Clematis vitalba

La Clematis Vitalba: una breve descrizione

La clematis vitalba, comunemente nota come vitalba, è un arbusto appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae, presente in tutta Italia fino ai 1300 metri. I suoi rami, lunghi anche fino ai 20 metri, si allungano per appigliarsi ai primi sostegni disponibili; i suoi fiori, piccoli e candidi, emanano un odore leggero, simile a quello del biancospino. E' una pianta che preferisce i luoghi abbandonati, la libertà della campagna e i cespugli, a cui si stringe in un abbraccio soffocante e mortale.Bisogna ricordare che la Vitalba è una pianta tossica e potenzialmente velenosa, che quindi è meglio non ingerire (anche se, in certi casi, è possibile trovare consigli sul suo uso in cucina) e non toccare.Particolarmente difficile da eliminare, l'unico modo efficace per sbarazzarsene è sdradicarla dal terreno.
I fiori della Clematis Vitalba

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Una pianta potenzialmente tossica e velenosa

Il fiore della Clematis Vitalba Come già accennato nel paragrafo precedente, la Clematis vitalba è una pianta potenzialmente tossica e velenosa. Ciò è dovuto agli alcaloidi e alle saponine, che è possibile trovare in gran quantità soprattutto nelle parti vecchie della pianta. Se toccata, può provocare irritazioni da contatto, perciò, se questa eventualità dovesse verificarsi, è bene sciacquare la parte interessata abbondantemente e rivolgersi al proprio medico.Nonostante ciò, con le dovute precauzioni (usandola quindi in piccole quantità e premurandosi di raccogliere solo le parti più giovani e tenere della pianta), è possibile utilizzarla anche in cucina, dove spiccherà per il suo sapore vagamente acre e particolare. In genere, si consiglia di lessarla in modo da far diminuire gli agenti tossici. Può essere utilizzata per preparare frittate, risotti o anche solo come contorno.

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    Come curarla

    Un esemplare di Clematis Vitalba Se, intrepidi, avete deciso di infischiarvene allegramente della sua tossicità e della sua mirabile capacità di soffocare edifici, piante ed esseri umani (ok, non esageriamo!) e utilizzarla per arricchire, magari, la facciata della vostra casa, è importante tenere a mente che può essere piantata durante tutto l'anno, magari fornendole gli appoggi necessari ai suoi lunghi rami, che possono anche raggiungere i venti metri; in mancaza di appoggi, una buona idea potrebbe essere quella di farla crescere su un'altra pianta, stando però attenti a non lasciare che la clematide la soffochi. In genere va a fioritura fra Maggio e Agosta e va potata durante l'inverno. È importante che l'acqua non ristagni nel terreno e che non le manchi mai la luce del sole. Riguardo alle eventuali malattie, non c'è da preoccuparsi: raramente questa pianta ne è colpita.


    Clematis vitalba: Curiosità

    Particolare della Clematis Vitalba Una delle particolarità di questa pianta, fra le quali ricordiamo la sua tossicità che - nonostante ciò - non le impedisce di essere utilizzata in cucina, è quella di essere considerata un arbusto infestante, che, in genere, rappresenta uno dei primi sintomi di degradazione di un bosco.Non è una specie protetta, anzi, a causa della sua tendenza a soffocare le altre piante con i suoi rami, è considerata una specie da eliminare; in particolare, in Nuova Zelanda è considerata un organismo non gradito. Viene utilizzata come rimedio omeopatico nei Fiori di Bach, dove prende il nome di Clematis. E' consigliata per tutte quelle persone che preferiscono fuggire nel mondo dei sogni piuttosto che affrontare la realtà. Un tempo era utilizzata come medicinale e veniva usata contro contusioni, dolori articolari, come diuretico e contro la scabbia.



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