Il frutteto a ottobre

Frutteto ad ottobre

Sebbene le giornate miti possano ancora essere frequenti, il mese di ottobre è per la nostra penisola il vero inizio dell’autunno. Le giornate cominciano visibilmente ad accorciarsi, aumentano umidità e piogge e le temperature, specialmente quelle notturne, diventano più basse. Per il frutteto è il momento di raccogliere le derrate tipicamente autunnali, controllare i patogeni e programmare la nuova annata.
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Cosa possiamo raccogliere?

fico pianta Il raccolto di ottobre si differenzia in maniera netta da regione a regione. Nelle aree continentali sono prevalenti pomacee, castagne, fichi, uva da tavola e per la vinificazione, kiwi, cachi. Nelle zone più temperate comincia invece la raccolta degli agrumi precoci e olive da mensa.

Fondamentale è, prima di procedere, la preparazione dei locali di stoccaggio: puliamoli a fondo e arieggiamoli; assicuriamoci anche che non vi siano roditori. A questo scopo si usano cantine o garage: ambienti bui senza forti sbalzi di temperatura. Prepariamo dei supporti dove porre mele e pere, asciutte e ben distanziate tra di loro. Importante è consumare subito quelle danneggiate e ricordarsi di effettuare periodici controlli. Gli altri frutti (cachi, kiwi) vanno tenuti ad una certa distanza per evitare che l’etilene porti velocemente a maturazione tutto il raccolto.


  • oto ottobre In questo mese si entra decisamente nell’autunno e la natura si prepara all’arrivo del freddo. Il fogliame di molti alberi comincia ad arrossarsi e cadere; le ore di luce diminuiscono e anche le tempe...

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Irrigazioni e concimazioni

Le irrigazioni possono essere sospese in quasi tutta la nostra penisola: buona parte dei fruttiferi ha portato a termine il ciclo annuale e non è necessario stimolare ulteriormente la crescita vegetativa. Le piogge di solito sono sufficienti al normale sostentamento: una aggiunta può essere necessaria solamente per l’actinidia (soprattutto nelle regioni meridionali o sulle coste) o per gli agrumi. Per questi ultimi interveniamo solo in caso di siccità prolungata e su terreni molto sciolti.

In questo periodo poche piante necessitano di concimazioni con prodotti di sintesi. Segnaliamo gli agrumi, visto che comincia la loro stagione di fruttificazione, e il mandorlo che necessita di nutrienti dopo la fine della raccolta. In ogni caso è un buon periodo per distribuire abbondante stallatico stagionato in tutta l’area coperta dalla chioma degli alberi.


Potature e altre lavorazioni.

potatura piante da frutto È il periodo migliore per intervenire in potature di formazione e di mantenimento, specialmente su drupacee che abbiano già portato a conclusione il loro ciclo vegetativo. Lavorando adesso lasceremo agli alberi il tempo di cicatrizzare i tagli prima dell’arrivo delle piogge novembrine e del gelo invernale. Si consiglia, al termine di queste manovre, di effettuare almeno un trattamento con rameici: eviteremo la penetrazione di patogeni e pericolosi cancri rameali. Questo mese non si presta particolarmente alla pratica dell’innesto.

Ottobre è l’ultimo mese in cui è consigliato il taglio dell’erba. È contemporaneamente importante pulire bene le aree intorno agli alberi: raccogliamo tutte le foglie colpite da patogeni e i frutti caduti a terra. Ci aiuterà a mantenere salubre il nostro appezzamento.


Il frutteto a ottobre: Parassiti e malattie

Necessitano particolare attenzione gli agrumi, i castagni e l’olivo. I primi devono essere difesi da una serie di fitofagi: possiamo usare piretro, spinosad o bacillus thuringiensis a seconda dell’insetto e del suo stadio di sviluppo.

I castagni sono colpiti spesso tortricidi: negli ultimi anni hanno trovato buon riscontro gli interventi con nematodi specifici.

L’olivo deve essere protetto dall’occhio di pavone: sono molto utili i rameici nelle formulazioni più persistenti (eviteremo che vengano dilavati dalle piogge e dall’umidità diffusa).

I rameici sono utili anche per le pomacee, mentre per molte drupacee è bene attendere la caduta delle foglie (informiamoci sempre sulla possibile fitotossicità verso la specifica specie/cultivar).

Monitoriamo attentamente le foglie e i rami durante le potature: dobbiamo essere attenti ai primi segnali di virosi o batteriosi. Intervenire precocemente eviterà di coinvolgere anche altri alberi.


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