Stella di Natale - Euphorbia pulcherrima
Sono una delle piante più tipiche utilizzate per il Natale, anche se non molti sanno che vengono da lontano; la stella di Natale, anche conosciuta come Poinsettia, è una pianta di origini Messicane, introdotta come pianta ornamentale dapprima negli Stati uniti, già nel corso del 1800. Diviene uno dei simboli del Natale anche in Europa solo a partire dagli anni '70-'80 del novecento. Il nome botanico è Euphorbia pulcherrima; si tratta di un arbusto, che in natura raggiunge i 2-3 metri di altezza, formando ampi boschetti sempreverdi. Il fogliame è di colore scuro, sottile e ruvido, ampio e a margine frastagliato; durante i mesi autunnali ed invernali all'apice dei rami giovani si sviluppano grandi infiorescenze, costituite da piccolissimi fiori giallastri, a stella, sotto cui la pianta sfoggia grandi brattee, spesso più grandi delle foglie, di colore rosso acceso, messe maggiornamente in evidenza dal fogliame scuro. Per meglio diffonderne la coltivazione come piante da appartamento si sono prodotti negli anni degli ibridi di dimensioni contenute, che non superano i 40-50 cm di altezza e larghezza; anche se in genere le piante coltivate in appartamento raggiungono al massimo il metro. Esistono poi varietà con brattee dai colori più vari, dal bianco al rosa, dall'arancione al rosa variegato.
Il colore rosso delle brattee delle poinsettie ben si presta ad ornare le case durante il periodo natalizio, visto che questo colore nel corso degli anni è divenuto simbolo stesso del Natale; rossa è la veste di Santa Claus, rosse le bacche delle piante ornamentali utilizzate tradizionalmente, rosse le decorazioni dell'abete natalizio. Il fatto che questa pianta tenda a fiorire proprio in autunno ed inverno ne ha velocemente diffuso l'utilizzo, vista anche la facilità con cui se ne possono produrre nuovi esemplari, tramite la riproduzione per talea. Si narra anche la leggenda di due piccoli bambinetti Messicani, che non potendo portare doni al presepio della loro cittadina, portarono semplici rami degli arbusti vicino alla loro casa; appena appoggiati i rami al presepio questi rivelarono grandi fiori colorati, che abbellirono l'intero presepio.
Questa leggenda sicuramente si riallaccia alla tradizione della festività natalizia, che vedrebbe, come graditi doni, semplici ninnoli, candele e nastri colorati, poiché è il pensiero che conta e non il dono in sé.
In realtà, come avviene per la maggior parte delle piante utilizzate durante le festività, ciò che le rende nel tempo simbolo di una festa è il semplice fatto che durante quel dato periodo dell'anno tali piante siano in fiore, o portino bacche, o siano facilmente disponibili. La stessa tradizione europea infatti utilizza come piante tipiche delle festività di fine inverno l'agrifoglio, l'abete, il pungitopo, ovvero tutte le piante del bosco che in questo periodo sono più belle e rigogliose.
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Quanti di noi hanno ricevuto a Natale una bellissima Euphorbia pulcherrima, e dopo un paio di settimane hanno dovuto gettarla perchè completamente priva di fogliame. Questo piccolo arbusto in realtà non è poi così difficile da coltivare; seguendo qualche accorgimento potremo godere del bel fogliame per tutto l'anno, e vedere le nuove infiorescenze per svariati inverni a seguire.
Consideriamo prima di tutto però che la nostra Euphorbia pulcherrima proviene sicuramente da un vivaio dove è stata coltivata in fretta e nutrita a forza per fare in modo che fosse pronta per noi il prima possibile; quindi cerchiamo di fare in modo che la nostra pianta si abitui al clima in appartamento in modo graduale. Fondamentale prima di tutto è annaffiare la pianta con regolarità, ogni volta che il terreno è asciutto, evitando ristagni idrici. Visto poi che quando ce la regalano è nel pieno del suo sviluppo ricordiamo di fornirle del concime per piante da fiore, per tutto l'autunno e l'inverno, ogni 12-15 giorni. Se il nostro appartamento ha un clima molto asciutto, vaporizziamo il fogliame della poinsettia, almeno una volta al giorno, con dell'acqua demineralizzata; e posizioniamola in un luogo abbastanza luminoso, ma lontano da fonti di calore diretto e dalle finestre che apriamo più spesso.
Quando le grandi brattee colorate cominciano ad appassire potiamo i rami che le portavano per almeno una decina di centimetri, evitando di sporcarci con il lattice contenuto nei rami; infatti tutte le euforbiacee rilasciano durante la potatura un lattice tossico, che può anche irritare la pelle; se dovessimo sporcarci laviamoci subito sotto l'acqua corrente.
All'inizio della primavera rinvasiamo la nostra stella di Natale trasferendola in un contenitore di poco più grande del precedente, riempito con terriccio fresco e leggero, leggermente acido.
In estate possiamo posizionare la pianta all'aperto, anche in lugo dove riceva qualche ora di sole diretto al giorno; in inverno invece dovremo lasciarla in casa, poichè teme il gelo, e in genere predilige temperature superiori ai 10-14°C.
Le poinsettie sono piante un pochino particolari; la maggior parte delle piante da fiore cominciano a produrre boccioli quando le giornate sono abbastanza lunghe, ovvero in primavera ed in estate. Contrariamente a queste le stelle di natale cominciano a produrre i boccioli quando le giornate si accorciano, ovvero in autunno ed inverno. Se siamo riusciti a coltivare una poinsettia per tutta l'estate e vogliamo rivederla in fiore posizioniamola in una zona della casa dove riceva al massimo 7-8 ore di luce al giorno, compresa la luce artificiale; va da sé che se posizioniamo una poinsettia in soggiorno a fianco del televisore e siamo abituati a fare le ore piccole, la nostra pianta riceverà almeno 12-14 ore di luce al giorno, e quindi non fiorirà. Se non abbiamo una zona della casa dove non accendiamo mai le luci possiamo ovviare a questo inconveniente ricordandoci ogni giorno di coprire la nostra pianta con un sacchetto scuro, per scoprirla poi al mattino, lasciandola senza copertura solo nelle ore centrali della giornata.