colpo di fuoco
Buongiorno, mi chiamo Francesca. Io e mio marito ci siamo accorti che la siepe in giardino (una Thuja) ha subito il "colpo di fuoco". Ci hanno consigliato di toglierla e fare il trattamento sul terreno con la "poltiglia bordolese" prima di piantare una nuova siepe. Ho letto molte indicazioni su come usarla ma volevo chiedervi una conferma:
1) Si può veramente fare il trattamento sul terreno dove abbiamo tolto la thuja? E' pericoloso per la nuova siepe?
2) un vivaista ci ha consigliato di piantare la Photinia Red Robin in quanto sembra essere immune a questa malattia. E’ vero? Se no mi può consigliare una siepe che sia resistente al colpo di fuoco?
Ho un pà di timore ad usare una sostanza così tossica ma vorrei evitare di riavere il colpo di fuoco in futuro.
Vi ringrazio per la cortesia. Attendo con ansia un vostro riscontro. Saluti. Francesca
Gentile Francesca,
il colpo di fuoco è una malattia batterica devastante, il cui controllo avviene da anni in Europa, in quanto risulta assai pericolosa anche per tutte le rosacee, ovvero per la maggior parte delle piante da frutto; la lotta a questa malattia purtroppo comporta lo sradicamento e la distruzione col fuoco delle piante colpite, in quanto non esiste alcuna cura. Anche nel tuo caso, devi per forza intervenire, distruggendo le piante. Il terreno va ripulito con poltiglia bordolese, che è un prodotto molto utilizzato in agricoltura e frutticoltura, ammesso anche in agricoltura biologica. Convengo con il vivaista che sia opportuno estirpare tutta la siepe, perché non puoi sapere se la malattia si sia già diffusa anche alle piante vicine a quella che manifestava i vistosi sintomi. Oltre a trattare con poltiglia bordolese, puoi disinfestare il terreno coprendolo con dei teli scuri e lasciando che il sole, scaldando i teli, lo disinfesti portandolo ad alta temperatura.
In seguito potrai posizionare un’altra siepe; anche la photinia è soggetta al colpo di fuoco batterico, ma esistono alcune varietà che sembrano essere più resistenti a questa malattia. Purtroppo le più comuni piante da siepe sono soggette al colpo di fuoco, come la tuja, il cotoneaster e le pyracanthe.
Dopo aver posto a dimora la tua nuova siepe, per evitare che si ripresenti il batterio, sarebbe comunque opportuno praticare dei trattamenti preventivi, a base di rame, in autunno e a fine inverno, quando nel tuo giardino non ci sono piante in fiore (anche il rame, come la poltiglia bordolese, è un prodotto utilizzato anche in agricoltura biologica, in quanto, nonostante non sia del tutto innocuo, non lascia residui a lungo sulle piante del giardino). Ti consiglio di ricordarti di praticare i trattamenti preventivi, in quanto una pianta del tuo giardino si è ammalata, e il fatto che tu la rimuova, non esclude che il batterio rimanga presente nel giardino, nel terreno o in altre piante. Quindi per alcuni anni pratica trattamenti preventivi, e rimuovi rapidamente qualsiasi rametto (anche minuscolo) che manifesti improvviso disseccamento.
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