Piante australiane

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Piante australiane

Tra le tante piante che troviamo nei nostri giardini, alcune hanno origine in luoghi remoti; dal continente Australiano sono arrivate a noi moltissime piante: alberi, arbusti ed anche piccole perenni. Sicuramente il genere più conosciuto e diffuso in Italia è quello delle acacie; forse non tutti sanno che la mimosa, in latino Acacia dealbata, è una pianta Australiana, tanto diffusa in Italia e nei paesi circostanti da essere compresa tra le piante mediterranee; le acacie sono un genere molto ampio, che conta più di mille specie, alcune originarie dell’America e dell’Africa, ma la gran parte hanno origine australiana. Le foglie filiformi, di colore grigiastro, i fiori dalla forma bizzarra, molto appariscenti, sono un chiaro segno della provenienza di queste piante: molte piante australiane a noi Europei sembrano particolari ed esotiche.
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La diffusione delle piante australiane

callistemon La mimosa è ormai molto diffusa in gran parte dell’Europa, è stata una delle prime piante ornamentali importate dall’Australia nel nostro continente, tanto che ormai è diffusa anche allo stato selvatico lungo le coste del mediterraneo; negli ultimi anni l’interesse degli appassionati si sta rivolgendo anche ad altre specie di Acacia, tutte caratterizzate dalle particolari infiorescenze gialle, o talvolta di colore avorio o panna. Molte altre piante australiane invece stanno godendo di un sempre maggiore successo soltanto negli ultimi anni.

La diffusione delle piante australiane in Europa è stata fatta sicuramente scegliendo tra le piante più spettacolari, dalle fioriture molto decorative ed appariscenti; ma uno dei motivi per cui molti produttori di piante si sono rivolti alle piante di quel lontano continente è da ricercarsi anche nel clima: estati torride ed asciutte, inverni freddi e scarsamente piovosi, associati a stagioni di mezzo piovose, fanno di molte aree dell’Australia luoghi tanto simili alle coste europee da poter coltivare senza problemi le piante in essi diffuse. Oltre a questo molte piante australiane sono molto ben adattate all’esposizione alla luce solare, producono fiori durante l’inverno o all’arrivo dei primi caldi primaverili; queste caratteristiche le hanno rese molto adatte al pubblico di appassionati europei, che già a febbraio desiderano avere un giardino fiorito.

Nel corso degli anni moltissimi produttori di piante, aiutati dalle università e dai centri specializzati, hanno contribuito ad ampliare la gamma di piante australiane disponibili per i giardini italiani, adattando ai climi invernali del centro nord anche specie che potevano sopravvivere soltanto nelle zone mediterranee.

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    I pionieri

    leptospermum scoparium Oltre all’acacia dealbata alcune altre piante australiane sono coltivate da molto tempo in Italia; primo fra tutte ricordiamo l’eucalipto, che in alcune zone della Liguria ha soppiantato le coltivazioni di fiori; in queste zone l’eucalipto viene coltivato per la produzione di fronde verdi per il mercato dei fiori recisi, in altre zone d’Italia l’eucalipto è utilizzato come pianta ornamentale. Oltre a questi utilizzi l’eucalipto è una tra le piante medicinali più conosciute; anche se in Europa sono giunte prima le specie di origine Asiatica, in coltivazione molte sono state ormai soppiantate dalle specie australiane.


    Le nuove leve

    leptospermum scoparium rosa Ogni anno nuove piante australiane vengono introdotte nelle coltivazioni italiane; moltissime vengono vendute nei vivai sotto al denominazione generica di Piante mediterranee, intendendo con tale espressione: “piante che prediligono climi mediterranei”, ovvero essenze che amano i luoghi soleggiati, con estati calde ed inverni non troppo rigidi. In effetti la gran parte delle piante australiane diffuse nei nostri vivai predilige luoghi ben soleggiati, con molte ore di luce solare al giorno e terreni molto ben drenati, sabbiosi o sassosi; alcune sopportano senza problemi la siccità, ed il fogliame spesso e coriaceo, talvolta grigiastro, è ben resistente nei climi aridi, anche se esistono molte eccezioni, che preferiscono terreni acidi, o che necessitano di annaffiature regolari durante i mesi estivi. Molte piante di origine australiana coltivate in Italia possono sopportare gelate, soprattutto se brevi.


    Proteaceae

    Proteaceae Genere che conta alcune centinaia di specie di alberi ed arbusti, diffusi in Asia, Africa ed Australia; hanno fogliame ovale, in gran pare delle specie si presenta coriaceo.

    Tra le proteacee di origine australiana ricordiamo le Banksie, alberi ed arbusti molto decorativi, sempreverdi; hanno fogliame coriaceo, ovale, talvolta pennato, di colore verde chiaro o grigiastro.

    Varie specie di banksia sono state introdotte in coltivazione in Europa, si tratta soprattutto di arbusti di grandi o medie dimensioni; producono infiorescenze particolarissime, costituite da lunghe spighe, molto grandi ed appariscenti, di colore giallo, arancio o rosso. Prediligono terreni leggermente acidi, molto ben drenati.

    Altre proteacee australiane sono le Telopee, piccoli e medi arbusti sempreverdi, con grandi fiori simili a carciofi, di colore rosso vivo.

    Anche la hakea è di origine australiana, arbusto molto decorativo, con grandi infiorescenze tondeggianti, simili a mimose di dimensioni giganti e di colore rosso acceso.

    Tra le tante proteacee australiane il genere più coltivato in Italia è sicuramente la Grevillea; un tempo coltivata come pianta da appartamento, ora diffusa anche nei giardini, grazie al fatto che sono state importate molte specie, alcune delle quali molto resistenti al freddo. Anche in questo caso si tratta di arbusti sempreverdi, con infiorescenze di colore rosso o arancio, talvolta bianco. Alcune grevillee si sono diffuse molto rapidamente, grazie al fatto che il fogliame le rende molto simili ad alcune conifere Europee, ma in primavera ci stupiscono con le loro infiorescenze colorate.


    Callistemon, leptospermum e Wax flower

    In tutti i vivai in questi giorni i fiori primaverili riempiono gli scaffali; da alcuni anni ospiti graditissimi sono anche i chamelaucium, chiamati Wax flower; si tratta di piccoli arbusti con fogliame simile a sottili aghi, sempreverde, di colore verde lucido e brillante; in primavera si riempiono di piccoli fiorellini a stella, di colore bianco o rosato. Di facile coltivazione, prediligono posizioni soleggiate, terreno ben drenato ed annaffiature abbastanza regolari; temono leggermente il freddo in inverno, quindi è consigliabile coltivarli in vaso o in luogo riparato dal vento freddo.

    Stesse condizioni colturali per i leptospermum, pianta dai fiori rosati o bianchi, e fogliame di dimensioni minute, di colore verde scuro.

    Simile a questi arbusti è la westringia, un grosso arbusto tondeggiante, con foglie grigiastre, leggermente pubescenti, fiori lilla o bianchi, ricorda vagamente il rosmarino.

    I callistemon invece sono piante leggermente più resistenti al freddo, come i metrosideros (altre piante australiane) producono una curiosa infiorescenza di colore rosso, che ricorda un grosso scovolino, nei luoghi d’origine vengono chiamate bottlebrush plants.


    Piante australiane: Gli ultimi arrivi

    L’Australia è un paese che comprende un’area immensa, gran parte delle quale è occupata da una vegetazione per noi vistosa ed esotica; moltissime aziende si sono interessate all’introduzione delle piante australiane in Europa e nel nord America; per questo motivo ogni anno nei vivai sono disponibili nuove specie, o ibridi delle specie già diffuse.

    Tra le perenni ricordiamo le brachyscome, piccole margherite di colore lilla o viola; tra i rampicanti è da poco tempo disponibile il clianthus, pianta sempreverde, con foglie pennate, ed infiorescenze circolari costituite da lunghi fiori rossi.

    Tra le piante da appartamento vengono coltivate molte specie di grevillea, come ad esempio la grevillea lanigera, utilizzata anche come piccolo alberi di Natale; moltissime sono le specie di cordyline diffuse in coltivazione, con fogliame verde, rosa o viola.

    E l’elenco potrebbe continuare, anche perché spesso piante che vediamo ogni giorno nel giardino del vicino hanno origine remota, ma semplicemente non lo sappiamo.