Sarracenia

Al genere sarracenia appartengono otto specie di piante carnivore, tutte originarie dell’America settentrionale; una solo specie, Sarracenia purpurea è stata introdotta in Europa, e si è inselvatichita, se ne possono vedere alcuni esemplari nelle zone alpine.

Si tratta di piante particolari, visto che ottengono l’azoto di cui necessitano direttamente dalla digestione o dalla decomposizione di piccoli insetti che catturano; l’intera pianta è completamente trasformata in organi specializzati appunto nella cattura degli insetti. Le foglie della sarracenia sono disposte in rosette basali lasche, e trasformate in particolari organi, detti ascidi, si tratta di sottili tubi o coni, alti da pochi centimetri fino a quasi un metro (a seconda della specie e del luogo in cui si sviluppa), pieni d’acqua e con l’estremità superiore parzialmente coperta da un opercolo. Le foglie della sarracenia sono di colore verde brillante, con vistose venature di colore bruno, rosso o porpora; più la pianta viene coltivata in luogo luminoso e soleggiato, e più il fogliame assume colorazione vivace.

L’interno degli ascidi è colmo di acqua, dove le prede della pianta rimangono intrappolate e annegano, per venire in seguito digerite dalla pianta stessa.

In primavera o in estate le sarracenie producono lunghi piccioli su cui sbocciano particolari fiori di colore giallo, rosso o bruno; queste piante entrano in riposo vegetativo completo in inverno, quindi disseccano la parte aerea, e i rizomi entrano in dormienza, si risveglieranno in primavera, producendo nuovi germogli e nuove trappole.

Sarracenia

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Come coltivare la sarracenia

SarraceniaQueste piante, nonostante l’aspetto esotico, si adattano bene a vivere in giardino, per tutto l’arco dell’anno; prediligono posizioni soleggiate, o comunque ben luminose. Pur sopportano temperature molto alte, non è opportuno lasciare le piante esposte al sole ine state, visto che in natura si sviluppano in luoghi umidi e paludosi, per questo motivo, mentre per tutto l’anno vengono lasciare completamente esposte al sole in estate è bene ombreggiare leggermene le piante, in modo che ricevano la luce schermata.

Gli esemplari selvatici diffusi in Europa si sviluppano sulle Alpi, in America queste piante sono presenti nella regione dei grandi laghi, tra Stati Uniti e Canada; è facile capire che le sarracenie sono abituate a zone molto umide, sia per quanto riguarda il substrato di coltivazione, sia per quanto riguarda l’aria; in effetti la disponibilità di acqua è una delle questioni fondamentali per la buona coltivazione di una pianta carnivora. Fondamentale è mantenere sempre e costantemente il substrato fresco e umido, in genere si utilizzano vasi per idrocoltura, o comunque si pongono i vasi delle carnivore in un vaso ampio e profondo, che viene posto in un sottovaso capiente, entro cui si mantengono alcuni centimetri di acqua, da marzo a settembre.

L’umidità ambientale e del substrato è importantissima, in quanto deve imitare quella di una zona paludosa, quindi il terreno deve essere costantemente umido, ma non inzuppato d’acqua o con acqua completamente stagnante; quindi evitiamo di lasciare tantissimi acqua nel sottovaso, e durante i mesi freddi, quando la pianta è in dormienza, lasciamo semplicemente il terreno umido, senza acqua nel sottovaso, visto che tenderà a evaporare molto lentamente dal substrato.

Queste piante sono originarie di zone con clima fresco nei mesi invernali, quindi possiamo lasciarle all’aperto per tutto l’arco dell’anno, perché non temono i rigori invernali; più che altro dovremo preoccuparci del clima molto caldo nei mesi estivi, posizionando le sarracenie in una zona semi-ombreggiata.

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Sarracenia: Le piante carnivore e i fertilizzanti

SarraceniaLe piante carnivore come la sarracenia ottengono l’azoto di cui necessitano, ed altri micronutrienti, dalle piccole prede che catturano, digerendole lentamente; questo perché nelle zone in cui sono diffuse allo stato selvatico il terreno è costantemente dilavato dall’acqua, e quindi contiene quantità irrisorie di sai minerali, macroelementi e microelementi, e quindi le piante, per sopravvivere, sono state costrette a cercare altre fonti, che non fossero il terreno.

Per questo motivo, le carnivore che coltiviamo in vaso non necessitano in alcun modo di fertilizzanti di alcun genere, anzi, spesso la presenza di Sali minerali nel substrato di coltivazione, o nell’acqua delle annaffiature, porta al rapido deperimento della pianta, e spesso anche alla morte.

Quindi è molto importante coltivare tali piante in un substrato privo di fertilizzante; in genere si utilizza la torba, mescolata a poca sabbia per alleggerire il terreno. Evitiamo di coltivare le piante carnivore nel terriccio in vendita nei vivai, quali terriccio universale o altro, in quanto questi substrati vengono preparati aggiungendo del fertilizzante, visto che vengono generalmente utilizzati per coltivare altri tipi di piante e non le carnivore.

Procuriamoci quindi della torba, semplicemente torba, senza fertilizzanti, ammendanti o altro; oltre ad essere priva di fertilizzanti, la torba ha anche un ph adatto alla coltivazione della gran parte delle piante carnivore, compresa la sarracenia.

Per evitare che le nostre piante deperiscano è anche importante evitare di annaffiarle con acqua calcarea, utilizzeremo quindi sempre acqua piovana , o acqua distillata; la presenza di calcare infatti porta ad un rapido aumento del ph del substrato, non gradito alle sarracenie.