La Mimosa - Acacia dealbata

Le mimosa in giardino

Simbolo da sempre della festa della Donna, la Mimosa è anche una delle prime piante a fiorire verso la fine del'inverno, e quindi preannuncia la primavera, con il suo colore giallo sole, che rallegra anche nel marzo più freddo e piovoso.

L'acacia dealbata è un arbusto che in natura raggiunge i 3-4 metri di altezza, in Italia è ormai presente in molte zone anche allo stato selvatico, soprattutto in Sicilia, dove è sfuggita alle coltivazioni, in Sardegna e in Liguria.

I fusti sono sottili e molto ben ramificati, e l'arbusto assume con il tempo un portamento denso, ma molto disordinato; generalmente le piante di questa specie tendono ad alzarsi rapidamente, senza sviluppare un ampio sistema di ramificazioni orizzontali, dando origine a degli arbusti allungati e abbastanza sgraziati, spesso con gran parte dei rami arcuati all'apice.

Il fogliame è pennato, con piccole foglioline ovali, molto graziose e delicate, di colore verde chiaro; a fine inverno produce, all'apice dei fusti all'ascella fogliare, piccole infiorescenze a capolino, riunite in piccole pannocchie. Il colore ed il profumo dei fiori di mimosa sono molto tipici e conosciuti, vista la diffusione di questo fiore come fiore reciso, il giallo dorato è intensissimo, e l'aroma molto caratteristico.

Mimosa

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Come coltivarla

Mimosa  In gran parte d'Italia il clima ci costringe a coltivare la nostra mimosa in vaso, poiché teme abbastanza il freddo soprattutto le gelate molto intense e prolungate; nelle zone con inverni abbastanza miti trova senz'altro posto in giardino, in un luogo soleggiato, ed abbastanza riparato dal vento, che potrebbe danneggiare i rami più sottili.

Per uno sviluppo ottimale predilige terreni leggermente acidi, va quindi interrata con del terriccio universale mescolato a torba o terriccio per piante acidofile; se il terreno con il tempo tende a divenire basico, modificando il suo ph a causa dell'acqua calcarea delle annaffiature, noteremo che la pianta tenderà a fiorire sempre meno e le foglie ingialliranno progressivamente; in questi caso, se la pianta è in vaso, possiamo rinvasarla con nuovo terriccio per acidofile, oppure possiamo fornire un buon concime rinverdente.

Il terreno ideale è inoltre molto ben drenato, queste piante temono i ristagni idrici, che possono portare rapidamente alla presenza di dannosi marciumi, che rovinano l'apparato radicale; inoltre ricordiamo che le mimose prediligono terreni profondi e freschi, privi di argilla, poco compatti.

Le annaffiature saranno regolari, da quando la pianta presenta i primi boccioli, fino all'autunno, evitando però di annaffiare se notiamo che il terreno è ancora umido. Intensifichiamo le annaffiature in estate, quando il clima è molto caldo ed asciutto. Soprattutto per le piante coltivate in vaso, evitiamo che il terreno rimanga completamente senz'acqua per lunghi periodi di tempo, infatti le mimose non sopportano la siccità prolungata.

Si tratta di piante sempreverdi, che in inverno non hanno un periodo di completo riposo vegetativo, se quindi smettiamo di annaffiare per tutta la brutta stagione, in primavera ci troveremo facilmente con una mimosa disseccata; quindi ricordiamo di lasciare la nostra acacia dealbata completamente esposta alle intemperie, che garantiranno sporadiche annaffiature anche in pieno inverno.

Se viviamo in una zona con inverni molto rigidi, e siamo costretti a ricoverare, già a partire dall'autunno, la mimosa in serra fredda o al riparo di un balcone o di un terrazzo, ricordiamo di annaffiare la pianta sporadicamente anche in inverno, evitando però di inzuppare il terreno o di annaffiare troppo spesso.

Non appena la pianta comincia a gonfiare i boccioli ricordiamo di aggiungere al terreno alla base del concime granulare a lenta cessione, specifico per piante da fiore. Alla fine della fioritura asportiamo tutti i fiori appassiti e cimiamo le ramificazioni più esterne, o che siano state rovinate dal freddo o dalle intemperie.


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Una pianta dalla lunga storia

Mimosa  Le mimose vengono coltivate da così tanto tempo in Italia, e in tutto il mediterraneo, da venire ormai considerate piante mediterranee da molte persone; in realtà il viaggio della mimosa parte da molto lontano, si tratta infatti di una pianta della famiglia delle Acacie, Acacia dealbata, originaria dell'Isola di Tasman, in australia.

I fiori particolari e il portamento dell'arbusto impressionarono tanto i botanici europei che già nell'ottocento l'acacia dealbata veniva coltivata con successo in gran parte d'Europa, spesso come pianta da serra. Rapidamente la coltivazione si diffuse anche nelle zone dove vengono prodotti fiori recisi, come gran parte delle coste del mediterraneo, dove la pianta divenne parte del paesaggio naturale.

Il nome comune della pianta deriva dal fatto che le infiorescenze hanno la stessa forma delle infiorescenze di molte specie di acacia dealbata, nome botanico di alcuni arbusti diffusi in Asia e in Europa, con piccole infiorescenze sferiche, di colore rosa.

Il genere acacia conta tantissime specie, la maggior parte delle quali diffuse in Australia e in Africa, tutte producono le caratteristiche infiorescenze sferiche di colore giallo; in effetti oltre all'acacia dealbata in europa si coltivano anche poche altre specie, con fogliame più grande o fiori più grandi, con caratteristiche colturali del tutto simili a quelle dell'acacia più nota.


La Mimosa - Acacia dealbata: Le annaffiature invernali

Mimosa  spesso ci capita di desiderare di coltivare una pianta con esigenze climatiche particolari, non del tutto adattabile al clima della zona in cui viviamo; acacie, limoni, agrumi di varie specie, Mandevilla, gerani botanici; anche se viviamo nella valle più buia e fredda del nord Italia, difficilmente ci facciamo scoraggiare dalle esigenze "strane" della bella pianta che abbiamo visto in vivaio.

spesso il risultato è una pianta bellissima fino a ottobre, che viene chiusa in serra fredda, o viene coperta con serre improvvisate, e che in primavera portiamo alla luce del sole completamente secca e priva di foglie.

Purtroppo spesso l'origine in luoghi con inverni miti comporta anche che alcune di queste piante, come la mimosa, non vadano in completo riposo vegetativo durante l'inverno, e che quindi necessitino di annaffiature.

Il clima molto rigido però non ci permette di annaffiare le piante a caso, quando ci ricordiamo; anche in serra fredda le temperature possono abbassarsi molto e un terreno asciutto permette alle piante di meglio ripararsi dal freddo.

Quando annaffiare?

Per evitare che la pianta dissecchi dovremo comunque annaffiarla, anche se l'abbiamo coperta sotto strati e strati di agritessuto o polipropilene.

Per decidere quando è il momento giusto per annaffiare affidiamoci alla natura: quando piove annaffiamo.

Evitiamo di annaffiare con grandi quantità d'acqua, ma evitiamo anche di annaffiare le piante nelle giornate di sole invernali; infatti se il sole è particolarmente caldo provocherà la rapida evaporazione dell'acqua dal terreno, rendendo vane le nostre annaffiature; se invece il sole è smorto, come spesso accade in inverno, porterà a forti gelate notturne, spesso più intense quando la giornata è stata soleggiata, che andranno ad abbassare di molto le temperature anche in serra fredda, causando spesso danni alle nostre piante.

Quando piove, anche in inverno, significa che il clima è abbastanza mite, e non al di sotto dello zero, altrimenti nevicherebbe.


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