Celosia

Celosia

Il genere Celosia appartiene alla famiglia delle Amaranthaceae e comprende all’incirca 50 specie originarie delle regioni tropicali del continente americano, dell’Africa e dell’Asia. Si tratta di piante erbacee perenni che in coltivazione vengono considerate annuali a causa della loro scarsa resistenza al freddo. A partire dalla metà del XX secolo sono diventate molto popolari per la grande facilità di coltivazione e per le infiorescenze dai colori accesissimi. Queste vengono inoltre apprezzate per la creazione di bouquet o pot-pourri perché, anche dopo l’essicazione, mantengono integre le belle sfumature.
Celosia

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Caratteristiche Celosia

Sul mercato, grazie all’interesse degli amatori, sono disponibili molte specie e cultivar di colori e dimensioni diverse. Possono raggiungere 1,20 m di altezza, ma le più piccole non superano i 20 cm. Le foglie sono alterne, di un bel verde chiaro, di forma varia, più o meno lanceolata, e con nervature in evidenza. Le infiorescenze, portate su uno o più steli, hanno generalmente forma di pennacchio morbido o di cresta di gallo, disponibili in un’ampissima gamma di cromie, dalle più intense alle più delicate (come in alcune recenti e pregiate cultivar ottenute in Giappone). La produzione di fiori è molto prolungata, da metà estate fino ai primi geli. In casa (con una buona illuminazione) può essere ulteriormente protratta.

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Come coltivare la celosia

La coltura della celosia è molto semplice: cresce e fiorisce abbondantemente anche con poche cure. Dovremo solo evitare le irrigazioni eccessive, eliminare le infiorescenze appassite e distribuire di tanto in tanto un concime adatto.

Il metodo migliore per la propagazione è senz’altro la semina: con le giuste temperature e un po’ di attenzione raramente si rimane delusi. Se abbiamo bisogno solo di pochi esemplari possiamo però acquistare piantine in piccoli vasetti nei vivai specializzati: è una pianta che, in primavera, si trova in vendita, tra le annuali, con grande facilità quasi ovunque.

LA CELOSIA IN BREVE
Famiglia, genere, specie Amaranthaceae, celosia argentea
Origine Zone tropicali delle Americhe, Asia e Africa
Tipo di pianta Erbacea perenne coltivata prevalentemente come annuale
Fogliame persistente
Colore infiorescenze Giallo, rosso, rosa, arancio, bianco
Uso Da vaso, in aiuole o bordure, fiore da taglio, fiori essiccati
Altezza a maturità Da 20 cm a 1,20 m
Larghezza a maturità Fino a 50 cm
Manutenzione bassa
Necessità idrica Medio-alta
Temperatura minima 10°C
Temperatura ideale nel periodo vegetativo 20-25°C
Temperatura ideale nel riposo vegetativo 16-18°C
Esposizione Pieno sole
Terreno Ricco, fresco, ben drenato
Concime Ricco in potassio in fioritura, liquido, ogni 15 giorni
pH suolo Subacido-neutro
Umidità suolo Fresco, ben drenato
Umidità ambientale alta
Propagazione Semina


Seminare la celosia

fiori celosia Quando seminare?

Se disponiamo di una serra o possiamo scaldare i vasetti è possibile cominciare già a gennaio-febbraio. Diversamente il clima adatto vi è a partire da marzo al Sud e da metà aprile nel resto della penisola. Accertiamoci in linea generale che le temperature minime non scendano sotto i 15°C, anche se sarebbe meglio restare costantemente intorno ai 20°C.

Come?

Utilizziamo da subito i contenitori definitivi (se vogliamo coltivare in vaso). Diversamente optiamo per quelli da 8 cm di lato. Riempiamo con una composta ricca di humus, ma ben drenata (mescoliamo 1/3 di terra di campo, 1/3 di terriccio universale e un 1/3 di sabbia. Uniamo eventualmente qualche manciata di stallatico maturo).

Inseriamo due o tre semi per ogni contenitore e copriamoli con circa ½ cm di terriccio o, meglio, vermiculite agricola. Vaporizziamo, copriamo con della plastica trasparente e teniamo in una collocazione calda, ma ombreggiata.

Manteniamo sempre leggermente umido il substrato (vaporizzando e umidificando tramite immersione). Ricordiamoci anche di arieggiare quotidianamente per evitare l’insorgere di marcescenze.

La germinazione, a seconda delle temperature, può avvenire da 10 a 21 giorni dopo la semina.


Cura delle piantine

Quando le piantine avranno raggiunto i 3 cm di altezza potremo spostarle in una posizione più luminosa e procedere con l’eliminazione di quelle più deboli, lasciandone solo una per vaso. Quando avranno raggiunto i 15 cm di altezza sarà il momento di spostarle in piena terra, avendo cura di non disturbare le radici, che sono molto sensibili alle manipolazioni. Per ottenere piante compatte, ben accestite e molto fiorifere è bene cimare più volte gli apici.

La fioritura, nelle giuste condizioni, può avvenire già due mesi dopo la semina.

IL CALENDARIO DELLA CELOSIA
Semina Da gennaio ad aprile/ possibile semina scalare
Fioritura Giugno-novembre
Ritiro invernale Ottobre-maggio


Clima Celosia

celosia Come abbiamo detto la celosia va trattata come una pianta annuale perché è molto sensibile al freddo. I primi danni cominciano ad evidenziarsi quando le temperature scendono sotto i 10°C. Se gli esemplari sono in vaso possiamo, a quel punto, ritirarli in casa o accostarli ad una parete ben esposta e protetta dai venti.

I risultati migliori in termini di crescita e fioritura si hanno con 20-25°C, quindi all’inizio e alla fine dell’estate.


Esposizione

foglie celosia La celosia richiede esposizioni molto soleggiate. Può quindi essere posizionata in aiuole in pieno sole o dove venga raggiunta dal sole durante le ore pomeridiane. Adatte sono anche le finestre e i balconi esposti a Sud o ad Ovest.

Se la teniamo in casa proteggiamo solamente il fogliame durante le ore più calde, visto che i vetri potrebbero concentrare gli effetti del sole e causare delle bruciature.


Substrato celosia

Per durare nel tempo richiedono un substrato fertile, capace di mantenersi fresco ma che, al contempo, sia in grado di drenare ottimamente le acque. I due problemi più frequenti sono infatti i disseccamenti e, al contrario, i marciumi radicali.

L’ideale è creare sul fondo uno strato drenante di almeno 2 cm di spessore, a base di ghiaietto o argilla espansa. Il substrato si otterrà mescolando terra di campo, un poco di stallatico, terriccio torboso e un po’ di sabbia grossolana di fiume.


Irrigazione e umidità ambientale

semi celosia Le celosie amano avere le radici sempre leggermente umide. Bisogna però fare molta attenzione perché sono al contempo molto sensibili ai ristagni idrici, causa frequentissima di marciumi radicali. Prima di distribuire acqua accertiamoci che il terriccio risulti asciutto per almeno i primi 3 cm di profondità. Evitiamo assolutamente l’impiego di sottovasi.

Durante la stagione estiva, specialmente nelle ore più calde, può essere invece molto utile aumentare l’umidità ambientale con frequenti e leggere vaporizzazioni fogliari.


Concimazione Celosia

Queste erbacee fioriscono abbondantemente e necessitano di un supporto continuo. Nelle piante giovani è importante somministrare un prodotto con un maggiore apporto di azoto, per stimolare la crescita. In seguito sarà invece bene optare per un fertilizzante liquido con un alto tenore in potassio da somministrare ogni 15 giorni o, a dosi minime, durante ogni irrigazione.


Potatura celosia

Le celosie necessitano solo di interventi di pulizia per la rimozione delle infiorescenze appassite. Ciò incentiva l’accestimento e una produzione prolungata; evita inoltre un’eccessiva autodisseminazione.

Possiamo provare a conservare le piante da un anno all’altro. Teniamole in una stanza luminosa a circa 16°-18°, ma riduciamo sensibilmente le irrigazioni (badando solamente che non si secchi completamente il pane di terra).


Parassiti e malattie Celosia

La celosia può subire attacchi da parte degli afidi, aleurodidi e ragnetto rosso. Monitoriamo con attenzione le piante e interveniamo il prima possibile, eliminando prima manualmente e ricorrendo eventualmente in seguito a prodotti a basso impatto ambientale.


Raccolta di semi ed essicazione

La pianta produce abbondantissimi semi rotondi, neri e lucenti. Si possono raccogliere scuotendo un’infiorescenza appassita. Potranno poi essere conservati in vasetti ermetici o un sacchetti di carta, a riparo dall’umidità e dalla luce. Chiaramente le piante che otterremo non è detto che abbiano le stesse caratteristiche delle progenitrici che, di solito, sono cultivar o ibridi.

Per ottenere bei mazzi essiccati bisogna raccogliere le infiorescenze al massimo del loro splendore. Andranno poi appese al contrario in un posto buio o ombreggiato e comunque ben aerato. Nel giro di 10 giorni saranno completamente disidratati e si manterranno per tutto l’inverno.


Varietà di Celosia

spicata In commercio si trovano generalmente sementi appartenenti alle tre specie principali:

- Celosia argentea var. plumosa caratterizzata da infiorescenze a pennacchio, impiegata per lo più come pianta annuale da vaso o da bordura

- Celosia argentea var. spicata con infiorescenze più compatte e allungate

- Celosia argentea var. cristata le cui infiorescenze ricordano la cresta di un gallo. Ogni pianta produce un solo stelo fiorale.

Di solito si trovano bustine contenenti miscugli di colorazioni; se vogliamo una colorazione o cultivar in particolare dovremo rivolgerci a rivenditori specializzati.


Celosia come alimento

celosia cristata La celosia argentea var. argentea da noi è conosciuta solo come pianta ornamentale. In molti paesi dell’Africa, dell’Asia e in America Centrale è invece molto comune come alimento. In particolare in molti stati dell’Africa centrale e occidentale le foglie giovani e i boccioli vengono raccolti e utilizzati similmente agli spinaci. In Nigeria, per esempio, vengono cotti e abbinati a cipolle, melanzane, peperoni piccanti, pesce o carne. Tutti questi ingredienti vengono poi messi in una pentola e si ottiene un’ottima zuppa. Pare diano un buon apporto di calcio, fosforo, ferro, vitamine e anche di proteine.

I semi vengono anche utilizzati (similmente a quelli dell’amaranto, che appartiene alla stessa famiglia) e sono considerati uno pseudo-cereale.