Fiori agave
Sembra quasi una leggenda popolare, ma non lo è. L’Agave, popolarissima pianta diffusa nelle zone del Mediterraneo ed appartenente alla famiglia delle agavacee, produce in tutta la sua vita un solo fiore, dopodiché, morirà. E’ una cosa stranissima perché la pianta può avere anche 30 anni di vita e cresce sempre rigogliosissima e non produce mai nessun fiore a parte quello che è denominato tristemente,
fiore della morte perché appena dopo la sua fioritura, la pianta comincia a perdere la sua bellezza ed il suo vigore e poi inesorabilmente muore. Fortunatamente, tra la nascita e la completa fioritura del fiore dell’Agave, passa molto tempo prima che il fiore maturi completamente. Sembra, è forse lo è, una storia tristissima. La pianta impiega tutte le sue energie per mettere al mondo il fiore e poi muore mentre la sua creatura cresce forte e rigogliosa. In effetti è così, il fiore dell’Agave impiega mesi a diventare grande dopo la sua nascita ma quando raggiunge la completa maturazione, regala alla madre questo triste destino.
È di una bellezza non spiegabile a parole. E’ un’attesa lunghissima, che sembra non abbia mai termine, eppure alla nascita di questa creatura vegetale, tutto il tempo aspettato e tutte le sofferenze della pianta, sembrano non contare più perché la spettacolare bellezza di questo fiore, è un evento irripetibile che affascina gli studiosi di botanica tanta è la sua favolosa scenografia.
Dopo circa 20 anni, l’Agave, madre bellissima ed elegante, ospite preziosa di innumerevoli ville e giardini, partorisce un fiore, il fiore spietato, come lo definiscono gli studiosi di botanica. All’inizio il fiore non è assolutamente bello anzi, assomiglia sempre più ad un asparago dalle forme spropositate e sconsiderate che raggiunge una misura davvero impressionante. E’ una crescita in verticale che supera i cinque metri di altezza in un solo mese di vita. Il fiore poi da vita a delle diramazioni simili a dei tentacoli. Pian piano questa sorta di rami formano sulla punta, delle infiorescenze all’inizio molto deboli e sul verdastro che hanno l’aspetto di spazzole con le setole molto dure. Più trascorre il tempo e più queste infiorescenze si allargano in numerosissime piccole spighe che diventano profumatissime. L’odore è simile a quello dei meloni molto maturi, è gradevole e dolciastro ma soprattutto attira api e calabroni in gran numero. Al momento della fioritura completa, il fiore dell’Agave, raggiunge il massimo del suo splendore. E’ praticamente affascinante, spettacolare e superbo. La sua altezza è prorompente e maestosa ed i suoi rami fioriti e profumati, gli donano un aspetto regale che però dura solo due anni. La madre è già morta ma anche il fiore-albero è pronto, adesso, per essere tagliato.
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Nonostante abbia un epilogo alquanto triste, questa pianta è pur sempre l’orgoglio di molti giardini e quasi sempre si coltiva per la sua bellezza regale. Si posiziona di solito al’entrata di una villa o in una grande aiuola al centro di essa. Questa pianta adora il sole e la sua esposizione ideale, è proprio una zona soleggiata, dove i raggi arrivano direttamente sulle sue foglie e siccome in alcune zone dell’Italia, gli inverni non sono particolarmente rigidi, è possibile tenere la pianta direttamente in giardino. La terra dove la pianta viene posta, deve essere ben drenata e umida al punto giusto, possibilmente ricoperta di ghiaia e sabbia. La pianta ha bisogno di una buona traspirazione e quindi se vive in vaso, deve essere rinvasata almeno ogni due anni per garantirle spazio e buona aereazione. Nel caso cresca a dismisura, occorre rinvasarla anche ogni anno. Non ha bisogno di continue concimazioni, ne basta una sola nel periodo primaverile con parecchio potassio ma pochissimo azoto perché altrimenti crescerebbe smisuratamente e si indebolirebbe.
Alla base dell’agave si trovano dei germogli e sono quelli che si impiantano. Si tagliano con un coltellino affilato e si lasciano asciugare per tre giorni e poi si piantano in un terriccio misto a sabbia. Appena i germogli attecchiscono al terreno, le piantine possono essere rinvasate in un alloggio a loro più comodo per poi cambiare vaso circa ogni due anni. La potatura si effettua solo sulle foglie secche ed avviene tagliando con un coltello le foglie alla base. Il coltello va fiammeggiato e sterilizzato per evitare inutili contagi alla pianta. . L’Agave resiste a tutti i parassiti tranne all’attacco della cocciniglia bruna. Per eliminarla si passa delicatamente sulle sue foglie, un batuffolo di ovatta intriso con dell’alcool denaturato e poi con uno spruzzino colmo d’acqua semplice, si irrora la pianta per sciacquarla alla perfezione. In Primavera, si applica sulla pianta un fungicida ad alto spettro in modo da proteggerla per tutta l’estate.
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