Magnolia
Le magnolie sono un genere di alberi ed arbusti dalla fioritura molto vistosa; sono circa ottanta le specie di magnolia esistenti al mondo, e molti sono ibridi e cultivar. Possiamo distinguere una gruppo costituito da alti alberi sempreverdi, con foglie coriacee e fioritura estiva, i cui esemplari sono originari del continente nord americano; un altro gruppo invece è quello delle magnolie asiatiche, arbusti anche di grandi dimensioni, a foglia caduca ed a fioritura tardo invernale o primaverile.
Le magnolie sono tra gli alberi fioriti più apprezzati: sono infatti uno spettacolo indimenticabile, con i loro petali delicati che spuntano direttamente dai rami, prima ancora delle foglie, a indicare l’arrivo della bella stagione.
Tutti possono avere la soddisfazione di coltivarne una, visto che ve ne sono di molte dimensioni e portamenti differenti. Possono quindi essere inserite in grandi parchi, in piccoli giardini o anche cresciute in contenitori di grandi dimensioni, su balconi o terrazzi.
Le magnolie provengono dall’Asia orientale e dalla costa Est degli Stati Uniti. In Europa erano conosciute già dall’antichità, ma la loro coltivazione (in particolare delle varietà a foglia persistente) si è diffusa a partire dal XVIII secolo.

Sicuramente tra le magnolie ad alto fusto più coltivate, prima fra tutte la magnolia grandiflora, un grande albero, che raggiunge i 15-20 metri di altezza, con foglie coriacee di colore verde brillante e grandi fiori candidi in estate, a cui seguono particolari infruttescenze legnose, da cui sporgono i piccoli frutti rossi. Uno tra i primi esemplari coltivati in europa si può ammirare nell'orto botanico di Padova, dove sembra sia stato pianta to nel tardo settecento. Questi alberi vengono coltivati da secoli nei giardini europei, soprattutto nei grandi parchi delle ville signorili e nei giardini cittadini.
Esistono altre specie di questa pianta di origine americana, anche se in genere sono di difficile reperimento in Italia; ad esempio M. acuminata e M. tripetala. Queste specie sono diffuse in particolare nelle zone meridionali degli stati uniti, e in genere sopportano senza problemi il clima italiano.
Tra le specie a foglie sempreverdi ne esiste anche una Asiatica, la Magnolia delavayi, con fogliame di colore verde brillante, e grandi fiori bianchi, profumati, carnosi, che sbocciano in piena estate.
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Le magnolie che perdono le foglie sono tutte di origine asiatica e vengono coltivate in Europa da secoli; la maggior parte produce i suoi grandi fiori a fine inverno o inizio primavera, prima di produrre foglie; la bellezza di queste piante sta infatti nel poter ammirare gli alberi spogli adorni degli splendidi fiori.
Le più diffuse in coltivazione sono ibridi di magnolia x soulangeana, originati dall'ibridazione tra m. liliflora e magnolia denudata; si sono ottenuti così piccoli arbusti a crescita lenta, che con il passare degli anni possono diventare piccoli alberi, a foglia caduca, che in primavera producono enormi fiori a coppa, di colore bianco all'interno, rosato all'esterno.
Altre magnolie molto coltivate sono le magnolie stellate, con grandi fiori a stella, di colore bianco candido, anch'essi sbocciano sull'albero completamente spoglio.
Esistono moltissime altre specie, come Magnolia kobus, magnolia obovata, magnolia officinalis, che in genere vengono però coltivate solo negli orti botanici, o dai collezionisti, e non si trovano facilmente nei vivai, nonostante siano piante delicate e graziose.
Anche queste piante sono rustiche e possono venire coltivate in giardino senza problemi.
LA MAGNOLIA IN BREVE |
Nome, genere, specie | Magnoliaceae, gen magnolia, più di 125 specie |
Tipo di pianta | Albero o arbusto da fiore a foglia caduca o persistente |
Origini | Asia orientale, Stati Uniti |
Colore dei fiori | Bianco, rosa, cremisi, giallo |
Manutenzione | Semplice |
Crescita | Lenta |
Rusticità | Da media e molto rustica |
Esposizione | Sole-mezz’ombra |
Terreno | Profondo, soffice, ricco, fresco, generalmente non calcareo |
pH | Di solito acido, ma per alcune specie anche neutro o subalcalino |
Necessità idrica | Media |
Altezza | Da 2 a 30 m |
Propagazione | Semina, talea, margotta, innesto |
Che siano sempreverdi o a foglia caduca in genere le magnolie hanno esigenze simili; prediligono posizioni soleggiate, poiché all'ombra tendono a produrre una scarsa fioritura. Si pongono a dimora in terreno fresco e profondo, molto ben drenato, visto che non amano i ristagni idrici; possibilmente è bene che il terreno abbia tendenza ad essere acido, infatti con il passare del tempo la coltivazione in suoli eccessivamente calcarei può portare ad una leggera clorosi, soprattutto per quanto riguarda le specie caducifoglie.
Ogni anno in autunno si arricchisce il terreno ai piedi della pianta con del concime organico maturo, o con del concime granulare; in modo da garantire la presenza di sali minerali nel terreno per un lungo periodo di tempo.
GEneralmente le magnolie si accontentano dell'acqua fornita dalle intemperie, anche se è consigliabile annaffiare gli arbusti più giovani durante l'estate, ed anche gli esemplari adulti in caso di siccità prolungata; le annaffiature possono essere necessarie solo durante i periodi caldi e vanno fornite quando il terreno è ben asciutto.
Generalmente le magnolie non necessitano di potature, visto che lo sviluppo è abbastanza lento e le piante tendono a produrre una chioma di forma armoniosa, senza necessità dell'aiuto dell'uomo. Dopo la fioritura possiamo asportare i rami rovinati o di scarso sviluppo, senza potare eccessivamente la pianta.
Per quanto riguarda le piante a fioritura molto precoce si consiglia di posizionarle in luogo dove non siano esposte eccessivamente al vento o al gelo, per evitare che i boccioli vengano rovinati da sporadiche gelate tardive.
Fu un botanico francese a dare il nome alle magnolie, nel tardo '700; tale Plumier scelse per queste piante maestose il nome di un altro botanico Pierre Magnol, colui che aveva introdotto nella sistematica il concetto di famiglia botanica.
Nei giardini Americani sembra che la magnolia venisse ritenuta un segno di buon auspicio; oggi i fiori di magnolia nei bouquets simboleggiano dignità, perseveranza e di bellezza superba.
Fra i numerosi ibridi di magnolia esiste anche un ibrido chiamato Magnolia liliflora, molto vicino per caratteristiche alla magnolia soulangeana. Il fiore è infatti molto simile e si può confondere facilmente ad un'analisi poco attenta, ma non è l'unico aspetto simile. Le foglie di questa pianta sono infatti caduche e di forma ovale, dalla consistenza coriacea e dal colore verde chiaro.
La
magnolia liliflora fiorisce a fine inverno sui rami ancora senza foglie ed ha una fioritura esplosiva, con petali color rosa intenso disposti a coppa.
Esistono diverse varietà di magnolia liliflora, come la liliflora nigra e la liliflora susan, varietà realizzata tramite un incrocio fra magnolia rosea e magnolia nigra. La susan fiorisce nei mesi di aprile e maggio ed è una delle magnolie dalla fioritura più lunga.
Le magnolie sono generalmente piuttosto rustiche, ma per il resto sono abbastanza esigenti in fatto di clima. Richiedono infatti un contesto non troppo caldo durante l’estate, ma anche non troppo umido durante la brutta stagione. Inoltre i venti freddi e le gelate tardive possono rovinare definitivamente le gemme fiorali.
In definitiva possiamo dire che al Nord della penisola l’ideale è una posizione in pieno sole o con un poco di ombra nel pomeriggio. Accertiamoci però che l’area risulti ben illuminata e scaldata anche durante i mesi più rigidi. Può oltre a ciò essere utile che nei pressi vi sia un muro, capace di bloccare i venti e accumulare calore durante il giorno. Nelle regioni meridionali e sulle coste è invece importante garantire un substrato sempre leggermente umido. Scegliamo pertanto un’area ben raggiunta dal sole al mattino, ma più riparata durante le ore pomeridiane.
IL CALENDARIO DELLA MAGNOLIA |
Impianto | Settembre-ottobre/aprile |
Fioritura | Da marzo a settembre, a seconda delle varietà |
Potatura di formazione | Dopo la fioritura |
Concimazione | Organica: autunno; di sintesi: primavera |
Talea/innesto | Da metà estate |
Il terreno preferibile deve essere ricco, profondo e soffice, ma al contempo ben drenato. La maggior parte delle specie predilige i suoli a reazione acida, con un pH da 5.5 a 6.5.
Se nel nostro spazio verde ci fosse invece un substrato argilloso e alcalino, sarà bene sostituirlo totalmente o parzialmente, mescolandovi magari della torba o del terriccio specifico per acidofile e un po’ di stallatico molto maturo.
In alternativa scegliamo varietà più tolleranti, quali la stellata e la kobus.
Purtroppo la vicinanza di un terreno argilloso e le irrigazioni con acqua calcarea nel tempo inevitabilmente torneranno ad innalzare il pH di quell’area. Per evitare o minimizzare questa problematica è bene, se possibile, irrigare con acqua piovana. Può anche essere utile spargere in autunno e primavera del solfato di ferro, da incorporare in profondità. Anche una pacciamatura con torba, corteccia e aghi di pino può essere un valido aiuto. In caso di emergenza, alla comparsa di clorosi fogliare e scarse fioriture, possiamo spargere del ferro chelato in granuli in tutta l’area coperta dalla chioma.
Le magnolie non amano particolarmente essere trapiantate ed è quindi bene scegliere con attenzione il periodo in cui operare. Per un pieno successo bisogna assolutamente evitare di farlo quando si possano verificare delle gelate.
Il consiglio è di procedere al Nord all’inizio dell’autunno (settembre-ottobre) o a primavera avanzata. Nelle località a clima mite è invece possibile farlo anche in pieno inverno, a patto che le temperature non scendano mai sotto lo 0 termico.
Le piante di piccole dimensioni (al massimo 1,20 cm) si riprendono più facilmente delle altre e sono quindi da preferire in fase di acquisto.
Scaviamo una buca molto grande. Al fondo predisponiamo uno strato drenante a base di ghiaia. Mescoliamo il terriccio estratto con una buona quantità di torba e dello stallatico maturo. Inseriamo la pianta, toccando il meno possibile le delicate radici, in maniera che il punto di innesto risulti leggermente sopraelevato rispetto al livello del suolo.
Comprimiamo bene e irrighiamo abbondantemente e con continuità per almeno due mesi.
Le magnolie, se cresciute in una giusta collocazione, sono piante dalla manutenzione limitata e molto resistenti alle malattie.
Si dovrà essere un poco più accorti nel Centro-Sud, durante le giornate primaverili ed estive, specialmente se calde e asciutte. Il terreno deve sempre mantenersi fresco: in questo ci può aiutare una spessa pacciamatura a base di sfasci vegetali o, meglio ancora, corteccia di pino. Con temperature molto alte la pianta può trarre beneficio, la sera, da vaporizzazioni fogliari che le consentano di rinfrescarsi e reidratarsi.
Per mantenere il suolo vitale e aerato è opportuno spargere alla base, in autunno, una buona quantità di stallatico sfarinato da inglobare al terreno in primavera, con una leggera zappettatura. Unirvi un poco di torba può essere utile al mantenimento del pH del terreno.
A marzo è bene distribuire nell’area coperta dalla chioma del concime per acidofile o per piante fiorite, possibilmente a lenta cessione.
Per le magnolie la potatura non è strettamente necessaria. Crescono con una forma naturalmente aperta ed elegante.
Se vogliamo educarle però in una maniera particolare è bene farlo nei primi 5 anni di vita, intervenendo dopo la fioritura, verso la fine di aprile.
In casi di emergenza, per eliminare branche esauste o danneggiate da freddo o malattie, si può intervenire anche a metà autunno. L’ideale è operare togliendo solamente quelle morte o che alla nascita paiano particolarmente fragili.
Si tratta di piante resistenti. Per la fioritura il pericolo più grande è rappresentato dalle limacce, che si arrampicano sui rami e si nutrono delle giovani e tenere gemme. Teniamole lontane con prodotti appositi.
Vi è inoltre il pericolo di marciumi radicali (che vanno prevenuti con un buon drenaggio) e disseccamenti fogliari (causati da eccessivo calore).
La M. può essere propagata tramite seme, talea, margotta o innesto. Tutte, eccetto la prima, garantiscono il mantenimento delle caratteristiche peculiari della cultivar, ma per metterle in atto bisogna essere piuttosto esperti.
Talea
È senz’altro preferibile alla margotta, davvero difficile da realizzare. Si effettua su legno semilignificato, procedendo a metà estate. Tagliamo dei getti sani e vigorosi con cesoie pulite e affilate, al di sotto di una occhio, lasciando una piccola linguetta di corteccia. Eliminiamo la gemma apicale e lasciamo solo un paio di foglie. Spolveriamo con un composto radicante e inseriamo in cassette con substrato ottenuto con terriccio, terra di campo, sabbia e perlite, in parti uguali. Teniamo in una serra calda e umida, ma ombreggiata.
Innesto
L’innesto per approssimazione è il più impiegato, in particolare sulle cultivar più difficili da taleare. Questa tecnica dà inoltre la possibilità di scegliere un apparato radicale più tollerante nei confronti del calcare e del pH elevato.
I soggetti, ottenuti da seme, più utilizzati sono la M. kobus (per le caduche) e la M.Grandiflora (per le sempreverdi).
Esistono più di 125 specie di Magnolia e non si contano gli ibridi e le cultivar. Ecco le più diffuse:
Tipo | Varietà | Fiori | Altezza | Periodo di fioritura | Altre caratteristiche | Altro |
A foglia caduca | Magnolia kobus | Piccoli fiori bianchi profumati, frutti rosa | Fino a 10 m | Marzo-aprile | Tollera il terreno calcareo. Adatta per questo come portainnesto. Resiste fino a -15°C e sopporta l’ombra | Dal GiapponeTra le più semplici e tolleranti |
Magnolia x loebneri | Fiori a stella, fino a 14 petali, dal bianco al rosa tenero | Da 5 a 10 m | Aprile | Ibrido disponibile in diverse cultivar | Pieno sole, tollera bene le gelate tardive |
Magnolia x soulangeana | Fiori crema con striature rosa, a tulipano. | Fino a 6 m | Aprile-maggio | Sopporta fino a -20°CDisponibili molte cultivar | Molto diffusa, portamento espanso, fiori prima delle foglie |
Magnolia liliiflora | Petali lunghi, bianchi o porpora. Circa 7 cm di diametro | Fino a 4 m | Da aprile a luglio, il più prolungato. Può ripetere in autunno | Fino a -15°C Belle foglie appuntite e lucide | Cultivar: nigra (compatta), purpurea(fiori rosati). |
Magnolia stellata | Grandi fiori stellati lungo tutto il ramo | Molto compatta, fino a 3 m | Marzo-aprile | Molto rustica e resistente, fino a -25°C | Cresce anche in terreno calcareo. Adatta a vasi |
Magnolia denudata | A coppa, bianchi, di circa 15 cm di diam | Da 5 a 10 m, forma piramidale | Marzo-aprile | Fino a -15°C | Dalla Cina, foglie larghe e lucide |
Magnolia sieboldi | A coppa, semipenduli, bianchi con centro rosso, profumatissimi | 3 metri | Maggio | Molto rustica | Dal Giappone e dalla Corea. Rami sottili e foglie oblunghe. Terreno acido.Adatta a vaso |
Magnolia obovata | Grandi, a coppa, color bianco crema e/o porpora, profumatissimi | 30 m | Maggio-giugno | Molto rustica | Dal GiapponeFoglie fino a 45 cm e larghe 20, molto belle |
Magnolia stellata x liliflora “Susan” | Grandi, rosa scuro a tulipano, molto profumati | 2-4 metri | Aprile, maggio | Fino a -15°C | Fogliame interessante, adatta anche a vaso |
A foglia persistente | Magnolia grandiflora | Fiori a coppa, grandi, nel bianco, rosa o porpora. Profumatissimi | Più di 30 metri | Molto lunga, generalmente da giugno a settembre-ottobre | Fino a -25°C | Originaria degli Stati UnitiDisponibile in moltissime varietà e cultivar con diversi colori del fiore, ma anche foglie variegate.Tra le più diffuse al Nord. |
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