Ed è l'interazione fra cromaticità e forma a creare la composizione che diventa una vera e propria opera d'arte.
Anche ad occidente la composizione floreale tende a dare uno sguardo alla filosofia dell'Ikebana, avvicinandosi sempre più spesso all'idea di vera e propria arte dei fiori.
Se si vuole intraprendere una carriera lavorativa nel mondo dei fiori, per riuscire ad arrivare a realizzare composizioni artistiche in totale autonomia, è bene assimilare le basi dell'arte floreale.
L'ideale sarebbe frequentare una scuola oppure seguire dei corsi specifici per esempio "decorazioni floreali per matrimoni", oppure "la mazzeria": questo per conoscere i materiali professionali indispensabili a quest'arte e imparare ad utilizzarli al meglio. Se poi non si avesse tempo di frequentare una vera e propria scuola, oggi c'è l'e-learning: si tratta di veri e propri corsi sul web che ripropongono le lezioni dal vivo, fatte in classe.
Questa formula recentemente ha avuto un grande successo: da casa propria e nell'orario che più fa comodo, è possibile apprendere tutti i segreti di composizione dei fiori e i segreti dei fioristi più affermati nel mondo della composizione floreale artistica.
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