Pianta carnivora dionea

vedi anche: Piante Carnivore

Descrizione della pianta carnivora dionea

Questa pianta è originaria del Nord America. È diffusa e conosciuta sia per la singolarità di mangiare insetti che per la facilità di coltivazione. Rappresenta un modello basilare per la coltivazione di piante carnivore e costituisce un ottimo esemplare per un botanico neofita.La pianta carnivora dionea ha l’aspetto di una pianta erbacea con le foglie disposte a forma di rosetta intorno a un punto centrale. Le foglie solitamente sono verticali e alte oppure sono distese sul suolo e sono più corte: alla loro estremità c’è l’apparato sofisticatissimo per la cattura, formato da 2 pagine fogliari che sono simmetricamente unite e munite di "denti" piccoli e morbidi sul bordo, i quali sono capaci di evitare che la preda fugga. All'interno ci sono sei sensori, piccoli e simili a dei peli trasparenti, che fanno chiudere la trappola di scatto solo se sono sfiorati o stimolati. La pianta si nutre assorbendo e digerendo le sostanze dell'insetto cioè solo le zone molli, lasciando l'esoscheletro intatto.
Piante di dionea

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Coltivazione della dionea

Una dionea in vaso Per la pianta carnivora dionea è molto importante la posizione in cui va posta: deve stare alla luce, possibilmente del sole diretto, si deve proteggere da correnti d'aria e preferisce terreno umido. Se viene tenuta a casa, è consigliabile metterla sul davanzale della finestra che sia ben soleggiata e rivolta a sud. La dionea si può anche coltivare in terrario. Le dionee hanno bisogno di abbastanza spazio per le loro radici, altrimenti alla lunga potrebbero soffrire e morire. Conviene perciò rinvasarla in primavera in un vaso che sia alto 10 o 15 cm. Occorre farlo con estrema attenzione, perché le radici sono delicate.Anche il terreno è importante per la dionea: il composto deve essere costituito da buona torba di acidità elevata, mista a un terzo di sabbia non calcarea, per facilitare il drenaggio. Il vaso deve essere messo in una base d'acqua affinché il terreno sia ben bagnato sempre. Si deve annaffiare con acqua piovana oppure distillata, perché il calcare danneggia le radici e potrebbe far morire la pianta.

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La propagazione della dionea

Il fiore della dionea La pianta carnivora dionea si può riprodurre in tre metodi differenti: per divisione, per talea e per semi. Il metodo più semplice è quello per divisione, ma bisogna aspettare che la dionea sia una pianta ben sviluppata e matura. Si estrae dal vaso la pianta sempre con attenzione e si mette della terra dentro una bacinella di acqua. Quando sono a nudo i rizomi si dividono e si possono rinvasare nel composto. La propagazione per talea si fa in primavera oppure all’inizio dell’estate. Si taglia una foglia, possibilmente vicina alla base e si priva della sua "trappola". Poi si posiziona su uno strato umido di torba e di sfagno. Si protegge con del cellophane per mantenere l'umidità. Entro un mese o poco più compaiono nuovi germogli che generano altrettante piante. Una foglia è quindi capace di creare più piante.


Pianta carnivora dionea: Parassiti e malattie della dionea

Una dionea con afidi La pianta carnivora Dionaea è abbastanza resistente a parassiti e malattie. È quasi del tutto immune a cocciniglie e muffe.Le patologie e le infestazioni più frequenti della pianta sono gli afidi che si installano sugli steli giovani e sui germogli e la indeboliscono. Spesso non sono chiaramente visibili. Un primo sintomo un deperimento leggero della pianta e poi la presenza delle esuvie, dei piccoli corpi bianchi, che è ciò che resta della muta degli afidi. Si può immergere del tutto la pianta per uno o due giorni. Se l'infestazione invece è estesa su vari vasi si consiglia un antiparassitario. Anche il ragnetto rosso, un acaro, può attaccare la dionea. È piccolissimo, appena visibile come puntino rosso o verde sulle sue foglie o steli: si possono vedere lesioni o ragnatele. L'infestazione è dovuta a migliaia di ragnetti simultaneamente i quali riducono la capacità di fotosintesi della pianta. Si sviluppano in un clima secco e caldo. Si consiglia di debellarlo in modo naturale vaporizzando spesso la pianta con l’acqua, spruzzandola su entrambe le lamine delle foglie o immergendola del tutto in acqua.