Ribes
Insieme a ribes sativum, a frutto bianco, e a R. nigrum, a frutto nero-violaceo, questo arbusto a foglia caduca, di dimensioni vicine ai 120-150 cm, è diffuso in Europa, nell'America settentrionale e in Asia. Costituisce una ceppaia vigorosa, da cui si dipartono fusti eretti, cilindrici, rigidi, scarsamente ramificati; le foglie sono di colore verde intenso e presentano 3-5 lobi, con margine dentato. In primavera produce piccoli grappoli costituiti da 15-20 fiorellini biancastri, che, in tarda primavera, o all'inizio dell'estate, lasciano il posto a piccoli frutti tondeggianti, lucidi, polposi, dal sapore molto aromatico, soprattutto nel caso di R. nigrum. Il ribes viene utilizzato per il consumo fresco, oppure per preparare conserve di frutta o come aromatizzante. Un particolare tipo è l'uva spina, R. uva-crispa, con frutti più grandi, che crescono in piccoli grappoli su fusti spinosi, molto vigorosi; ha un sapore più dolce rispetto al ribes comune.
E' un arbusto a foglia caduca che comprende diverse varietà. All’interno del genere si distinguono infatti varierà a con frutto a grappolo rosso, varietà con frutto a grappolo nero o violaceo e varietà con grappoli bianchi o gialli. Le varietà più pregiate sono quelle a grappolo rosso, ma non meno apprezzate sono quelle a grappolo nero o violaceo. Tra le varietà a grappolo rosso ricordiamo Junifer, originario della Francia e a maturazione precoce, e Rivada, varietà olandese a sviluppo tardivo e con frutti grossi. Tra le varietà gialle citiamo invece la Victoria, specie rustica, facile da coltivare e con un tempo di maturazione medio. Le varietà a grappolo nero più diffuse sono Titania e Black Lamond. Queste ultime, ricche di polifenoli e vitamina C, si adattano meglio alla preparazione di marmellate e succhi di frutta.
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Per una maggiore produzione di frutti i ribes preferiscono essere posti a dimora in luogo soleggiato, o comunque molto luminoso; in effetti però queste piante si sviluppano senza problemi anche all'ombra o a mezz'ombra. Non temono il freddo, neanche durante inverni particolarmente rigidi; nei luoghi con estati molto calde necessitano di essere ombreggiati, soprattutto durante i mesi di luglio e agosto. Ribes posti a dimora in luoghi con medie annuali particolarmente alte possono non produrre fruttti.
Questi arbusti in genere si accontentano delle piogge e non necessitano di grandi quantità d'acqua; in periodi di prolungata siccità e durante la maturazione dei frutti sono consigliabili annaffiature saltuarie. In primavera e in autunno interrare del concime organico maturo ai piedi della ceppaia.
Il ribes ama i terreni profondi, sciolti e ricchi di materia organica; in genere è in grado di adattarsi a qualsiasi tipo di terreno, tranne quelli troppo bagnati o acidi. Le piante di ribes tendono a produrre numerosi polloni basali, che fruttificano a partire dal secondo anno per 2-3 anni; in genere si tende a potare i rami che hanno già fruttificato per alcuni anni e anche alcuni dei nuovi polloni basali se questi sono molto numerosi.
In genere si pratica per talea legnosa, utilizzando porzioni di fusto che abbiano almeno due anni. Il ribes si moltiplica per seme e per talea. Il primo metodo di propagazione richiede tempi molto lunghi per l’attecchimento ed è per tale motivo che si preferisce usare la talea. Questo metodo garantisce buoni risultati già dalla primavera successiva. Dalla pianta madre vanno prelevate talee legnose alte circa venti centimetri. L’operazione si effettua tra novembre e febbraio. Se, invece, la talea si ricava da una pianta non presente nel proprio terreno, magari da piante in vivaio, allora il trapianto deve avvenire in estate. Per interrarle al meglio, le talee vanno inserite, per metà della loro lunghezza, su buche appositamente scavate sul terreno. Durante l’operazione bisogna anche prevedere l’uso di filari che sostengano le radici della pianta durante la fase di crescita. Al termine dell’impianto delle talee, procedere con un’abbondante irrigazione.
E' una pianta vigorosa ed esente da parassiti e malattie; occasionalmente può venire colpita da mal bianco. Può essere attaccato da insetti parassiti e da malattie. Gli insetti che colpiscono maggiormente la pianta sono le cocciniglie e gli afidi. Questi parassiti infestano maggiormente i rami e le foglie secche non asportate durante la potatura. Per combatterli, bisogna usare degli insetticidi specifici. In particolare, nel ribes sono maggiormente presenti gli attacchi dell’afide giallo. Numerose anche le patologie funghine, tra cui l’oidio o mal bianco, la muffa grigia e il marciume radicale. Il mal bianco attacca principalmente il ribes nero. Molto dannosi per la pianta, anche gli attacchi della cocciniglia di San Josè. Questo insetto si combatte con gli stessi insetticidi usati per le altre specie di cocciniglie. Altra temibile avversità del ribes è l’antracnosi, patologia fungina che divora le foglie. Stessi sintomi di caduta fogliare vengono provocati dalla ruggine e dalla septoria, fitopatologie causate sempre da funghi patogeni. E' particolarmente sensibile agli attacchi della sesia, una farfalla che compare nel mese di giugno e che depone le uova alla base dei nuovi germogli. Le larve, appena si schiudono, iniziano a scavare dei tunnel nei rami provoncandone il disseccamento. Per combattere questa avversità, conviene eliminare e bruciare i rami colpiti.
Per il ribes si prevedono due tipologie di interventi: potatura di allevamento e di ringiovanimento. Nel primo caso, si rimuovono rametti laterali e polloni per dare alla pianta la forma desiderata. Le principali forme di allevamento per il ribes sono il fusetto, con astone centrale, la palmetta, con due o tre branche sostenute rispettivamente da tre fili, e il cespuglio. Nella forma a fusetto si asportano tutti i polloni basali, nella palmetta si rimuovono sempre i polloni basali e si accorciano i rami laterali; nella forma a cespuglio, invece, si lasciano tre o quattro polloni e si rimuove ogni anno quello più vecchio. Ogni anno vanno eliminati anche i rami orizzontali e i polloni in eccesso. Ricordate anche di potare i rami secchi e le foglie danneggiate per evitare lo sviluppo di malattie e gli attacchi di insetti parassiti.
Il ribes possiede numerose proprietà officinali. I suoi frutti hanno proprietà lassative, diuretiche e depurative. Gli effetti benefici dei frutti di ribes dipendono dalla presenza di zuccheri, vitamina C, mucillagini, pectina e acidi organici. I succhi dei frutti di ribes hanno anche un’azione disinfettante e rinfrescante sull’apparato intestinale. Nell’antichità, invece, si usavano le foglie della pianta per combattere delle gravissime forme di tubercolosi.
Il ribes e l’uva spina, altra specie appartenente sempre al genere Ribes, comprende circa trecento varietà diverse con grappoli dalla grandezza e dai colori differenti tra una specie e l’altra. Il ribes era conosciuto anche dai Greci e dai Latini. Viene citato per la prima volta in Europa a partire dal XV secolo. Il nome botanico del ribes si presta a differenti interpretazioni. Secondo alcuni deriva all’arabo e significa “ acido”, mentre secondo altri proviene dal termine tedesco “Mübsee”, diminutivo di “Meba”, termine molto antico che significa ‘enigma’.
Il significato del ribes è molto particolare e si riferisce ai suoi frutti. Questi significano infatti: “ Tu sei la mia delizia”. Il termine è alquanto romantico e appassionato e probabilmente si riferisce ai frutti maturi, dolci e gradevolmente profumati, perché quelli giovani hanno un sapore più acido.