Astro - Aster
Quando l'estate volge al termine, e le giornate si accorciano, sono poche le piante che continuano a rallegrare il giardino; proprio in questo periodo dell'anno, che preannuncia l'autunno, i Settembrini cominciano il periodo di maggiore sviluppo, producendo enormi nuvole di fiori colorati. Si tratta di piante di facile coltivazione, molto utilizzate anche come fiori recisi; i loro fiori, tipicamente rosa o lilla, possono essere anche bianchi, gialli, viola scuro, fucsia; esistono infatti numerosi ibridi e varietà cultivar, selezionate per i fiori grandi o doppi o di colore particolare.
La maggior parte dei Settembrini sono piante perenni rizomatose, le loro radici sono resistenti al caldo ed al freddo e, anche se per gran parte dell'inverno la parte aerea dissecca, ad ogni primavera dalle radici si innalzano nuovi fusti e nuove foglie. Prediligono le posizioni ben soleggiate, e generalmente tendono a sopportare anche condizioni non ideali di coltivazione; molte sono le specie che vengono denominate Settembrini, gran parte di esse è costituita da piante molto rustiche, che non creano particolari problemi.
All'inizio della primavera cominciano a produrre sottili fusti abbastanza ramificati, che portano piccole foglie glabre, talvolta leggermente carnose; da quando cominciano a germogliare è consigliabile evitare di lasciare il terreno completamente asciutto per periodi di tempo molto prolungato, anche se gli astri possono sopportare tranquillamente brevi periodi di siccità.
Per porli a dimora scegliamo un appezzamento al sole, con un terreno di medio impasto; tendono a svilupparsi anche nella comune terra da giardino, anche se un buon terreno ricco, concimato periodicamente, produrrà piante più vigorose e fiorifere.
Dopo la fioritura tagliamo a circa 15 cm dal terreno le specie semiarbustive, per evitare che con il passare degli anni tendano a produrre cespi molto allungati, completamente spogli nella parte inferiore.
Evitiamo di posizionarli in zone con terreno perennemente umido, o di annaffiarli in maniera eccessiva, cosa che favorirebbe lo svilupparsi di malattie fungine, che attaccano i rizomi e il colletto.
Possiamo porre a dimora delle piccole piante acquistate in vivaio, oppure, a inizio primavera, possiamo seminare gli astri che preferiamo, per ottenerne rapidamente nuove piante; generalmente gli astri che hanno uno sviluppo migliore da seme sono quelli appartenenti a specie annuali. Se avete conservato i semi degli astri dell'anno precedente non è detto che otterrete piante con fiori identici a quelle di cui avete preso i semi, perchè molte piante in commercio sono ibridi.
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Gli astri appartengono a numerosissime specie, alcune hanno uno sviluppo abbastanza contenuto, e non superano i 25-35 cm di altezza, altre invece si elevano anche per 100-120 cm dal suolo; quando poniamo a dimora i nostri Settembrini teniamo conto dell'altezza finale che raggiungeranno in agosto, prima di fiorire, per evitare di porre piante molto alte come bordura, o altri errori similari.
Ricordiamo anche che molte specie non hanno un aspetto compatto ed elegante, piuttosto danno origine ad arbusti abbastanza informali, adatti ad una macchia di colore sullo sfondo o ad un'aiola di piante aromatiche.
Volendo è anche possibile coltivarli in vaso, soprattutto se si tratta di piante dallo sviluppo compatto; in questo caso ricordiamo di annaffiare solo quando il terreno è asciutto, e di concimare con regolarità, per evitare che le radici rimangano senz'acqua e senza sali minerali.
Molte sono le specie di piante dette Settembrino; un tempo tutte queste piante venivano classificate come appartenenti al genere Astro. Da una ventina di anni molte specie sono state inserite in altri generi, comunque tutti appartenenti alla famiglia delle Asteracee.
Tra le specie di origine europea, la maggior parte appartengono al genere Aster; si tratta di Aster amellus, Aster tataricus, Aster tripolium, Aster springlei, solo per citare i più famosi.
Gli astri di origine cinese, spesso annuali e generalmente con fiori stradoppi, talvolta sferici, appartengono al genere Callistephus.
La gran parte invece degli astri originari del Nord America appartengono ora al genere Oreostemma e Symphyotricum.