Potare la lavanda

Come e quando potare la lavanda

La lavanda è una pianta aromatica di origini mediterranee, che quindi nel nostro paese vive anche allo stato selvatico, soprattutto nelle zone costiere, caratterizzate da inverni miti. Sono piante robuste e resistenti, che producono un ampio arbusto, alto fino a 100-150 cm. Se le piante non vengono potate, nell'arco di alcuni anni tendono a svilupparsi soprattutto in altezza, lignificando nella parte bassa, che si presenterà priva di ramificazioni laterali e di foglie. La potatura si effettua rimuovendo l'apice dei rami per qualche centimetro, in modo da dimezzare circa la lunghezza dei rami con foglie. Evitate di scendere fino alla parte legnosa, perché altrimenti la pianta non sopravvivrà alla potatura. Oltre ad una potatura energica di formazione, che da un portamento tondeggiante all'arbusto, si effettua anche una potatura di sfoltimento; questa seconda potatura si pratica a fine fioritura: dopo aver rimosso le spighe di fiori, si accorciano leggermente i rametti, rimuovendo alla base gli steli più sottili o rovinati.
Lavanda dopo una potatura energica

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Quando e come potare la lavanda

Lavanda in fiore La potatura energica degli arbusti di lavanda si effettua tra la fine dell'inverno e l'inizio della primavera, dipende dal clima del luogo in cui vi trovate: quando le piante ricominciano il loro sviluppo vegetativo, e producono nuovi germogli, è bene accorciare vigorosamente i rami, fino ad arrivare qualche foglia sopra ai rami lignificati. In questo modo si stimola lo sviluppo di rami giovani e di steli verdi, che porteranno i fiori; inoltre il portamento dell'arbusto viene positivamente influenzato da questa fioritura, che permette di ottenere una lavanda tondeggiante, e con poche ramificazioni completamente lignificate e spoglie. La potatura di diradamento si effettua invece a fine estate, e serve semplicemente per meglio ripulire la chioma della lavanda, dopo aver rimosso i fiori. La produzione di semi tende ad indebolire le piante, mentre la rimozione dei fiori impedisce la produzione dei frutti e dei semi, con conseguente vantaggio per la pianta e per la fioritura dell'anno successivo.

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    Particolari varietà di lavanda

    Lavanda steca In linea generale quando si parla di lavanda si intende la lavanda officinale, o la dentata, con fogliame grigio e fiori piccoli, in spighe allungate. Se state coltivando varietà particolari di lavanda, la potatura dovrà avvenire in modi e tempi diversi. Tra tutte le lavande, quella che più si discosta dalla coltivazione classica, è la lavanda stoechas, ovvero quella che viene anche chiamata lavanda selvatica. Si tratta di una specie molto presente allo stato selvatico nella macchia mediterranea, molto amata dai giardinieri per i suoi fiori, riuniti in spighe allargate, che all'apice portano una sorta di pennacchio di petali colorati. i fiori di lavandula stoechas sono molto belli e di colore vario, dal rosa più tenue, fino al blu oltremare, ma purtroppo sono privi di profumo, e risultano quindi soltanto decorativi. Queste lavande hanno uno sviluppo minore rispetto alla lavanda officinale, e necessitano soltanto di una leggera potatura a fine inverno, quando il clima notturno comincia a scaldarsi.


    Potare la lavanda: Qualche ulteriore suggerimento

    Campo di lavanda Gli arbusti di lavanda sono robusti e vigorosi, e sopportano anche qualche errore di coltivazione. Se non potati diventano brutti e allungati, quindi è opportuno imparare la potatura della lavanda, per ottenere piante sempre belle, vigorose e piene di fiori. La potatura più vigorosa ed energica va effettuata a fine inverno; se per qualche motivo non vi è possibile effettuare questo tipo di fioritura, evitate di potare la pianta a fondo durante la primavera, perché asporterete assieme ai rami tutti i futuri boccioli, e quindi per un interno anno il vostro arbusto rimarrà grigio. Allo stesso modo, evitate di potare drasticamente le piante in autunno, soprattutto se vivete nel nord Italia, perché il gelo potrebbe rovinare irreparabilmente i rami tagliati. Durante la fioritura potete invece approfittare dell'asportazione dei fiori per accorciare leggermente i rami più lunghi e disordinati, ed utilizzarli per produrre talee, che attecchiranno con grande facilità.


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