La rotazione delle colture

La rotazione delle colture

La rotazione delle colture si basa sul presupposto che l'insistenza dello stesso tipo di pianta sul terreno, a lungo andare ne esaurisce le possibilità nutritive, che vanno perciò reintegrate coltivandovi successivamente colture di tipo diverso. Gli ortaggi si suddividono in forti consumatori di concime, come i cavoli, le patate e le zucchine, medi, come le barbabietole, i finocchi e le lattughe e deboli come i fagioli e i legumi. A partire da questa suddivisione si organizzeranno le aiuole in tre settori, riservati rispettivamente a consumatori forti, medi e deboli. Ogni anno le colture verranno spostate di un settore per non affaticare la terra, fino a completare il giro di quattro anni. La terra così può recuperare i suoi valori nutritivi che vengono reintegrati grazie anche alla produzione di azoto da parte delle piante a debole consumazione. Oltre alla rotazione temporale, si può mettere in atto anche la consociazione, cioè la messa a dimora negli stessi spazi di piante complementari riguardo a tempi di maturazione e caratteristiche nutritive.
La rotazione delle colture

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