Lamium

Il Lamium

Al genere Lamium appartengono alcune specie di piante biennali o perenni, diffuse in natura anche nei luoghi incolti in Europa e Asia; in giardino se ne coltivano poche specie, ma qualche decina di varietà, in genere derivanti dal Lamium maculatum, una specie perenne, endemica nel nostro paese. Nei giardini italiani questa perenne non trova ancora lo spazio che merita, forse perché la pianta in generale viene spesso scambiata per un’ortica, anche se il lamium, nonostante molte somiglianze con questa infestante poco gradita, non appartiene neppure alla famiglia delle ortiche, non presenta alcun tipo di pelo urticante e, guardandolo da vicino, presenta fiori di forma leggermente diversa rispetto a quelli delle ortiche, e i fusti che li portano sono a sezione quadrata. Un altro motivo per cui il lamium non viene molto coltivato nei giardini Italiani, è forse la sua vigoria, che lo rende una pianta quasi infestante; in effetti però questo difetto può trasformarsi in pregio quando si tratta di ornare una aiola difficile, molto ampia, o difficile da curare.

Si tratta di una pianta di dimensioni medie, che tende ad essere sempreverde quando la stagione invernale è mite, mentre perde il fogliame in caso di gelate costanti e intense; in ogni caso i lamium sono piante molto rustiche, e anche dopo l’inverno più rigido, all’arrivo del caldo primaverile, le radici stolonifere danno origine rapidamente ad un nuovo tappeto di foglie. Sono piante tappezzanti, con sviluppo che dipende molto dalla specie e dalla varietà posta a dimora; lamium maculatum, e i diversi ibridi da esso originati, tende a non superare i 35-55 cm di altezza; ha fusti ramificati, che tendono ad allargarsi abbastanza, fino a formare ampi cespi. Il fogliame è caratterizzato da una striatura sottile, al centro della foglia, di colore argentato; le varietà di lamium più diffuse presentano maculature di diverso tipo sul fogliame, fino a foglie quasi completamente argentate, che presentano solo il bordo esterno di colore verde. Per tutta la bella stagione, fino all’autunno, all’apice dei fusti si ergono degli scapi che ortano i fiori, di forma simile a quelli delle ortiche, che ricordano vagamente le bocche di leone, anche nei lamium i fiori hanno la forma di una bocca profonda, e sono in genere di colore bianco, rosa o lilla; i fiori sbocciano continuamente, fino ai freddi autunnali.

Lamium

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Coltivare il lamium

Lamium I lamium sono piante erbacee perenni a prova di “pollice nero”, si sviluppano rigogliosi anche nel giardino meno curato, adatti anche a chi non ha tempo da dedicare alle aiole di fiori; si coltivano in genere in piena terra, in modo che possano allargarsi a piacere, ma possono venire coltivati anche in vaso, o in panieri appesi, dove meglio si può apprezzare il loro sviluppo tappezzante, che diviene ricadente. In vaso si consigliano le varietà più piccole e compatte. I lamium prediligono terreni freschi e leggermente umidi, ma sopportano abbastanza bene anche la siccità, e tendono a svilupparsi in qualsiasi terreno, anche compatto e drenato; vengono in genere consigliati come piante da ombra, non perché la prediligano, ma semplicemente perché possono svilupparsi senza problemi anche nell’ombra più completa, anche se spesso in tali condizioni tendono a smettere di fiorire. Si coltivano quindi in una zona semi-ombreggiata, o anche soleggiata; temono però tante ore di luce solare diretta al giorno, soprattutto nelle ore più calde dei lunghi mesi estivi.

Sono piante rustiche e vigorose, quindi una volta posti a dimora ed attecchiti, tendono a no necessitare di cure, accontentandosi anche dell’acqua garantita dalle precipitazioni; per avere una aiola rigogliosa e fiorifera à comunque bene annaffiare quando il clima è asciutto, da aprile fino a ottobre, in modo da evitare di lasciare le piante completamente secche per lunghi periodi di tempo. Possiamo comunque annaffiare anche solo sporadicamente, senza temere che le piantine defungano; gli esemplari posti in vaso si annaffiano solo quando il terreno è ben asciutto. A fine inverno, appena prima che le piccole piante comincino a svilupparsi, spargiamo sul terreno una piccola quantità di concime granulare a lenta cessione, che garantirà la corretta quantità di fertilizzante nell’arco dei mesi a venire.

Per avere una aiola di lamium sempre compatta e rigogliosa, è consigliabile, in autunno, potare tutte le piante, più o meno a pochi centimetri dal terreno, in modo da favorire un grande sviluppo primaverile, e la produzione di molti nuovi germogli, che manterranno le piante ben ramificate, già a livello del terreno. Se lasciati completamente a se stessi, i lamium con il tempo tendono talvolta a lignificare alla base, svuotandosi leggermente del fogliame.

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    Come contenere una pianta eccessivamente rigogliosa

    Lamium I lamium, se coltivati in zona a loro propizia, tendono con gli anni a divenire infestanti, perché si allargano anche al di fuori delle aiole, anche nel tappeto erboso, o nelle aiole vicine, soffocando le altre piante. Possiamo sfruttare questa caratteristica ponendo a dimora i nostri lamium nella aiola più lontana da casa, quella dove talvolta ci scordiamo di annaffiare, dove possono allargarsi a piacere senza crearci alcun danno. Possiamo altresì scegliere in vivaio le nuove varietà, particolarmente compatte, che tendono ad avere uno sviluppo più disciplinato. I lamium si sviluppano per mezzo di stoloni laterali, proprio come fanno le piccole piante di fragole; per contenerli è sufficiente, periodicamente, asportare le piante che si sviluppano al termine degli stoloni: con l’ausilio di un vanghetto, andremo a praticare dei tagli profondi lungo il perimetro esterno della macchia di lamium, asportando le piante che fuoriescono dall’aiola, e recidendo gli stoloni ribelli, che si stanno sviluppando eccessivamente.

    In questo modo possiamo contenere la dimensione dell’aiola, senza nuocere alle piante al suo interno.


    Propagare i lamium

    lamium I lamium si propagano efficacemente per divisine dei cespi, in autunno; è sufficiente tagliare il pane di radici e fusti che si trova alla base di una pianta, posizionando subito le piantine così ottenute direttamente a dimora; possiamo utilizzare per la propagazione le piante che naturalmente si sviluppano al termine degli stoloni, garantendo così anche maggiore compattezza all’aiola di lamium.

    La gran parte delle varietà di lamium produce con facilità molti semi fertili, che possono venire utilizzati per propagare le piante, che tendono anche ad auto seminarsi. Se però abbiamo acquistato in vivaio un lamium di una varietà particolare, non potremo essere certi del fatto che le piante ottenute da seme siano identiche alla pianta madre; quindi in genere la propagazione per seme non si effettua, anche se potrebbe essere interessante ottenere lamium di varietà diverse dai semi prelevati in giardino.

    Si seminano in primavera, in piena terra, oppure già in febbraio, in letto caldo; prima di seminare è bene riempire il vassoio di semina con un miscuglio di sabbia e torba in parti uguali, che andrà ben inumidito prima di seminare. Posizioniamo i semi, esercitando una leggera pressione con le dita per farli ben aderire al substrato; se ne siamo forniti, copriamo i semi con un leggero strato di vermiculite, che terrà i semi in posizione, e manterrà l’umidità vicino al terreno. Teniamo il semenzaio in luogo abbastanza caldo, e costantemente umido, fino a germinazione dei semi; diradiamo le piantine, levando gli esemplari più piccoli e deboli.




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