Tisana depurativa fegato

Tisana depurativa per il fegato: a cosa serve

Il fegato è uno degli organi più importanti dell'organismo, poiché si comporta da filtro verso tutte le scorie che vengono assunte insieme con cibo, alcool, medicinali etc. La sua principale funzione, in sinergia con i reni, è dunque quella di purificare il sangue dalle tossine, e mantenere attivi i processi metabolici. Per dare una mano a questo prezioso organo quando è affaticato o sottoposto ad un super lavoro (iperalimentazione, diete a base di proteine, consumo di troppi alcolici, cure con farmaci lunghe ed intense) è però buona abitudine consumare spesso una tisana depurativa per il fegato. Quest'ultima può risultare davvero utile per accelerare la purificazione del sangue, espellere le tossine in eccesso attraverso gli organi emuntori (reni, intestino) e donare, di conseguenza, un miglioramento della salute globale. La depurazione del fegato che si ottiene grazie a questa tisana, inoltre, consente una trasformazione in positivo dell'aspetto di pelle, capelli ed unghie, il rafforzamento del sistema immunitario, l'abbattimento della ritenzione idrica ed una migliore assimilazione dei principi nutritivi contenuti negli alimenti.
Una tazza calda di tisana depurativa con limone

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Gli ingredienti che la compongono e le loro proprietà

Le erbe che compongono una tisana depurativa. A determinare l'azione depurativa di questa tisana sono delle erbe che, se usate nella giusta dose ed in sinergia, consentono di ottenere ottimi risultati in tempi veloci. Una delle erbe più utilizzate per comporre la classica tisana depurativa per il fegato è il tarassaco, dal gusto amaro e ricca di triterpeni e tarassocolidi, sostanze capaci di aumentare la produzione di bile e la disintossicazione epatica. Altro vegetale utilissimo alla salute del fegato è il carciofo, contenente la cosiddetta cinarina, protettiva per le cellule del fegato e drenante delle scorie. Ancora: si possono utilizzare il cardo mariano e la curcuma. Il primo si è dimostrato un epatoprotettore eccellente grazie alla silmarina, sostanza capace addirittura di riparare il dna delle cellule e di rigenerarle, mentre la curcuma favorisce la produzione di bile verso l'intestino ed una veloce depurazione. La tisana depurativa ideale potrebbe dunque essere composta da una miscela di questi ingredienti. Esistono comunque numerose erbe accessorie da aggiungere alla tisana base, tra cui la menta, la radice di liquirizia, il cumino, la camomilla, l'assenzio.

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    Come prepararla e quanto consumarne

    Il filtro è uno dei modi per preparare una buona tisana La prima cosa da conoscere se si vuole trarre il massimo beneficio da una tisana depurativa è la distinzione tra infuso e decotto. L'infuso si ottiene versando dell'acqua bollente direttamente sulla giusta quantità di erbe, adagiate sul fondo di una tazza (che poi viene coperta), e lasciate in infusione per circa 10-15 minuti. Trascorso questo tempo si filtra attraverso un colino da tè e si beve. L'infuso è molto adatto alle infiorescenze ed alle piante tenere, non legnose, e lo si preferisce quando si desidera un'azione delicata. Il decotto, invece, si ottiene quando le erbe vengono messe in acqua fredda e portate ad ebollizione per circa 15 minuti, al termine dei quali il liquido ottenuto si filtra e si beve. Ideale per radici o piante legnose, il decotto rivela il massimo dei principi attivi dalle piante ed è perfetto quando si sente l'esigenza di un'azione forte e d'impatto sull'organismo. Le dosi variano secondo le necessità ma si può andare da un minimo di una tazza al giorno, magari al mattino, appena svegli, ad un massimo di tre tazze al giorno, dopo i tre pasti principali.


    Tisana depurativa fegato: Controindicazioni ed effetti collaterali

    Tra le controindicazioni: i problemi gastrici. Una tisana depurativa per il fegato è in genere ben tollerata da tutti, anche se non si possono escludere totalmente controindicazioni ed effetti collaterali. Chi, ad esempio, soffre di problemi gastrici o da sempre combatte contro l'ulcera dovrebbe decisamente evitare le tisane a base di tarassaco, dal momento che quest'ultimo, stimolando gli acidi gastrici, potrebbe irritare maggiormente lo stomaco. Coloro invece che presentano una patologia legata al diabete, soffrono di ipertensione arteriosa o seguono una cura a base di cortisone, dovrebbero stare attenti a non consumare estratti di liquirizia nelle tisane, che potrebbe causare un aumento della glicemia o della pressione stessa e provocare tossicità. Le donne in gravidanza, infine, dovrebbero sentire il parere del medico prima di assumere qualsiasi rimedio fitoterapico, anche blando come una tisana depurativa.



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