Dipladenia - Mandevilla splendens

Generalità

Pianta sempreverde rampicante originaria dell'America centrale e meridionale. I fusti sottili e carnosi crescono rapidamente, questa pianta si coltiva in vasi appesi, oppure come rampicante, aiutata da graticci o tutori. Le foglie sono ovali, scure, lucide, spesse, leggermente pubescenti sulla pagina inferiore; in primavera e in estate produce una cascata di grandi fiori a trombetta, riuniti in racemi, delicatamente profumati, rossi, rosa o bianchi, con la gola giallo limone. Nei luoghi con inverni miti possono essere coltivate anche in piena terra in giardino, oppure possono essere trattate anche come piante da giardino annuali. Si consiglia di potare leggermente i rami all'inizio della primavera o in autunno, per evitare che la pianta lignifichi troppo nella parte inferiore, perdendo le foglie. E' conosciuta anche come mandevilla splendens.
Mandevilla splendens

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Esposizione

fiori Mandevilla splendens La Mandevilla Splendens gradisce posizioni molto luminose, anche soleggiate, ma cresce bene anche a mezz'ombra. Se posta in luogo completamente ombreggiato produce pochi fiori e molte foglie. Teme il gelo, non va esposta a temperature al di sotto dei 5-8°C, quindi in estate si può mettere in giardino o sul terrazzo, ma va subito ritirata in casa con l'arrivo dei freddi autunnali. Nei luoghi in cui l'inverno è mite si coltiva anche in piena terra; in questo caso con il freddo perde le foglie, che rispunteranno a primavera; in piena terra può raggiungere anche dimensioni superiori ai 3-4 metri.

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La dipladenia

La dipladenia è una pianta proveniente dall’America meridionale. Una volta faceva parte del genere Mandevilla, ma negli ultimi anni ha formato un genere a sé anche per le differenti necessità climatiche. È diventata molto popolare perché cresce velocemente, è resistente e fiorisce con una buona continuità dalla primavera all’autunno.

Appartiene alla famiglia delle Apocynaceae . In tutto si tratta di circa 30 specie sempreverdi di solito con portamento rampicante. Sono liane cespugliose che possono raggiungere svariati metri di altezza e sono quindi adatte alla coltivazione in giardino più che in appartamento. Le foglie sono lucide, lanceolate, lunghe circa 6 cm e larghe 4. I fiori sono a campana che si apre in 5 lobi. A seconda delle specie il colore varia dal bianco-giallo fino al rosa e al rosso purpureo.

GENERALITA'
Substrato  Normale, ricco e ben drenato
Esposizione Luminosa, no luce diretta
Irrigazione Abbondante senza ristagni, richiede vaporizzazioni
Fertilizzante Ogni 10 giorni durante la fioritura
Avversità Acari, cocciniglia, marciumi radicali
Temperatura minima 8-10°C
Temperatura ideale 21°C


Annaffiature

Non necessita di grandi quantità d'acqua e sopporta senza problemi brevi periodi di siccità; annaffiare regolarmente, lasciando leggermente asciugare il substrato tra un'annaffiatura e l'altra. In inverno annaffiare sporadicamente. Per una migliore fioritura della mandevilla splendens si consiglia di fornire del concime per piante da fiore ogni 8-10 giorni nel periodo vegetativo, da marzo a ottobre, e almeno una volta al mese in inverno.


Coltivazione

Il loro portamento, come abbiamo detto, è per lo più rampicante o al massimo decombente. Vanno quindi coltivate in vasi (o direttamente in piena terra), ma dando loro la possibilità di aggrapparsi con i viticci ad un sostegno. Ottimo può essere un arco, una rete o un graticcio. Possono anche essere tenute in vasi (piuttosto grandi) e fatte scendere a cascata alla maniera delle surfinie.


Terreno

La mandevilla splendens preferisce terreni sciolti, ben drenati, molto ricchi di materia organica. Si può preparare una composta ottimale mescolando terriccio universale bilanciato e sabbia in parti uguali, con una piccola dose di humus.


Moltiplicazione

Avviene per talea, in primavera o in estate, utilizzando dei rametti di 7-10 cm; la radicazione delle talee è solitamente moto rapida, circa 3-4 settimane, le piantine così ottenute si possono subito trattare come piante adulte, ponendole in contenitore singolo. Il metodo più veloce per ottenere nuove piantine è senza dubbio la talea.

Bisogna tagliare, senza creare sfilacciamenti e con una forbice disinfettata, un ramo semilegnoso lungo circa 8 cm, all’altezza di un nodo. Le foglie basali vanno eliminate e lo si deve cospargere con un prodotto radicante in polvere o liquido.

È necessari poi inserirlo in una mezza bottiglia di plastica trasparente (cui siano stati fatti precedentemente dei fori di scolo sul fondo) riempita con un substrato molto leggero (l’ideale è sabbia, torba e agriperlite in parti uguali) che va tenuto costantemente umido. Il tutto è da coprire con un sacchetto trasparente e mantenere ad una temperatura di circa 25°C all’ombra. Di solito la talea comincerà a vegetare in circa un mese. Grazie alla bottiglia trasparente potremo controllare lo sviluppo delle radici.

Quando la pianta emette le prime foglioline saremo autorizzati a togliere il cappuccio di plastica e aspettare un buon sviluppo radicale per poi spostarla in un contenitore definitivo con un substrato più ricco.


Potatura dipladenia

mandevilla splendens fiori La dipladenia è un vegetale che fiorisce sostanzialmente sui rami nuovi, quindi quelli cresciuti nell’anno. È quindi bene procedere con una buona potatura ogni autunno, prima di ritirare la pianta.

Bisogna tagliare i rami molto bassi, a circa 5 cm dal suolo. Questo consentirà alla pianta di non sprecare energie durante la stagione fredda ed eviterà l’eventuale insorgere di muffe.

In primavera, la pianta rigetterà nuovamente e avremo una pianta ricca, rigogliosa e con copiose fioriture.

CALENDARIO LAVORI
MAGGIO---OTTOBREFioritura, irrigazione, vaporizzazione, concimazione
OTTOBRERitiro in serra fredda, potatura
OTTOBRE--APRILEMantenere il substrato e l’ambiente leggermente umido
APRILERinvaso


Parassiti e malattie dipladenia

Talvolta queste piante vengono attaccate da acari, afidi e cocciniglia. Le dipladenie sono piante molto resistenti e raramente sono vittime di insetti o parassiti.

Può capitare che vengano attaccate dagli acari, soprattutto se sono esposte al sole diretto e in un ambiente troppo secco. In questo caso è utile spostare la pianta in una zona meno esposta e calda e aumentare l’umidità ambientale. Vantaggioso è anche, specie se la pianta è appoggiata su un lastricato che si scalda notevolmente durante il pomeriggio, rialzarla di qualche centimetro in maniera che non venga completamente in contatto con la superficie e quindi evitare che il calore si trasmetta al contenitore e al substrato surriscaldandolo. L’ultima ratio è sicuramente il ricorso ad acaricidi.

Possono venire attaccate anche dalla cocciniglia, specie se l’esposizione è troppo ombrosa. Se l’attacco è leggero si possono rimuovere gli insetti con dei bastoncini di cotone intrisi di alcol. Diversamente si deve distribuire un insetticida possibilmente sistemico e magari un olio minerale.


Le cure

Insieme di Dipladenie Per una buona cura della pianta della Dipladenia è molto importante utilizzare un concime a lenta cessione, nelle dosi specifiche di 30 grammi per decalitro di terreno. Seppur la pianta di per sé non richieda particolari attenzioni , è importante mantenere il terreno sempre umido, soprattutto durante l'estate, e procedere ad una frequente potatura trattandosi di una pianta rampicante è consigliato tagliare i rametti almeno all'inizio della primavera e dell'autunno, per evitare che questa lignifichi troppo nella parte inferiore, perdendo foglie ed indebolendosi. Non deve essere mai esposta a temperature inferiori ai 5°C.

Attraverso questi semplici e facili accorgimenti sarà favorita una splendida fioritura della pianta: solo se la pianta viene posta in un luogo completamente ombreggiato, è destinata a produrre pochi fiori, compensati da una ricca presenza di foglie.


Temperature

Come abbiamo detto sono piante provenienti dalle foreste pluviali dei Tropici. Bisogna quindi, per ottenere buoni risultati, cercare di riprodurre al massimo le condizioni dell’ambiente di origine.

L’esposizione ideale sarà quindi la mezz’ombra: devono sicuramente essere poste in un posto ben illuminato, ma non con luce diretta: questa potrebbe bruciare le foglie e far durare molto meno i fiori.

Vanno anche preservate dalle correnti e dal vento che potrebbero comprometterne la crescita e far abortire i fiori.

Le temperatura ideale per la fioritura è intorno ai 20°C. Non hanno però di solito problemi con temperature più alte a condizione che sia rispettata la giusta esposizione.

In inverno vanno ritirate all’interno praticamente in tutta la penisola visto che non sopportano temperature al di sotto degli 8°C. L’ideale però è mantenerle intorno ai 13°C. Ricordiamoci che hanno la necessità di andare in riposo vegetativo durante la brutta stagione. È bene quindi mantenerle intorno a quella temperatura e non a temperature più alte (quelle che vi sono negli appartamenti in inverno). Se non seguiremo questo consiglio rischieremo , in primavera, di vedere pochissimi fiori. È quindi giusto tenerle in una serra fredda o in un ambiente poco o per nulla riscaldato.


Substrato

Sotto questo aspetto non sono piante particolarmente esigenti. Vogliono un buon substrato composto di terra da giardino, sabbia e torba in parti uguali. Se vogliamo possiamo aggiungere qualche manciata di stallatico stagionato o un po’ di concime granulare per piante fiorite.

Ciò che sicuramente è necessario è uno spesso strato drenante sul fondo del contenitore. Dovremo quindi approntare almeno 2 cm (ma questo dipende dalla grandezza della pianta e dalla relativa dimensione del vaso) di ghiaia, cocci o di perle argilla espansa.


Rinvaso

dipladenia rampicante Sono piante dalla crescita piuttosto veloce. Vanno quindi rinvasate almeno ogni due anni o comunque quando si vedono le radici spuntare dai fori di drenaggio o dalla superficie.

È un’operazione da effettuare in autunno o alla fine dell’inverno, prima della ripresa vegetativa.

È bene aumentare gradatamente la dimensione del contenitore e ogni volta spuntare leggermente le radici per togliere eventuali porzioni “infeltrite” e stimolarne la crescita di nuove e sane.

Se le nostre piante erano tenute in piena terra è meglio aspettare che si raggiungano temperature notturne intorno ai 10°C per procedere all’espianto, alla pulizia della parte radicale e all’inserimento in contenitori per lo svernamento in un locale fresco.


Irrigazione

La dipladenia necessita di un substrato costantemente umido, ma non inzuppato. Bisognerà quindi, durante il periodo di attività, irrigare regolarmente senza tuttavia esagerare e assicurandosi che l’acqua in eccesso venga ottimamente drenata attraverso i fori di scolo.

Essendo una pianta proveniente dalle foreste pluviali necessita oltre a ciò di una forte umidità atmosferica, pena la scarsa fioritura e il deperimento delle foglie. Bisogna pertanto impegnarsi più volte al giorno (specie nei periodi più caldi) con abbondanti vaporizzazioni della vegetazione. È ottimo in più appoggiare il contenitore su di un sottovaso riempito di argilla espansa e mantenuto sempre bagnato (ma senza che l’acqua arrivi ai fori di scolo). In questa maniera il liquido evaporando manterrà il giusto grado di umidità intorno all’esemplare.

Possiamo anche impegnarci più volte al giorno bagnando il pavimento intorno alla pianta (specie se si tratta di un lastricato che si scalda con facilità) ottenendo lo stesso risultato.

In inverno chiaramente le annaffiature andranno molto diradate. L’ideale è mantenere il substrato appena umido e eventualmente fare qualche vaporizzazione se il riscaldamento della nostra casa rendesse l’aria molto secca.


Concimazione

fiore mandevilla Come tutte le piante molto fiorifere necessita di importanti e continue concimazioni. Si può procedere in diverse maniere.

Una buona opzione è predisporre già una concimazione di fondo mescolando al terriccio qualche manciata di concime granulare a lenta cessione per piante fiorite. Lo stesso (se quell’anno non procediamo al rinvaso) può essere distribuito sulla superficie e poi leggermente interrato. Di solito la somministrazione va ripetuta ogni tre mesi (ma è sempre bene seguire le indicazioni del produttore).

Ottimi anche i bastoncini da inserire nel terreno che funzionato in maniera simile al fertilizzante granulare.

È possibile, in ultima istanza, ugualmente ricorrere ad un concime liquido con un alto tenore in potassio. Si può somministrare in un’unica soluzione ogni dieci giorni oppure inserirlo molto diluito nell’irrigazione quotidiana.

Molti concimi hanno come opzione la somministrazione fogliare che, di solito, dà ottimi e immediati risultati. In questo caso può essere davvero un’ alternativa interessante visto che la pianta necessita frequentemente di nebulizzazioni.


Varietà dipladenia

DIPLADENIA SANDERI di origine brasiliana, produce grandi fiori rosa e ha grandi foglie ovali coriacee.

DIPLADENIA BOLIVIENSIS è originaria della Bolivia e dell’Ecuador. I fusti sono legnosi e ramificati. Produce abbondanti fiori bianchi con gola gialla, piuttosto piccoli.

DIPLADENIA SPENDENS produce magnifiche infiorescenze composte da 4-6 fiori rosa carico, con gola gialla. È una specie molto vigorosa.

NOCIVITÀ: tutta la pianta è velenosa. È necessario quindi porre la massima attenzione in presenza di bambini e animali domestici. Bisogna anche considerare che la linfa può provocare irritazioni cutanee, quindi è meglio quando procediamo con potature o con rinvasi utilizzare dei guanti impermeabili.


Dipladenia con foglie gialle

Dipladenia con foglie gialle Essendo la dipladenia una pianta tropicale può succedere che il clima e l'ambiente nel quale vengono coltivate queste piante alle nostre latitudini non sia proprio ideale e una delle principali conseguenze di un ambiente non adatto alla dipladenia è l'ingiallimento fogliare. Si possono trovare piante di dipladenia con foglie gialle per diversi motivi.

Uno dei principali motivi che provoca l'ingiallimento fogliare è un'irrigazione sbagliata. La dipladenia può avere delle foglie che diventano gialle sia perchè si è data troppa acqua, sia perchè se n'è data troppo poca. Un'altra possibile causa che porta questa pianta ad avere foglie gialle è un'esposizione sbagliata. Un luogo dove c'è troppa poca luce può essere la causa di una fotosintesi insufficiente e quindi di un progressivo ingiallimento fogliare.

Altre possibili cause che portano la pianta ad avere delle foglie gialle possono essere legate al terreno ed alla presenza o meno di sostanze nutritive in esso. Specialmente nella coltivazione delle piante in vaso infatti ci possono essere dei problemi legati alla mancanza di sostanze nutritive essenziali per la crescita delle piante, come macro e microelementi.

Un accorgimento utile per evitare che le foglie delle nostre dipladenie coltivate in vaso ingialliscano è effettuare il rinvaso una volta ogni 2-3 anni. Il rinvaso è fondamentale per sostituire il terriccio della pianta e andare a rinnovare il terreno con una maggiore quantità di sostanza organica.


Dipladenia - Mandevilla splendens: Dipladenia in inverno

A meno che non abitiate in una zona dal clima mediterraneo con inverni molto miti, la dipladenia è una pianta che in inverno potrebbe avere molti problemi se non adottate alcuni semplici accorgimenti. Prima di tutto la dipladenia è una pianta che soffre moltissimo il freddo dei mesi invernali quindi in zone dal clima continentale sarà difficile far sopravvivere questa specie. In secondo luogo essendo la dipladenia una pianta di origine tropicale, sarà indispensabile garantire alla pianta un elevato numero di ore di luce, anche intervenendo con la luce artificiale qualora dovesse essere necessario.

Senza luce e temperature adeguate la dipladenia ha pochissime possibilità di sopravvivere in inverno.


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